Gara tpl, Slai Cobas attacca la politica e Ctt Nord

“La assegnazione della gara regionale sul tpl rappresenta una svolta clamorasa nel suo comparto. Sia per la formula ed anche per cio che avverrà. Vi sono dati politici importanti da evidenziare”. Così Slai Cobas di Lucca commenta l’apertura delle buste della gara regionale per il Tpl che vede avanti i francesi. “Dal punto di vista di gara – sottolinea il sindacato – i requisiti scelti, 19, che sono stati inseriti e le garanzie immesse su cui dovremmo soffermarsi ed analizzare: altro dato è come si è giunti a questa situazioni ed il ruolo della politica che legifera. La Mobit perde ed adesso invoca regole e regolamenti appelli a sostegno”.
“Sgombriamo un dubbio – va avanti Slai Cobas – Mobit è una Ati (associazione temporanea d’impresa) composta da altre Ati (Ctt Nord tiemme etc etc). Queste aziende espressione di una parte pubblica fatta dai Comuni ed una componente privata (Cap Prato, Bus italia) nel formare una alleanza strategica, come risultato hanno portato ridimensionamento di servizi perdita di chilometri e posti di lavoro.
Dati Ctt Nord: è stato perso il 17% dei chilometri da quando sono venuti i privati e con l’esternalizzazione dei servizi spesso ad aziende amiche con incremente spesa per la collettività. Perdita occupazionale, peggioramento servizi, rapporti con i dipendenti – lavoratori di scarsa collaborazione, basta pensare che lavorano senza contratto di 2 livello. Inoltre il risanamento finanziario è basato sui costi del personale. Dalle ricerche delle visure e bilanci di tutte le aziende confluite in Ctt e Mobit , riteniamo ci possano essere evidenti conflitti di interesse con cariche spesso dei protagonisti in contrasto con il ruolo che occupano. C’è da chiedersi se non ci sia un certo tipo di politica forse collusa con le scelte aziendali e molto spesso forse manovriere delle sigle sindacali, usate come anestetico dei lavoratori. Queste ultime troppo riverenti , talune delle politica nella figura dei regionale , vanificando di fatto le poche resistenze locali o le voci critiche. C’è da porsi domande sulle emblematiche scelte strategiche esempio perdita degli scuola bus da parte della Ctt Nord con voto dei soci privati e parte pubblica di Pisa, che entrambe formano la maggioranza. Cosa accardà adesso? Si scoperchierà finalmente la dimensione del danno di queste gestioni, che hanno creato alla collettività e pagheranno i comuni e non i responsabili o solo in misura ridotta visto che sono le Srl. Ecco perché fallisce un sitema di fare imprenditoria/politica con denaro e servizi pubblici. La rabbiosa macchina organizzativa messa in atto adesso dalla politica vedi dichiarazioni del presidente Zavanella o di Cispel De Girolamosono strumentali e pericolose per il bene comune. Ritieniamo di farla finita con certe dichiarazioni che minano il futuro la sicurezza dei lavoratori creando forti e preoccupanti situazioni di stress importante adesso far proseguire l’esito della gara, anche se politicamente questa organizzazione sindacale ritiene che il Tpl dovrebbe essere pubblico, gestito certo da politici competenti e soprattutto onesti avverso a questa privatizzazione mascherata Si aggiunge che gli amministratori di Ctt sostengono che garantirebbero normative contrattuali di 2 livello. Ma proprio Banci e il vice presidente Amato tanto difeso dai comuni del Pd cosa hanno fatto? Hanno firmato Ods 73 e poi 122 che cancellano diritti come malattia, 104, donazioni sangue, infortunio togliendo dalle buste paga dei lavoratori. Dalla nascita della Ctt vi sono autisti che causa forte tensioni dovute ai carichi di lavoro, ad un parco mezzi inadeguato, e allo stress provocato da un contratto che come ricordato cancella ogni forma di diritti e clausole sociali sotto forte stress, dall’inizio del anno 5 autisti sono quelli che hanno avuto infarti. E che dire delle continue corse che saltano a causa delle macchine che continuano a rompersi e della stessa mancanza di mezzi”.