Mense, i genitori contro Vietina: ammessi i cibi da casa

14 ottobre 2015 | 17:07
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Mense, i genitori contro Vietina: ammessi i cibi da casa

“Non c’è alcuna norma che vieti di consumare il panino a scuola”. I genitori del morianese che da quattro settimane sostengono la mobilitazione contro il caro mense non ci stanno e non fanno mancare la loro risposta al vicesindaco Ilaria Vietina che stamani (14 ottobre) visitando il centro di cottura di San Filippo – sostenuta dalle affermazioni anche del responsabile dell’Asl, Ambrogio Pagani – ha affermato che i cibi portati da casa non possono essere mangiati alla mensa (Leggi).

Una affermazione non nuova ma che proprio oggi irrita i genitori, che stavano cercando di far stemperare la tensione, in vista della ripresa – anche su altri fronti – della loro mobilitazione non solo sulle tariffe dei buoni pasto ma anche sulla qualità dei cibi serviti agli alunni. Proprio stamani, infatti, per un “atto di buon senso”, anche i bambini delle due classi di Saltocchio che ieri avevano proseguito con la protesta del panino (nonostante il divieto imposto con una circolare dalla dirigente scolastica Carla Reggiannini) hanno usufruito regolarmente della mensa.
“Non significa che la protesta si fermerà qui – spiega Marianna Ferraro, una delle mamme protagoniste della mobilitazione -: abbiamo voluto allentare la tensione che inevitabilmente era cresciuta negli ultimi giorni, per dedicarci ai passaggi necessari per la costituzione di un comitato per portare avanti la protesta, che non è soltanto una questione di costi, sebbene questo sia un capitolo che può mettere in crisi molte famiglie. Vorremmo che nelle mense scolastiche il rapporto tra la qualità dei cibi e il prezzo fosse adeguata. Personalmente sarei disposta a pagare i 5 euro, ma se i piatti fossero all’altezza della situazione”.
Un pensiero condiviso da tante famiglie e “non da una ventina di mamme, come vorrebbero far credere la dirigente scolastica di Saltocchio e l’assessore Vietina”, chiosa ancora Ferraro.
Ebbene, di fronte alle nuove affermazioni dell’amministrazione comunale, il nascente comitato dei genitori fa presente ancora una volta “che non c’è nessun divieto che impedisca di consumare nelle scuole piatti portati da casa, non solo il panino. E’ sufficiente, semmai, che essi rispettino le tabelle nutrizionali della Regione. Ad ogni modo non è corretto dire che il panino non può essere consumato per problemi igienico sanitari. Un dirigente dell’Asl di Pistoia interpellato dal comitato dei genitori – si spiega – è stato chiaro, assicurando che non esistono problemi di questo tipo. Semmai, si è spiegato, la consumazione dei pasti portati da casa contemporaneamente all’orario delle mense può creare semmai problemi di tipo logistico e organizzativo, non di tipo sanitario”.
Ed è sulla scorta di questo parere che il comitato Scelta Mensa a Pistoia ha protocollato una diffida in Comune, per chiedere che venga rispettato il diritto di mandare i bambini a scuola con il panino.
Sulla scia di quanto tentato dai genitori di questa città toscana, anche il nascente comitato lucchese ha intenzione di rivolgersi all’Asl per chiedere un parere ufficiale sull’intera questione.
“Non possiamo – sottolinea ancora Ferraro – essere privati di un nostro legittimo diritto, che è quello di protestare e in questo modo tutelare anche gli interessi nostri e dei nostri figli. I panini a scuola sono legali”. Lo sostiene anche Marco Martinelli, presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, ricordando di aver presentato una modifica alla determinazione del consiglio comunale del 2013 che approvò il regolamento della ristorazione scolastica, per prevedere la possibilità di consumare cibi portati da casa. “Nei giorni scorsi – ricorda anche Ferraro – una mamma si è rivolta in maniera informale ad un tecnico della prevenzione dell’Asl, il quale ha confermato che la questione non è di diretta competenza dell’azienda, visto che il servizio mensa viene gestito dalla Del Monte. Anche nel capitolato stabilito con la ditta, non c’è traccia di divieti di questo genere, anzi si legge che è possibile consumare pasti portati da casa, purché rispettino le tabelle nutrizionali indicate”.