Dehors e vetrine dei locali, il Comune rivede le sanzioni

Una raffica di multe è già stata elevata tra agosto e settembre: sanzioni salate, anche per violazioni del regolamento relative all’esposizione dei menù sulle vetrine. Verbali che hanno scatenato i commercianti finiti nel mirino dei controlli della polizia municipale. L’amministrazione comunale, comunque, si è messa al lavoro per rivedere le multe previste per violazioni di alcune ordinanze e regolamenti comunali, alcuni dei quali un po’ datati e che prevedevano sanzioni pesanti, alcune delle quali fino a 3mila euro. Per questo la giunta Tambellini ha deciso di riportare le multe previste per violazioni di alcuni articoli del regolamento di occupazione del suolo pubblico e del regolamento edilizio, tra il minimo di 25 e il massimo di 500 euro. Di conseguenza, si è comunque deciso anche di introdurre delle modifiche per quello che riguarda gli importi del pagamento ridotto, per non vanificare, in qualche modo, l’azione di contrasto alle violazioni stesse. “Da un lato – spiega infatti l’assessore alla polizia municipale, Francesco Raspini – la giunta ha considerato che alcune sanzioni per violazioni in questa materia fossero troppo onerose e sproporzionate ed è stato deciso di riportarle entro cifre più basse, oscillanti tra i 25 e i 500 euro. A quel punto, però, abbiamo deciso anche di stabilire formule diverse per il pagamento ridotto, indicandole come ci consente di fare il legislatore”. Per quello che riguarda infatti le sanzioni amministrative da 25 a 500 euro, il pagamento ridotto avrebbe determinato il pagamento di appena 50 euro (cifra pari al doppio del minimo edittale) anche per violazioni “gravi”, multabili fino a 500 euro.
La giunta guidata dal sindaco Alessandro Tambellini ha deciso con una delibera di mettere ordine alla materia e adeguare anche le previsioni di pagamento ridotto. La risposta per ovviare a questa “problematica” l’ha fornita, del resto, lo stesso legislatore, prevedendo la possibilità per la giunta, in caso di ordinanze e regolamenti, di stabilire le cifre dei pagamenti in misura ridotta, ovviamente entro il minimo ed il massimo “edittale” ma in forma superiore rispetto al doppio del minimo di 25 euro.
Così si è proceduto a rivedere le cifre sia per il regolamento di occupazione del suolo pubblico che per quello edilizio.
Andando nel dettaglio, per quello che riguarda le violazioni sulle modalità di occupazione del suolo pubblico, per il pagamento in misura ridotta la cifra è di 200 euro. Più alta quella per violazioni inerenti l’occupazione di aree monumentali: non si pagherà meno di 400 euro. Stessa cifra nel caso in cui le caratteristiche degli arredi siano considerate “inadeguate”. In caso di mancanza o di incongruità nell’autorizzazione ambientale la cifra scende a 300 euro. Il pagamento in misura ridotta resta sulle 300 euro, in caso di violazioni del regolamento inerenti ai contenitori espositivi per cartoline, giornali, libri, oppure per i gazebo, i tavoli, le sedie e perfino l’illuminazione.
Pugno duro sulle norme del regolamento edilizio e in particolare sul decoro delle vetrine storiche a ambientali: niente pagamento ridotto, la sanzione da pagare in questi casi sarà la massima di 500 euro (comunque ridotta rispetto alle disposizioni precedenti). Per le altre vetrine, non di valore storico, il pagamento per le violazioni sarà corrispondente ai 400 euro, 300 per le vetrinette porta menu.