Montuolo, ok ai 7 alloggi per l’emergenza abitativa

20 ottobre 2015 | 23:13
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Montuolo, ok ai 7 alloggi per l’emergenza abitativa

Sette appartamenti a Montuolo per un valore di oltre un milione per l’emergenza abitativa. Una acquisizione dalla società Erp per cui l’amministrazione comunale non spenderà un centesimo. L’operazione infatti è finanziata interamente da fondi Por Creo regionali che inizialmente si era pensato di destinare alla riqualificazione dell’immobile di via Brunero Paoli, per la realizzazione di alloggi per l’emergenza abitativa che verranno assegnati tramite bando e graduatoria. Il via libera è giunto stasera (20 ottobre) in consiglio comunale a Lucca con 16 voti favorevoli, un contrario e un astenuto. Ad illustrare la pratica è stato l’assessore al patrimonio, Antonio Sichi che ha spiegato i motivi per cui i fondi inizialmente previsti per via Brunero Paoli non sono stati erogati. Al voto non ha partecipato il gruppo consiliare di Forza Italia, abbandonando l’aula insieme al consigliere Nicola Buchignani “in segno di protesta – ha detto Marco Martinelli – e per dissociarsi da una delibera che va a penalizzare i lucchesi che pagano le tasse e che per la situazione economica attuale si trovano in gravi difficoltà”. Al termine di un lungo dibattito il testo della delibera è stato modificato esplicitando una delle richieste sollevate soprattutto dall’opposizione: ovvero che fossero indicate le modalità di assegnazione. Per questo motivo è stata richiamata la legge regionale in materia e le sue successive modificazioni: gli alloggi verranno assegnati attraverso bando e graduatoria pubbliche.

“Non c’erano – ha detto – i tempi tecnici per ottenere i finanziamenti. Per questo, quando la Regione ha ripresentato il bando abbiamo deciso di aderire con il progetto per l’acquisizione degli immobili di Montuolo”. All’acquisizione partecipa, anche, con fondi propri (in minima parte) Erp. “L’intervento ha visto diverse fasi importanti – dice Sichi – tra cui la tipologia della destinazione. Gli appartamenti saranno destinati a famiglie che appartengono a categorie marginali”.
Il dibattito. Il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Marco Martinelli, parte all’attacco: “Si è tentato di costruire delle casette di legno per i rom in via delle Tagliate, venute meno grazie anche alla nostra mobilitazione – sottolinea -: Il progetto fu negato dall’assessore competente, salvo poi la smentita dell’assessore regionale che confermò l’esistenza del progetto. In seguito ci fu una comunicazione della giunta regionale che in merito alla gestione dell’accoglienza migranti e wellfare cercava di coinvolgere i Comuni. Il progetto di via Brunero Paoli è saltato perché vi siete resi conto che tutto il territorio era contrario a concentrare in centro storico, che vive di turismo e grazie al lavoro quotidiano delle attività presenti, una ghettizzazione di rom, sinti e camminanti. Si arriva al fatto che il progetto salta e non per motivi tecnici: ora si propone una deliberazione dove si fa riferimento ad un nuovo bando sulla stessa linea e si acquistano gli appartamenti di Montuolo. L’assessore dice che verranno assegnati alle comunità marginali. Vorrei capire quali sono queste comunità e chi saranno queste persone. Non ci si può continuare a nascondere dietro certi termini. La chiarezza vuole che l’assessore dica chiaramente che queste case andranno a rom, sinti e camminanti”.
Luca Leone (Impegno Comune) si lamenta del fatto che nell’atto definitivo presentato in consiglio sono andate “perse” alcune premesse che lo vedevano inizialmente favorevole: “L’operazione presenta vantaggi per l’amministrazione – dice – ma nutro qualche dubbio sull’iter amministrativo. Se si ragiona in termini di trasparenza, forse prima di partecipare ad un bando del genere era necessario un percorso pubblico, aperto e trasparente anche per valutare le risposte del territorio e la quantità di immobili invenduti che ci sono a Lucca. Il problema dei campi rom deve essere sicuramente affrontato, lo dovrebbe essere stato da anni. Ma manca un atto di indirizzo forte in questa direzione”.
La consigliera comunale del Pd, Valentina Mercanti, mette i puntini sulle i sulle dichiarazioni di Martinelli: “E’ vero che la delibera contiene una parte relativa allo smantellamento dei campi rom – dice – ma è necessario smentire la ricostruzione di Martinelli: se ci fosse stato un vero intento dell’amministrazione di fare le casette al campo rom e gli alloggi a via Brunero Paoli, i numeri per farla passare ce li avremmo avuti. Il fatto che in Consiglio questi provvedimenti non ci siano arrivati è il risultato di quanto si riferisce anche in questa delibera. Come consiglieri bisogna evitare di parlare alla pancia della gente: è necessario evitare cioè allarmismi e le polemiche strumentali. Delle questioni c’è bisogno di parlare nelle sedi opportune”.
Il consigliere Idv Roberto Lenzi solleva critiche sull’iter amministrativo della pratica e invita l’assessore a chiarire in particolare come il Comune acquista immobili “senza alcuna gara”. Secondo Lenzi, quindi, l’amministrazione acquisisce di fatto alloggi da una società privata (dall’Erp), senza sborsare un centesimo – alla luce del finanziamento regionale. Non solo: Lenzi chiede anche di chiarire quali sono i soggetti destinatari degli alloggi e con quali tempi.
La replica.Non tardano le precisazioni dell’assessore Sichi: “Non giro intorno alle questioni – dice -: il 14 di ottobre la Regione Toscana ha approvato il decreto che ci finanziava. L’abbandono del progetto di via Brunero Paoli è dovuto al fatto dell’impossibilità dei termini del bando, perché altrimenti il rischio per il Comune era di dover sborsare fondi in bilancio. E dico che a malincuore abbiano dovuto rinunciare a quei fondi, perché quell’immobile è un pugno in un occhio”. L’assessore ha assicurato poi che gli alloggi saranno assegnati tramite regolare graduatoria, difendendo l’azione dell’amministrazione comunale: “Le graduatorie si basano su un punteggio – dice – ma è chiaro che non c’è una graduatoria per etnie. La Regione Toscana nella legge 41 del marzo scorso ha introdotto il principio della storicità: chi vuole entrare in graduatoria deve essere in Toscana già da cinque anni”. La replica continua comunque a non convincere il consigliere Lenzi (Idv), che incalza ancora sulle modalità di assegnate. Lo stesso il consigliere Martinelli che chiede di rendere pubblici gli “accordi scritti” con la Regione Toscana, in merito ai fondi. “Prima – ha detto il consigliere – si pensi alle persone che pagano le tasse”. La consigliera comunale di Lucca Civica, Virginia Lucchesi, prende le parti dell’amministrazione: “Ci sono delle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi – dice – e queste valutano sia la gravità che l’urgenza delle persone, non è in base alle tasse pagate o no: si basa sul bisogno”.