Assohotel: “Imposta di soggiorno sia vera tassa di scopo”

8 ottobre 2015 | 11:46
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Assohotel: “Imposta di soggiorno sia vera tassa di scopo”

Lucca, buono l’aumento di presenze in città ma la crisi non è ancora alle spalle. A pensarla così è Andrea Martinelli di Assohotel Confesercenti, che interviene così sul tema di tassa di soggiorno e ddl concorrenza: “In attesa dei dati ufficiali sull’andamento turistico lucchese nella stagione estiva – dice Martinelli – possiamo comunque già tracciare un bilancio positivo per quanto riguarda le presenze. Ma questo non vuol dire che la crisi sia ormai alle spalle e che gli operatori abbiano ripianato i loro bilanci”.

“Sicuramente c’è stato un segno più negli arrivi – spiega – in una stagione che, grazie ai Comics, si prolunga praticamente fino a novembre. Un segnale positivo, sicuramente, ma che non rende correttamente il dato economico, vale a dire il giro d’affari registrato dalle imprese. Certamente c’è stato un riavvicinamento al turismo ed una maggiore disponibilità alla spesa per vacanze e questo indica una maggiore fiducia nell’andamento dell’economia italiana e nella possibilità di un miglioramento più significativo in futuro. Questo soprattutto a Lucca città e sul litorale versiliese. Ma in termini di fatturato, per le imprese ricettive non è cambiato molto: gran parte delle strutture del settore sono state, infatti, costrette a ritoccare verso il basso i listini per contrastare la crisi degli ultimi anni ed anche per compensare l’incidenza della tassa di soggiorno. Il dato di oggi rappresenta dunque, come è stato per altri indicatori economici, – dice ancora Martinelli – un segnale positivo di una ripresa che è iniziata, che sta muovendo i suoi primi passi, ma che ha bisogno di una spinta forte per iniziare a correre. Le imprese ricettive, come tutte quelle turistiche in generale, stanno cercando di fare la loro parte, anche mantenendo bassi i prezzi”.
Tutto questo con la questione ancora aperta della tassa di soggiorno. Conclude il presidente di Assohotel Lucca: “Non ci siamo ancora rassegnati a questa odiosa imposizione che danneggia solo il turista. Tanto più perché non vediamo ancora a Lucca un ritorno concreto, come da sempre annunciato dal Comune. Quei soldi dovrebbero essere investiti per il turismo. Così non è. E alla fine sembra proprio che sia un modo per fare cassa. Per questo chiediamo a gran voce all’amministrazione un confronto a breve, al fine di definire una migliore politica del turismo per i prossimi anni. Per realizzare un reale cambiamento la tassa di soggiorno va trasformata da gabella medievale in vera tassa di scopo. L’Italia prenda esempio dalla Francia, da Parigi in particolare. Nella capitale francese, guidata dal sindaco Anne Hidalgo, in seguito ad un accordo tra Comune, Airbnb e gli altri portali on line, il gruppo californiano si è impegnato a prelevare direttamente la tassa di soggiorno sul conto corrente dei turisti: 0,83 euro a notte che verranno riversati nelle casse del Comune. Si tratta di un accordo che potrebbe essere esteso anche alle destinazioni turistiche italiane, garantendo possibili nuovi vantaggi anche per le nostre categorie ricettive, costrette a subire una concorrenza sleale dai tanti esercenti abusivi che utilizzano le piattaforme online per vendere camere o posti letti senza autorizzazione.”.
Martinelli, infine, plaude all’approvazione del nuovo Ddl concorrenza, che finalmente pone un limite allo strapotere delle piattaforme di prenotazione on-line. “Il provvedimento in questione – spiega Martinelli – elimina il cosiddetto parity rate, vale a dire le clausole che vincolavano gli alberghi a non poter offrire le proprie strutture a tariffe e condizioni migliori rispetto a quelle pubblicate sui portali di intermediazione. Un emendamento finalmente favorevole per il nostro settore che abbiamo, sia come Assohotel che come Assoturismo e Confesercenti, da tempo sollecitato al governo, alle forze parlamentari ed ai singoli partiti politici, in tutte le occasioni di confronto e di discussione”.