Mondiali ciclismo, debiti milionari. Spiccioli ai creditori

7 ottobre 2015 | 13:59
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Mondiali ciclismo, debiti milionari. Spiccioli ai creditori

Ammonta a 2,68 milioni di euro l’indebitamento non ancora onorato dal comitato organizzatore dei mondiali di ciclismo, che si sono tenuti in Toscana nel 2013. E neanche il concordato societario ha riportato il bel tempo per i creditori, visto che dovranno accontentarsi di un rimborso di appena il 40 per cento di quanto vantato nei confronti degli organizzatori. Così, il deputato della Lega Nord Stefano Borghesi, è tornato ieri alla carica, avanzando un’interrogazione al premier, Matteo Renzi e ai ministri per lo sviluppo economico, Federica Guidi e del lavoro, Giuliano Poletti per conoscere gli intendimenti dell’esecutivo e, nello specifico, “quali iniziative” intende “adottare il governo per evitare la ricaduta occupazionale negativa, che ci sarà sicuramente, visto che le aziende si vedranno costrette a rinunciare al 60 per cento dei crediti vantati nei confronti del comitato – evidenzia nell’atto -, imprese che saranno costrette a chiudere i battenti visto che non sono riuscite a rientrate degli investimenti fatti in occasione dei mondiali di ciclismo svoltisi a Firenze nel 2013”.

La rilevanza pubblica non è data semplicemente dal tipo di manifestazioni oppure dalle ricadute negative su numerose aziende che rischiano di collassare, ma anche dalla diligenza nei pagamenti da parte delle istituzioni. Borghesi, in effetti, rammenta come “il comitato organizzatore del mondiale, davanti a questa situazione, si è sempre giustificato dicendo che i fondi dai soggetti istituzionali quali, Regione Toscana, il Comune e la Camera di commercio di Firenze, coinvolti nella manifestazione, non erano arrivati o erano giunti solo in parte”. Fatto sta che ad oggi le disponibilità finanziarie degli organizzatori sono riconducibili unicamente ad un credito Iva per 500mila euro, un credito Ires di circa 50mila euro oltre ad alcuni crediti residui di altri 50mila euro. Con l’accesso alla procedura concorsuale, lo scorso 2 aprile, si è palesata la proposta di un doloroso piano di ristrutturazione, che offre un rimborso dei debiti nella misura del 40 per cento, a beneficio di chi vi aderirà entro 75 giorni dopo l’omologazione data all’haircut da parte del tribunale di competenza, ovvero quello di Lucca dal momento che il comitato venne costituito nel 2012 a Viareggio. Le conseguenze sono significative per il parlamentare del Carroccio: “Questo accordo di ristrutturazione dei debiti tra il comitato organizzatore del campionato mondiale di ciclismo – spiega – e i creditori dell’organismo medesimo, lede pesantemente gli interessi risarcitori di coloro che hanno svolto attività professionale per la manifestazione senza mai ricevere i compensi pattuiti”, per di più, “alcune aziende coinvolte hanno dovuto versare l’Iva relativa alle fatture emesse, aggiungendo la beffa al danno economico”.