Miac, cartario in salute. Culicchi: “Ora investimenti”

14 ottobre 2015 | 11:19
Share0
Miac, cartario in salute. Culicchi: “Ora investimenti”
Miac, cartario in salute. Culicchi: “Ora investimenti”
Miac, cartario in salute. Culicchi: “Ora investimenti”
Miac, cartario in salute. Culicchi: “Ora investimenti”
Miac, cartario in salute. Culicchi: “Ora investimenti”
Miac, cartario in salute. Culicchi: “Ora investimenti”

Il distretto cartario lucchese può sorridere. Nonostante la crisi e le difficoltà strutturali che da anni deve scontare, sul fronte dell’energia, del costo delle materie prime, delle infrastrutture e dello smaltimento dei rifiuti il futuro prossimo si annuncia come positivo, soprattutto per il tissue e la cartotecnica. Difficoltà, invece, con il diffondersi della multimedialità e il calo della raccolta pubblicitaria di giornali e riviste per le carte grafiche.
A fare il quadro, dopo il taglio del nastro ufficiale della manifestazione con il prefetto Giovanna Cagliostro e il presidente della Provincia Luca Menesini, sindaci ed esponenti del mondo industriale lucchese, nel convegno di apertura del Miac 2015, la mostra dell’industria cartaria in scena fino a venerdì al Polo Fiere di Sorbano del Giudice.

