Tambellini: “A breve piano strutturale, lavori in periferia”






Tre anni di mandato in tre ore di assemblea pubblica. Non senza qualche polemica accesa da parte di alcuni dei non tantissimi cittadini accorsi alla sala parrocchiale di San Concordio per il primo degli incontri con la cittadinanza organizzati dal sindaco Tambellini per esporre quanto realizzato e il programma degli ultimi due anni di attività della sua giunta. Un confronto aperto a cui ha partecipato quasi tutta la squadra di governo della città (assenti solo l’assessore Francesca Pierotti e Celestino Marchini) che si è sottoposta ai dubbi e alle critiche dei presenti su temi che hanno variato dalla sicurezza alla viabilità, dal decoro alla politica culturale della città.
Tambellini, aiutato dallo scorrere di alcune foto di alcuni momenti significativi della sua attività di governo, ha ripercorso i primi anni di amministrazione della città. Dalle difficoltà all’attuazione dei progetti: “Quando sono entrato in carica – ricorda Tambellini – è stato come essere travolto da un camion carico di ghiaia. Tante erano infatti le aspettative e poche le risorse. Appena insediato la prima cosa che mi è stata detta è che un paio di scuole del territorio non si sarebbero potute riaprire a settembre perché c’erano problemi al tetto. E dovunque si guardava erano problemi: la pioggia al Palasport, i progetti Piuss che non andavano bene, la contrattazione con Rfi per modificare il progetto del sottopasso di via Ingrillini. Abbiamo deciso, così, di affrontare una questione alla volta e ne abbiamo risolte tante. Adesso aspettiamo le prossime scadenze. Fra queste il raddoppio della ferrovia e gli assi viari, che aspettiamo con una certa fiducia”. “Di certo c’è – chiosa il sindaco – che il giorno che arriverà l’ufficialità della costruzione dei nuovi assi viari andrò personalmente in via Salicchi a togliere il cencio che è esposto da anni sulla facciata di una casa”. Problemi da superare anche per il trasporto pubblico locale: “Quando siamo entrati in carica Vaibus non aveva più i soldi per pagare i dipendenti. Abbiamo contribuito a creare il Ctt Nord, che parteciperà alla gara unica regionale per il trasporto pubblico locale. Ci siamo ritrovati con meno chilometri di corse, abbiamo create le linee ad alta mobilità, il tutto con poche risorse, visto che i biglietti pagati coprono a malapena il 12,5 per cento della spesa”. Poi il grande tema della gestione dei rifiuti: “Abbiamo tolto i cassonetti dalle strade con il porta a porta. Ed entro fine anno chiuderemo il cerchio. Quando l’ultimo cassonetto sparirà emetterò così un’ordinanza che preveda pene gravi per chi scarica spazzatura fuori dagli spazi conseniti. Non si dovranno verificare più situazioni come quelle che abbiamo trovato al Parco Fluviale per “Puliamo il mondo”: divani, poltroni, materasse e ogni ben di Dio”. Per il futuro, oltre alla valorizzazione del turismo in città (“In un anno abbiamo raggiunto il milione di visitatori e sono in crescita”), si pensa alla riqualificazione dei quartieri periferici. “Nel centro storico – spiega Tambellini – dopo che si chiuderà la partita della Manifattura Tabacchi e della ex caserma Lorenzini mancherà soltanto la risistemazione del chiostro di Sant’Agostino e poco altro. A quel punto si lavorerà sulle periferie. E tutto passerà dall’approvazione del piano strutturale, che avverrà subito dopo i Comics. Poco più di un mese, dunque, per l’adozione e poi inizieremo a mettere mano al regolamento urbanistico, o meglio al piano operativo”.
Tambellini non manca di evidenziare anche le criticità: “Siamo un po’ indietro – chiude l’intervento iniziale il primo cittadino – sulla manutenzione delle strade per cui da qui a fine anno ci restano 200mila euro, con intervento prioritario sulla Pesciatina, e sul fronte delle frane”.
Parola al pubblico, ed è polemica
Ad aprire gli interventi del pubblico la voce critica di Elio Antichi, coordinatorei dei cori della provincia di Lucca, che punta il dito sulla politica culturale del Comune: “Questa amministrazione che si dice di sinistra – ha detto – sul tema della cultura è allo zero siderale. Una cosa che ti aspetteresti da una giunta Fazzi e da una giunta Favilla ma non da Tambellini. Eppure è stato così”. Il tema del contendere è l’aumento del contributo a carico delle associazioni per l’utilizzo di alcune sedi del territorio: “Per la stanza alla scuola di Massa Pisana – dice Antichi – ci sono stati chiesti 1560 euro l’anno, a noi che facciamo attività culturale in città senza chiedere mai un euro a nessuno. Un’amministrazione di sinistra non può fare così ma deve incentivare questo tipo di attività, magari programmandole insieme per i periodi di bassa stagione”.
