Protocollo appalti, Simonetti (Nidil Cgil): “Sindacato grande assente alla firma fra Comune e Prefettura”

Commenti positivi al protocollo sugli appalti di Comune di Lucca e Prefettura dal sindacalista Paolo Simonetti, membro del direttivo Nidil Cgil: “Ho appreso con interesse – dice Simonetti – del protocollo sugli appalti fatto giustamente in modo solenne tra il Comune di Lucca e la Prefettura, osservando il mondo degli appalti nelle attività delle varie categorie Cgil interessate: Filcams, Filt ed appunto Nidil. Quindi per quanto riguarda il mondo dei servizi, delle mense, delle pulizie, dei trasporti e dell’edilizia credo che sia opportuno intervenire per limitare le infiltrazioni, fenomeni di riciclaggio, garantire qualità dei servizi e per definire regole e procedure. Ma soprattutto per garantire un trattamento dignitoso al personale coinvolto. Ed i problemi in questo ambito non mancano”-
“Penso che tutti i Comuni della provincia – dice Simonetti – potrebbero impegnarsi ed aderire al protocollo. Le leggi purtroppo non sono sufficienti. Come Cgil abbiamo anche recentemente raccolto le firme per una proposta di legge che regolamenti la materia in modo organico a garanzia del personale sia nel pubblico che nel privato. Si pensi ad esempio che, chi lavora negli appalti, al cambio di appalto in alcuni settori perde il lavoro mentre in altri rischia di vedersi ridotte le ore. Dopo la normativa sul jobs act si vede comunque tagliare i diritti venendo assunto – anche se in aziende con oltre 15 dipendenti – senza più le tutele reali in caso di licenziamento, per capirci senza articolo 18. Insomma chi lavora negli appalti purtroppo per le regole è un lavoratore di serie B, dunque ha ben fatto il Comune a provare a definire meglio questa materia. Dopodiché ritengo che sia opportuno riflettere sul grande assente al giorno della firma. Tra autorità e parti sociali, infatti, “brillava” per la sua assenza il sindacato. Segno di una incapacità del gruppo dirigente lucchese di essere protagonista nella stesura di atti importanti e segno di una scarsa attenzione della politica verso il mondo del lavoro. Il fatto che nella redazione di un atto del genere i lavoratori non siano stati partecipi né direttamente né indirettamente è a mio avviso grave. Il gruppo dirigente del sindacato lucchese – io mi riferisco in particolare alla Cgil – deve riflettere sul fatto che le partite più importanti sono affrontate senza nemmeno considerarlo”.
“Dovremo recuperare – chiude Simonetti – questo vulnus quanto prima perché le regole sugli appalti non possono essere fini a se stesse. Oltre che per il cittadino e per la legalità valgono anche per chi lavora”.