FOTO – L’inaugurazione del Miac al Polo Fiere

Non mancano, è vero, le criticità, tutte portate all’attenzione dell’assessore regionale Stefano Ciuoffo, ma nel complesso, con 100 aziende e un fatturato di oltre 4 milioni di euro il comparto è in salute e continuerà a garantire il benessere del territorio e del suo indotto.
“Bisogna saper creare – apre il sindaco Alessandro Tambellini dopo il saluto di benvenuto del direttore della Confindustria lucchese Claudio Romiti – un clima favorevole intorno al comparto che ha garantito la diffusione di un benessere radicato da molto tempo. Dobbiamo essere in grado di creare le condizioni politiche tutti insieme perché continui ad essere così. Non solo fra coloro, inftti, che pensa che una città, una provincia, possa vivere soltanto di turismo”.
Il presidente della Provincia e sindaco di Capannori, Luca Menesini, entra nel dettaglio, ripartendo dal suo slogan da neoeletto numero uno di Palazzo Ducale: “Anche in questo settore quello che serve – dice – è innovazione, creatività e visione. Parole per vincere la sfida futura e della competivitità”. A partire dei trasporti, dopo il “niet” di Tambellini ad affrontare nella mattinata il tema spinoso degli assi viari: “Al Frizzone, dopo 15 anni dall’inizio della sua pianificazione, è stato inaugurato lo scalo merci della Piana. Penso che sia un’opportunità da sfruttare e da mettere a sistema con gli altri scali merci presenti sul territorio e in dialogo con il porto di Livorno. Anche sull’efficientamento energetico abbiamo un ruolo che dobbiamo giocare fino in fondo. Sul bando Life esiste un progetto per la promozione della mobilità interna, assieme a Lucense, che possa cogliere l’elemento di novità del trasporto elettrico, per esempio. Sui rifiuti, pur se nel mio partito, il Pd, le posizioni sono spesso molto diverse fra loro, esiste un altro progetto, Ecopulplast, significativo ed importante per il recupero delle materie prime dagli scarti della lavorazione della carta da macero. Una grande opportunità per evitare che ogni anno in questa sede si parli del problema ma poi non si risolva mai”. Infine il tema della depurazione e del sistema fognario: “Nel 2007 è stato firmato – dice il presidente – un accordo di programma che in questo senso è fermo al palo. Serve il rinnovamento del depuratore di Casa del Lupo e della rete fognaria che serve il comparto. Altrimenti si rischia di perdere risorse e diportare al collasso un sistema pproduttivo delle medie imprese e il sistema igienico ambientale della Piana”. Sul tema è perentorio anche il sindaco di Porcari, Alberto Baccini, che è anche sindaco di Porcari: “Serve una fortissima azione politica – dice – perché il gestore faccia investimenti. Le aziende chiedono di conferire una maggiore quantità nella rete fognaria e non lo ottengono e questo può rappresentare un problema”.
Delle politiche industriali anche a livello nazionale si occupa anche la presidente di Confindustria Lucca, Cristina Galeotti: “Il sistema ormai – dice la presidente – impone alle aziende dimensioni maggiori. Piccolo è bello ma forse non è più competitivo e questo vale anche per tutti gli attori del sistema, comprese le associazioni di categoria”. La presidente plaude, intanto, alle politiche del governo in tema di mercato del lavoro: “Ci sono stati notevoli miglioramenti – dice – nella regolamentazione del lavoro, in particolare con il jobs act e con la legge di stabilità. Questo ci permette di avere dei contratti più flessibili e vantaggi anche dal punto di vista delle esenzioni contributive. Ma è una riforma zoppa perché non si è realizzata la modifica del quadro delle relazioni industriali. E questo ha fatto sì che il costo del lavoro sia slegato alla produttività”. In particolare, secondo Galeotti, negli ultimi mesi sarebbe scattato un aumento salariale superiore a quello dell’inflazione. Una situazione che, commenta, “dovrebbe portare al blocco nei prossimi 30-35 mesi degli aumenti dei salari per recuperare la rivalutazione non dovuta”.
Dopo la positiva analisi dei dati del comparto del presidente della Camera di Commercio, Giorgio Bartoli, arriva l’attesa relazione del presidente di Assocarta, Paolo Culicchi. Da cui arrivano parole comportanti soprattutto per la Lucchesia. “Il cartario – dice – è andato meglio dellee attese in questo periodo di crisi. A livello nazionale la produzione sarà nel 2015 di 8,8 milioni di tonnellare e il fatturato di 6,85 miioni di euro. Si è registrato un ridimensionamento soprattutto nel settore delle carte grafiche, che è destinato a durare nel tempo. A livello mondiale, infatti, le carte grafiche perderanno  mediamente per anno il 2,5 per cento della produzione mentre aumenteranno la produzione del tissue (2,8%), del cartone ondulato (2,3%) e dei cartoncinni (1,9%). Il distretto cartario di Lucca, insomma, ha un futuro brillante davanti a sé, anche legato all’espansione del mercato nei paesi in via di sviluppo, e non è toccato dalla crisi”.
Ma i problemi, come detto, non mancano. E Culicchi li elenca parlando di ipotesi future e di prospettive. Si parte con l’energia: “Il differenziale di costo rispetto al resto di Europa – dice Culicchi – è scesa agli 1-2 euro per megawatt ora. In questo senso una cosa positiva è stata la scissione del’Eni dalla rete Snam Gas e l’istituzione della borsa gas. Pesano ancora, invece, i tanti balzelli che sono presenti in bolletta, alcuni dei quali risalgono addirittura alla ricostruzione dopo il terremoto del Belice. Una situazione che bisogna provare a superare”. Aumenta, inoltre, il prezzo delle materie prime, in particolare della fibra corta, ma questa situazione non dovrebbe rappresentare un problema per il comparto: “Non ci sono prospettive – dice Culicchi – di chiusure di stabilimenti e, grazie al superamento del break even atteso nel 2015, ci sarà la possibilità di riadeguarsi tecnologicamente e di recuperare il tempo perso anche per dedicarsi all’internazionalizzazione. Per un’industria che deve sempre essere aggiornata al massimo”.
Quanto alla politica dei rifiuti, anche se Assocarta guarda con attenzione all’ipotesi prospettata da Menesini di realizzazione di impianti in grado di recuperare materie prime dal pulper “il tempo stringe”, dice Culicchi. “Per prima cosa dunque – dice il presidente di Assocarta – occorrerebbe utilizzare tutti gli impianti di valorizzazione termica presenti sul territorio per un periodo transitorio e affiancarli alle sperimentazioni dei nuovi impianti, altrimenti i costi rischiano di essere troppo elevati per le aziende e di incidere sulla produttività”.
Tutti i temi sono stati portati all’attenzione dell’assessore regionale Stefano Ciuoffo che, in chiusura di mattinata, si è reso disponibile a un confronto con le realtà del territorio per affrontare i problemi ancora sul tavolo.

Enrico Pace