Lucca Comics, le proteste di una lavoratrice: “Non possiamo fare i salti mortali per parcheggiare”

28 ottobre 2015 | 10:10
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Lucca Comics, le proteste di una lavoratrice: “Non possiamo fare i salti mortali per parcheggiare”

Lucca Comics al via, ma non mancheranno i disagi per chi lavora in città. A sottolinearli, oggi, con una lettera firmata, è una dipendente che stigmatizza la politica dei parcheggi in città: “Non sono rimasta meravigliata – dice – quando ho scoperto che l’intero parcheggio Carducci, durante i giorni dedicati alla manifestazione Lucca Comics and Games, sia stato riservato esclusivamente agli espositori e a quanti hanno stipulato un abbonamento è stata data la possibilità di parcheggiare in vie limitrofe in cui normalmente non è possibile trovare parcheggio. Quest’ordinanza comunale crea diversi problemi a quanti lavorano in centro, perché se è vero che le scuole resteranno chiuse durante la manifestazione gli uffici seguiranno il normale orario. Se una città di 98mila abitanti ospita 400mila visitatori è normale che si creino alcuni disagi, ma sarebbe anche logico mettere i cittadini in condizione di affrontarli”.

“A Lucca – prosegue la cittadina – appena si fa notare che una manifestazione potrebbe essere organizzata meglio si viene subito appellati come “gufi” (animali belli e nobili da cui non riesco proprio a ricavare il termine spregiativo) e si sottolinea il guadagno che la città ricaverà da quest’opportunità. I soldi sono una bella cosa, ma per un Comune dovrebbero essere il mezzo, non il fine. Da non lucchese ho sempre l’impressione che le manifestazioni siano organizzate per i turisti, non per la città e che il più grande sogno di quanti partecipano all’organizzazione di questi eventi sia avere una splendida location da affittare per “cerimonie e meeting”, sgombra da fastidiosi cittadini e dalle loro assurde pretese (come quella di non poter prendere una settimana di ferie a fine ottobre). Invito il Comune di Lucca ad affrontare il “problema dei lavoratori pendolari” in modo idoneo, ricordandogli che non è stato eletto per pianificare manifestazioni turistiche ma per amministrare una città. Inviando questa lettera mi pongo alcune domande: mi chiameranno “gufo”? Ho preso parte ad una controversa questione locale come una vera cittadina? mi sentirò più lucchese? Speranze. La verità è più prosaica: devo presentarmi puntuale in ufficio e non ho nessuna voglia di fare i salti mortali per una settimana”: