Tralicci, il comitato 2005 chiede l’audizione in Consiglio

C’è l’elettrodotto che rischia di essere realizzato e quello che purtroppo esiste già ed è sulle teste dei cittadini di Maggiano e Farneta. E all’indomani della notizia che Terna ha presentato ricorso al presidente della Repubblica chiedendo la sospensione del piano paesaggistico regionale che impedirebbe la realizzazione del nuovo tracciato e la dismissione del vecchio elettrodotto (Leggi), il comitato 2005, che era sorto nelle zone di Maggiano, per contrastare i tralicci chiede l’attenzione del Comune di Lucca e in particolare del consiglio comunale. Il presidente Claudio Villani, in particolare, chiede che i rappresentanti del comitato siano ascoltati nel corso di un’audizione in consiglio comunale.
“A seguito degli ultimi sviluppi che riguardano la messa in sicurezza dei residenti delle nostre zone dal rischio sanitario, chiediamo di venire ascoltati in consiglio comunale per fare chiarezza assoluta sulla vicenda del progetto Terna EL324 . Vogliamo rendere nota a tutti i Consiglieri e con la massima franchezza la situazione delle famiglie, degli adulti e soprattutto dei bambini esposti ad emissioni elettromagnetiche che ormai tutta la letteratura medico scientifica internazionale considera pericolose”.
Le richieste sono chiare. “Vogliamo – si legge in una nota del comitato – che l’amministrazione mantenga gli impegni presi con la nostra popolazione a partire dal lontano 2006, ribaditi nel 2009 e confermati con la presentazione del progetto Terna EL324 . Desideriamo anche, in nome del sacrosanto principio di cautela e prevenzione, che si batta per la soluzione definitiva del rischio prima sanitario, e poi anche per il risanamento ambientale, già presente sulle nostre colline. Ad oggi il danno sanitario ed ambientale ricade comunque solo e soltanto sulle nostre famiglie. Vogliamo che tutti i cittadini possano godere delle stesse garanzie sanitarie già esistenti su altre parti del nostro territorio, da S.Alessio, Mutigliano a La Cappella. Riteniamo che a un sindaco, di qualunque parte esso sia, abbia l’obbligo giuridico, morale e civile, di verificare che sia data uguale tutela sanitaria ai propri cittadini, tutti. In caso di inadempienza si renderebbe palesemente ed automaticamente responsabile diretto di avere mantenuto – pur essendone a conoscenza – tutela migliore a qualcuno invece che ad altri. Desideriamo che i consiglieri tutti si esprimano con chiarezza e coraggio su di una valutazione di base che ormai, visto lo stato dell’arte, sta diventando ineludibile: vale di più la salute di adulti e bambini, esposti pesantemente al rischio leucemia, oppure la difesa solo di alcune parti del paesaggio, peraltro finora scarsamente valorizzate e protette? Si possono studiare insieme tutti i miglioramenti possibili, e li si possono proporre – supportati da una corretta volontà comune – alla Terna affinché li metta in pratica , senza danneggiare sanitariamente nessun altro, ma ci vogliamo comunque liberare definitivamente da tale rischio”.