Marchi (Filcams): “La Prefettura intervenga per i ritardi dei pagamenti negli appalti delle pulizie”

22 ottobre 2015 | 07:42
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Marchi (Filcams): “La Prefettura intervenga per i ritardi dei pagamenti negli appalti delle pulizie”

Appalti delle pulizie, è ancora polemica. Umberto Marchi della Filcams provinciale, non ci sta: “Ci stanno prendendo in giro – dice – e fino a che si parla dei sindacati è quasi normale che le aziende ci provino a non relazionarsi con noi, ma non è normale che si prendano gioco delle istituzioni, nel nostro caso la prefettura di Lucca, messa come noi alla mercé di una società fiorentina, che dice alcune cose e ne fa altre”.

“Parliamo – spiega Marchi – ancora una volta dell’Iccs, una società vincitrice dell’appalto per le pulizie delle caserme della polizia di stato prima e delle stazioni dei carabinieri poi nella nostra provincia, una società che appena ha vinto l’appalto, ha dato immediatamente dimostrazione di non avere feeling con il sindacato, tanto che l’unico incontro sindacale fatto è stato davanti al vice prefetto e su nostra pressione. In quell’occasione, era il 21 settembre scorso, firmammo anche un’intesa per far retribuire correttamente le lavoratrici nei tempi previsti dal contratto nazionale. La società ha accampato scuse per non retribuire il personale nella giusta maniera, ma noi pur di risolvere il problema, abbiamo dimostrato di non voler fare guerre assurde. In quel 21 settembre si chiese di retribuire immediatamente il personale. Hanno talmente capito che le lavoratrici hanno percepito la retribuzione del mese di agosto il 6 ottobre. Sono lavoratrici delle pulizie, lavoratrici che spesso non vengono considerate abbastanza per il loro lavoro e impegno, ma non da noi, noi siamo al loro fianco perché abbiamo contezza del loro prezioso lavoro e invece notiamo la mancanza di sinergia per risolvere i problemi”.
“Cosa si deve fare per essere ascoltati dalle istituzioni? – prosegue Marchi – Forse non dovremmo scrivere sulla stampa comunicati distribuendo responsabilità. Ma se neppure questo possiamo fare allora siamo davvero nelle mani di quei soggetti senza scrupoli che usano il “bastone e carota” e noi a questo non ci stiamo più. La Prefettura è in pari con i pagamenti e la società Iccs scorrettamente tarda ugualmente a pagare il proprio personale. Abbiamo denunciato che questa società non consegna le buste paga ai lavoratori, abbiamo provato a vedere con i bonifici fatti se i lavoratori sono in pari. A tutto il personale sembra manchi la quattordicesima mensilità oltre al primo mese di lavoro. Ne abbiamo discusso, stiamo chiedendo via mail alla società spiegazioni e documentazioni e per conoscenza abbiamo inserito la prefettura. La risposta di ieri, 21 ottobre, è l’arroccamento dietro i dati sensibili, dimenticandosi che il 4 settembre ci hanno riempito la casella di posta elettronica di buste paga contenenti dati sensibili senza avere alcuna autorizzazione”.
“Riteniamo utile – chiude Marchi – che la prefettura prenda il problema seriamente per cercare di risolverlo. Da troppo tempo va avanti questa situazione. Anche il Prefetto, che abbiamo chiesto sia messo a conoscenza, potrebbe dire la sua, noi siamo disponibili anche a recarci da lei, basta trovare soluzioni per queste signore prese in giro da troppo tempo”.