Una polemica che provoca la risposta del sindaco e dell’assessore Antonio Sichi. Il sindaco sottolinea quanto fatto per la cultura a Lucca che “non è – dice – solo quella di cui parla Elio Antichi”. Tambellini parla del teatro del Giglio, trovato quasi in bancarotta e poi risanato, parla delle iniziative per valorizzare la figura di Puccini in città, la concessione del teatro di Ponte a Moriano alla Fita, lo sviluppo di tante iniziative in collaborazione con grandi enti e realtà culturali. “Ora si fanno tante polemiche – chiude Tambellini – ma dove era la gente quando si spendevano i soldi per il museo di Palazzo Guinigi, un museo senza capo né coda?”. Sichi entra nel merito: “La polemica – dice – mi permette di dire che noi abbiamo applicato all’associazione di Antichi, quello che abbiamo applicato a tutti, senza fare differenza fra “amici” e “nemici”. A Massa Pisana esisteva fino all’anno scorso un progetto per un centro civico che ci ha permesso di applicare il comodato gratuito e per cui le associazioni presenti pagavano soltanto le utenze. Poi è scaduta la convenzione e ne è stata fatta una nuova. E i nuovi accordi sono stati fatti alla stessa condizione per tutti, con l’abbattimento del canone calmierato fino a 120 euro al mese utenze comprese. Se questo non è un contributo indiretto, restando nei limiti di legge… Facendo altrimenti, poi, incorreremmo nel richiamo della Corte dei Conti”.
L’accoglienza ai migranti
L’incontro prosegue affrontando i temi della sicurezza, della viabilità, del transito nel quartiere dei troppi mezzi pesanti (“Dall’inizio dell’anno sono state 143 le sanzioni per la violazione di norme relative ai camion da parte della polizia municipale”, ricorda Raspini.
Douda Djaye, di origine senegalese, ma cittadino italiano, introduce il tema delle politiche sui migranti. Dando un assist all’asessore Antonio Sichi che già nel pomeriggio aveva polemizzato con chi pensa di poter speculare sulle politiche dell’accoglienza. “Noi abbiamo fatto una scelta seria – dice Sichi – di dare ospitalità che non è fatta solo di vitto e alloggio ma che privilegi i progetti concreti di integrazione e non i calcoli economici di chi ha una casa sfitta e che vuole massimizzare il profitto. E anche se ogni delega sull’argomento è affidata alla prefettura, che potrebbe anche decidere di utilizzare immobili e strutture di proprietà comunale bypassando le volontà del Comune, noi non mancheremo di portare avanti le nostre posizioni. Anche proseguendo l’impegno nella ricerca di coinvolgimento nell’accoglienza di altre realtà del territorio. Fino a poco tempo fa erano solo sette i comuni disposti ad accogliere i migranti, ora sono diventati 16 e presto saranno 22, in previsione dell’autunno e dell’inverno, periodo in cui speriamo di alleggerire il più possibile la tensostruttura della Croce Rossa. Per nostra parte abbiamo provveduto all’accoglienza di altri 14 ospiti nella struttura di Maggiano”. “Non vogliamo avventurieri – chiude ribadendo il concetto l’assessore Sichi – ma solo progetti seri per cui il migrante si integra nella comunità, altrimenti è speculazione”.
La Stecca e l’emergenza abitativa
Dopo aver affrontato il tema del verde pubblico (“Ora esiste un unico sistema di controllo per la manutenzione, grazie all’integrazione con il sistema Sit”, ricorda Tambellini) e del decoro del territorio con l’apertura verso l’ipotesi dell’utilizzo delle associazioni del volontariato per la cura dei quartieri e ancora le questioni del trasporto pubblico locale e della viabilità di San Concordio non manca anche un accenno, stimolato da una residente, della riqualificazione del quartiere Giardino di Pontetetto e dell’abbattimento della Stecca. “In presenza di una grande emergenza abitativa – risponde il sindaco Tambellini – non potevamo non considerare la possibilità di utilizzare strutture già esistenti e da riqualificare per rispondere alla grande richiesta di casa da parte dei tanti cittadini in difficoltà”.
La serie di incontri proseguirà con altri quattro appuntamenti: a Sant’Anna (14 ottobre), in centro storico alla Pia Casa (21 ottobre), alla Croce Vede all’Arancio (28 ottobre) e al Foro Boario a Sant’Alessio il 10 novembre. Per tutte le segnalazioni inerenti i tre anni di mandato e le linee d’indirizzo future il Comune ha attivato anche uno specifico indirizzo mail, treanniinsieme@comune.lucca.it, al quale i cittadini possono scrivere per avere informazioni.
Enrico Pace