Franchi (Cgil): “Solidale con Bindocci, anche io estromesso così. Irregolare l’elezione di Chiriaco”

Rimozione dall’incarico di segretario della Camera del Lavoro della Versilia di Massimiliano Bindocci, arriva la solidarietà di Umberto Franchi. Lo fa ricordando quando accaduto nel 2010: “Nel congresso della Cgil – ricorda – svolto nella primavera del 2010, feci una battaglia contro le politiche sindacali e organizzative portate avanti dall’allora segreteria, assieme alla mia area di minoranza interna alla Cgil che oggi si chiama Democrazia e Lavoro. Battaglia che non ebbe successo e come area fummo estromessi dagli organismi dirigenti di segreteria confederale. La nuova segreteria insediatasi subito dopo il congresso , nel mese di agosto 2010, cercò subito di disfarsi dei dirigenti più combattivi tra cui il sottoscritto, al fine di normalizzare un processo di restaurazione e burocratico ed autoritario della Cgil. In data 28 settembre 2010, il responsabile dell’organizzazione della Cgil Enrico Profetti, che continua a svolgere anche oggi lo stesso ruolo di responsabile all’organizzazione, mi inviò una lettera a nome della segreteria Cgil di Lucca, con la quale mi comunica la mia interruzione del rapporto di lavoro con la Cgil di Lucca in qualità di drigente responsabile confederale del dipartimento piccole imprese e artigianato della Cgil provincia di Lucca a partire dall’1 gennaio 2011. Feci un ricorso al collegio statutario della Cgil Toscana chiedendo l’annullamento di detta delibera perchè in contraddizione con l’articolo 16 dello Statuto. Infatti ero stato eletto responsabile del dipartimento piccole imprese e artigianato dal comitato direttivo Cgil di Lucca, quindi soltanto il direttivo avrebbe potuto rimettere in discussione il mio incarico e non certo la segreteria della Cgil. Feci comunque la scelta di dimettermi prima della scadenza che mi era stata imposta dalla segreteria Cgil, dopo avere svolto per molti anni (quasi 40) ruoli di dirigente Cgil ai vari livelli e di categoria o confederale”.
“Successivamente – prosegue Franchi – ci sono stati evidenziati fatti disastrosi sul piano economico, organizzativo e dirigenziale della Cgil di Lucca, che hanno portato al commissariamento con Franco Chiriaco, che al suo insediamento in qualità di commissario, aveva l’età di 70 anni mentre io fui “dimissionato” perché ne avevo appena compiuti 65. Nel Marzo del 2014, la Camera del Lavoro di Lucca, ha svolto un nuovo congresso e Franco Chiriaco si è fatto eleggere segretario generale Cgil provinciale, dal nuovo Ddrettivo della Cgil di Lucca (a maggioranza). Nonostante che l’articolo 7 dello Statuto della Cgil prevedesse l’uscita da ogni incarico direzionale all’età dei 65 anni, mentre lui ne aveva 72. Ho quindi effettuato un nuovo ricorso al collegio statutario della Cgil Toscana ed anche al collegio statutario della Cgil nazionale evidenziando il non rispetto dello statuto. Mi hanno risposto che lo statuto era stato modificato dando la possibilità ai centri regolatori locali di derogare all’articolo 7 allungando l’età a loro piacimento per le persone che ritenevano di farlo. Ho fatto notare che lo statuto poteva essere modificato solo al congresso della Cgil Nazionale. Che il congresso nazionale con il quale si procedeva alle modifiche statitarie si era svolto solo nel giugno del 2014, mentre quando è stato eletto Chiriaco segretario generale della Cgil di Lucca, cioè nel marzo del 2014, era ancora in vigore la normativa statutaria del congresso del 2010 e che quindi la nomina di Chiriaco non era valida. Chiedevo la sua destituzione e una nuova elezione da parte del direttivo. A questa mia ultima richiesta del novembre 2014 non mi è mai stata data alcuna risposta e a mio parere Franco Chiriaco continua a rivestire un incarico che statutariamente non poteva competergli. Ma questa è la Cgil di oggi che occorre cambiare e che continuerò a lottare per farlo”.