Accordo Aml-Istituto Fermi: la musica entra in classe

13 ottobre 2015 | 12:42
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Accordo Aml-Istituto Fermi: la musica entra in classe
Accordo Aml-Istituto Fermi: la musica entra in classe
Accordo Aml-Istituto Fermi: la musica entra in classe

Da Beethoven a Jimi Hendrix, l’universo della musica entra all’Iti Fermi-Giorgi grazie alla sinergia con l’Associazione Musicale Lucchese. La convenzione, siglata questa mattina alla sede dell’Istituto scolastico provinciale, con il beneplacito del provveditore agli studi Donatella Buonriposi, prevede infatti la realizzazione di un percorso formativo che, alternando lezioni in classe a concerti in teatro, consentirà agli studenti un’immersione a 360 gradi nella cultura musicale lucchese e non.

A sottoscrivere l’accordo sono stati il dirigente scolastico Massimo Fontanelli e il presidente dell’Aml, Marcello Parducci, alla presenza del vicepresidente e del direttore artistico dell’associazione, Anna Paola Guerrieri e Simone Soldati, del vicepresidente della Provincia Umberto Buratti, del professore Gherardo Fehr e di altre docenti che collaborano al progetto.

“Una delle principali direttive che ci siamo dati- ha spiegato Donatella Buonriposi- è quella di rivolgere una particolare attenzione al nostro territorio e al lavoro che le scuole stanno facendo. Non vogliamo essere solo un soggetto che fornisce indicazioni amministrative, bensì intendiamo partecipare attivamente all’arricchimento dei contenuti, proponendoci quale ponte fra realtà scolastiche locali e mondo culturale legato all’associazionismo, perché crediamo che attraverso un lavoro sinergico si possa arrivare ad un obiettivo preciso: far sì che i ragazzi diplomatisi nelle nostre scuole trovino in questa dimensione provinciale uno spazio per esprimere le proprie professionalità. Il progetto che viene siglato oggi- ha aggiunto- rientra a pieno titolo fra gli obiettivi della buona scuola e dovrà essere il primo step di una più ampia apertura e collaborazione fra le altre scuole del territorio e le realtà associative locali: per fare davvero di Lucca la città della musica dobbiamo partire da qui”.

“In un istituto ad indirizzo scientifico, tecnico e professionale- ha commentato il dirigente scolastico, Massimo Fontanelli- la cultura musicale in ogni sua forma va ad accrescere enormemente l’offerta formativa per i nostri ragazzi e sicuramente andrebbe estesa a tutte le altre istituzioni scolastiche della Provincia”.
Il curriculum formativo che scaturisce dal progetto si articola in due diversi momenti, che avranno luogo all’interno e al di fuori delle mura scolastiche. I ragazzi avranno infatti accesso ad un percorso agevolato per aderire alle iniziative dell’Aml a prezzi vantaggiosi, potendo prenotare i posti ed alcuni eventi musicali saranno programmati in funzione degli studenti. In secondo luogo sarà la stessa Aml a fare ingresso nella scuola per portare musicisti, organizzare lezioni-concerto, promuovere la fruizione consapevole della musica. L’ aspirazione dei promotori è quella di aprire il tutto anche alle famiglie, per costruire insieme un percorso che accompagni i ragazzi durante l’intero anno scolastico.

“Abbiamo molto apprezzato questa disponibilità da parte del Fermi-Giorgi- ha detto Parducci- da anni cerchiamo di promuovere l’inserimento della cultura musicale all’interno del contesto scolastico e finora siamo riusciti a farlo solo con scuole elementari e medie, con risultati notevoli. Proseguire con questa operazione ad un livello di istruzione superiore ci consente di fare in modo che il lavoro svolto in precedenza non vada a perdersi. Si tratta di un impegno forte in cui crediamo molto, anche perché le persone che seguono la musica sono sempre più anziane e dobbiamo creare nuovo pubblico. Dobbiamo aiutare la scuola a far crescere i ragazzi anche in questo campo culturale: ci vuole pazienza, ma una volta entrata la cultura non si ferma e, anzi, si evolve”.

“Si tratta di un progetto che identifica la nostra ragion d’essere- ha affermato Soldati- i giovani oggi molto spesso sono estranei al contatto con un patrimonio che è testimonianza della sensibilità e dell’ingegno dell’essere umano. L’intento è quello di strutturare un percorso per rendere queste opere fruibili nel presente, capaci di parlare ai giovani. Un lavoro che deve essere svolto tutti insieme per promuovere il senso sociale e restituire alla musica la sua caratteristica fondamentale: essere uno strumento utile alla crescita dell’uomo e alla creazione di civiltà”.

La stagione di musica da camera dell’Aml si svolgerà dal 17 gennaio al 20 marzo, periodo durante il quale sarà proposto anche un ciclo di musica per ragazzi, con spettacoli dedicati ad adolescenti e bambini, mentre a maggio sarà la volta della musica classica, in collaborazione con il Teatro del Giglio. Il percorso della convenzione è strutturato in modo tale da ricalcare questo programma di appuntamenti, con persone capaci di parlare ai ragazzi e creare una conoscenza a tutto tondo. Il repertorio trattato spazierà da da Beethoven a Boccherini, fino ad arrivare a Jimi Hendrix: le lezioni saranno accompagnate da testimonianze concrete di giovani musicisti di successo.
Due degli eventi centrali saranno l’incontro con Gherardo Colombo, che terrà una conversazione sull’articolo 9 della Costituzione italiana e sull’attenzione al bene culturale, e l’appuntamento con Gustavo Zagrabelsky e Mario Brunello, che affronteranno una conversazione su alcuni passi della Costituzione e sulle sonate di Beethoven.
“L’Aml è una delle associazioni storiche di questa città- ha osservato Fehr- con cui abbiamo saputo dialogare immediatamente e in tempi rapidi, è stato facile capire gli obiettivi comuni e portare avanti un progetto ben strutturato. Chiedo alle istituzioni del territorio di sostenere l’iniziativa con un intervento globale a favore dei nostri giovani. Il loro compito è quello di anticipare, intuire quando un progetto è lungimirante e porterà benefici, non dovremmo essere sempre noi ad elemosinare il loro aiuto”.
All’appello del docente ha risposto prontamente il vicepresidente della Provincia, Buratti: “Importante pensare alla formazione e alla necessità di spaziare dalla didattica ordinaria ad ambiti culturali strettamente connessi alla realtà del nostro Paese. Si tratta di un patrimonio mondiale utile per far sì che questa cultura si espanda. Dobbiamo far capire ai ragazzi che per costruire l’Europa di domani dobbiamo partire dalle fondamenta culturali”.

Jasmine Cinquini