Spi Cgil: “Sanità, stop ai tagli. Positiva la riorganizzazione per area vasta”

28 ottobre 2015 | 08:49
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Spi Cgil: “Sanità, stop ai tagli. Positiva la riorganizzazione per area vasta”

Riforma sanità, interviene il sindacato dei pensionati della Cgil. Per il sindacato “è all’ordine del giorno la necessità di chiudere con i tagli, rifinanziare il sistema, riformare l’esistente, ferme restando le sue caratteristiche di fondo: pubblico, universale e solidale”.
“A Lucca – dicolo Emanuela Bianchi e Marcello Ciacci della Spi Cgil di Lucca Pescaglia e della Piana di Lucca – spesso siamo di fronte ad una situazione surreale, mentre a Roma i rappresentanti politici locali, decidono e/o accettano i tagli, qui promuovono campagne contro ciò che cambia sul territorio a difesa di tutto, anche di ciò che non è più difendibile. In questa situazione, da sempre come Spi abbiamo posto con forza le questioni riguardanti la necessità di affrontare e gestire al meglio le problematiche collegate al nuovo ospedale. Realtà nuova ed importante da gestire, che risponde al problema della malattia acuta, dell’intervento.
L’insieme delle questioni riguardanti il sistema socio sanitario ha la sua centralità nel territorio, è un sistema strutturato, socio-sanitario-integrato a livello capace di fare prevenzione e cura, limitando il ricorso al pronto soccorso e all’ospedalizzazione e, dopo le dimissioni dall’ospedale accompagnare il paziente fino al proprio domicilio con le necessarie risposte e giusti servizi. Tutto questo è nella legge regionale 1235 che prevede progetti e finanziamenti tendenti a rafforzare e rendere centrale l’insieme dei servizi socio sanitari nel territorio. Sono previste le Case della Salute, con all’interno: Letti di cure intermedie, diagnostica, specialistica, medici di medicina generale (Aft), consultori, servizi socio-sanitari domiciliari, ed altro”.

“Su queste importanti questioni è previsto un incontro dei sindacati confederali, della funzione pubblica e dei pensionati con l’Asl 2 distretto Piana di Lucca e la conferenza dei sindaci che si terrà giovedì (29 ottobre). Si tratta di capire a che punto siamo, cosa è stato fatto in modo dettagliato e quanto programmato su tutti gli aspetti riguardanti la risposta territoriale. Sulla non autosufficienza, nell’incontro fatto al Comune di Lucca, dove le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e dei pensionati Spi Fnp e Uilp, si sono incontrati con l’Asl 2 e la conferenza dei sindaci zonale per discutere delle questioni riguardanti le persone non autosufficienti.
Dall’incontro è emerso che nei tre anni considerati (2012, 2013 e 2014), sono risultate in crescita le richieste pervenute ai Punti Insieme e da dimissioni ospedaliere, come sono in crescita i Pap definiti (piani di assistenza personalizzati) per le persone non autosufficienti. Gli interventi a sostegno delle persone non autosufficienti nel 2014 sono stati: 443 con assistenza domiciliare integrata, sociale, sanitaria, fisioterapista; 223 con assegno di cura; 217 con inserimento temporaneo/sollievo in Rsa; 79 assegni badanti (una tantum per sei mesi); 60 hanno fatto ricorso ai centri diurni”.
“Positiva e dettagliata – dice la Cgil Pensionati – l’illustrazione fatta del lavoro svolto nei tre anni. Positivo aver scorporato il dato relativo al progetto badanti all’assegno di cura. Inoltre mentre fino al 2014 si è progettato e fatto interventi a favore di chi ricorreva ad una badante (assistente familiare) solo per un periodo limitato di 6 mesi, dando un contributo per coloro che se la potevano permettere, nella progettazione attuale si prevede un intervento per un anno rinnovabile alla scadenza. Intervento che viene erogato tenendo conto della gravità della persona e del relativo Isee. Le parti hanno concordato di prevedere ulteriori momenti di verifica sull’andamento dei progetti e di confronto sulla futura progettazione. Facciamo rilevare che gli interventi suddetti sono fatti tenendo di conto della legge regionale sulla non autosufficienza ed il relativo fondo. Importante ma non sufficiente da tempo è che i sindacati da tempo rivendicano una legge ed un fondo nazionale ad hoc sulla non autosufficienza. Come Spi e come Cgil non siamo contrari pregiudizialmente alla riorganizzazione del sistema sanitario ed ospedaliero per area vasta. E’ un processo che va gestito coinvolgendo istituzioni locali e le organizzazioni sindacali nella sua attuazione. Ricordando come sopra richiamato per noi le questioni da tenere insieme sono, gestione dei nuovi ospedali, crescita e potenziamento delle risposte territoriali costruendo un forte sistema integrato socio sanitario. Chi raccoglie le firme per fare il referendum contro la legge 28 (riorganizzazione dell’Asl per area vasta) e chi le raccoglie contro la chiusura dell’ospedale di Viareggio alimenta paure non fondate. Avendo come promotori e alleati coloro che hanno come obiettivo lo smantellamento del sistema pubblico, universale e solidale”.