Elettrodotto, la Regione farà ricorso contro Terna

20 ottobre 2015 | 16:47
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Elettrodotto, la Regione farà ricorso contro Terna

La Regione Toscana affilerà le armi contro Terna. Lo ha assicurato l’assessore all’ambiente Federica Fratoni, rispondendo all’interrogazione urgente presentata da Stefano Baccelli, presidente Pd della commissione ambiente e territorio, e sottoscritta da De Robertis, Gazzetti, Meucci, Monni per il Pd; Montemagni per la Lega, Donzelli per Fdl, Fattori per Si-Toscana, Giannarelli per il M5S (Leggi). Fratoni ha spiegato che contro il ricorso al presidente della Repubblica avanzato da Terna contro i lacci del piano paesaggistico che impediscono di realizzare il nuovo elettrodotto nell’Oltreserchio “la Regione presenterà ricorso, in modo che la discussione avvenga al Tar della Toscana”.

Era quanto aspettavano sia i cittadini interessati, riuniti nel comitato Starc, sia i Comuni coinvolti dal progetto che ieri sera (19 ottobre) nel corso di un’assemblea a Nozzano, hanno fatto fronte comune contro la mossa di Terna, auspicando il controricorso della Regione, disponibili a dare battaglia anche loro, al fianco degli abitanti, al tribunale amministrativo regionale (Leggi).
“Il progetto – ha spiegato Fratoni riferendosi all’ipotesi del nuovo elettrodotto – è già stato valutato in sede di Via nazionale dalla Sovrintendenza e dal ministero dei beni culturali che ha trasmesso un parere negativo per l’impatto paesaggistico prima ancora dell’approvazione del Pit. Abbiamo dato indicazione che gli uffici regionali competenti che invece di presentare controdeduzioni predispongano gli atti necessari al Tar affinché siano unificate in quella sede le due cause”.
“Sono molto soddisfatto della risposta fornita dall’assessore Fratoni e dal ruolo che la Regione sta giocando in questa partita – spiega con orgoglio Baccelli – Il percorso annunciato è infatti quello che avevo auspicato anche nei giorni scorsi. Come ho già avuto modo di dire, il progetto dell’elettrodotto ha avuto uno stop grazie al Piano di indirizzo territoriale regionale e anche per questo non vi è dubbio che la Regione difenderà un proprio atto, in particolare il piano paesaggistico regionale che vede il paesaggio non solo come bellezza naturalistica da difendere, ma anche come componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni e fondativa della loro identità culturale”. “Oltre all’attivazione della Regione rimane, però, un fatto politico – continua Baccelli – Da parte di Terna il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica appare come un segnale di debolezza. Per i territori, i cittadini e l’azienda stessa è indubbiamente più utile sedersi ad un tavolo di confronto con gli enti locali al fine di riconvertire il progetto, con la prospettiva di risolvere una problematica che investe sia i cittadini che si vedono coinvolti nel nuovo progetto, ma anche coloro che sono già interessati dal vecchio elettrodotto, con i tralicci che sorgono vicino alle proprie abitazioni. Indubbiamente un percorso di questo tipo comporta per Terna un investimento di tempo e risorse maggiori, ma va anche sottolineato che da un’azienda di questa grandezza ci si aspetta un progetto adattato e costruito su misura di territorio e non basato soltanto su parametri aziendali”.