Saltocchio, il Comune sostiene: “Non c’era un verme nei pomodori serviti a mensa”

30 ottobre 2015 | 14:43
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Saltocchio, il Comune sostiene: “Non c’era un verme nei pomodori serviti a mensa”

C’era o no un verme nell’insalata di pomodori servita ad una bambina alla mensa della scuola primaria di Saltocchio lo scorso 26 ottobre (Leggi)? La scuola e il Comune tornano sulla vicenda con delle precisazioni. L’amministrazione precisa infatti che, terminato il pasto, una alunna ha mostrato all’insegnante sul dito un “elemento filiforme di colore verde”, dicendole che era un verme e di averlo trovato nel piatto. Il Comune sottolinea a questo riguardo due aspetti, sostenendo che all’insegnante esaminando l’elemento in questione “non le è apparso essere un verme e che inoltre non ha potuto avere certezza sulla provenienza di questo filamento in quanto non lo ha visto all’interno del piatto”. Un genitore della commissione mensa però ha appuntato sulla scheda di relazione che il verme era stato trovato e che l’insegnante avrebbe fatto la segnalazione. Proprio quel genitore smentisce la ricostruzione dell’insegnante: “Io ho dichiarato sulla scheda di valutazione quello che la maestra ha dichiarato nella segnalazione che lei stessa ha mandato all’ufficio del Comune preposto alle segnalazioni: perciò personalmente non vedo un nesso tra la segnalazione che la maestra ha fatto e la smentita di oggi. Non si può un giorno fare una segnalazione pubblica e il giorno dopo smentirla: non è coerente”.

“Se fosse accaduto l’evidente ritrovamento di un corpo estraneo in un piatto – sottolinea l’insegnante della missiva inviata all’ufficio mense scolastiche del Comune – sono consapevole del fatto che avrei dovuto rivolgermi alla ditta Del Monte per gli accertamenti del caso”. La stessa insegnante replica, inoltre, al genitore: “Non permetto – dicee – che mi si accusi di incoerenza e non esiste nessuna smentita, in quanto i fatti riportati dal Comune sono esattamente gli stessi che io avevo loro riferito il 27 ottobre. Fatti inoltre riferiti da me telefonicamente e non pubblicamente, così come da procedura, e solo successivamente con la mia relazione. Pertanto non capisco come il genitore possa aver compilato la scheda di valutazione in quanto egli non mi ha mai chiesto come si fossero svolti esattamente i fatti. Ribadisco ancora una volta di non aver mai detto di aver visto un verme in un piatto”.