Fondazione Crl, 29 milioni di erogazioni per il 2016

3 novembre 2015 | 11:28
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Fondazione Crl, 29 milioni di erogazioni per il 2016
Fondazione Crl, 29 milioni di erogazioni per il 2016
Fondazione Crl, 29 milioni di erogazioni per il 2016

Circa 29 milioni di euro per il territorio della Provincia di Lucca, di cui 4,5 erogati attraverso i bandi annuali. Sono queste le cifre, presentate oggi in Fondazione Cassa di Risparmio, del documento programmatico previsionale del 2016. L’occasione, per l’ente di San Micheletto, anche per tracciare un bilancio del quinquennio dell’organo di indirizzo uscente, in vista, peraltro, dell’ultimo anno di mandato del presidente Arturo Lattanzi.

Una valanga di contributi, quelli che arrivano dall’ente, per enti pubblici e realtà associative del territorio, riassunte sinteticamente anche in un video in cui la Fondazione ha voluto incardinare tutti i progetti principali portati a termine negli ultimi anni: dal complesso di San Francesco, al sostegno all’Imt, al Boccherini, a Lucense, al Polo Tecnologico e ai progetti per il sociale.
Le disponibilità per il 2016, che permetteranno di portare a termine un gran numero di altri interventi, derivano dall’ottima gestione del patrimonio che permette non solo di erogare i contributi ma anche di accantonare denaro per i fondi di stabilizzazione e per le erogazione, che mettono al riparo dagli inceriti del mercato per gli anni a venire.
Si parte dai dati del 2015: “Abbiamo erogato – ricorda il presidente Lattanzi, oltre 29 milioni di euro per il territorio, di cui quasi 10 per progetti strategici. L’avanzo di gestione per quest’anno è stimato in circa 41,5 milioni di euro ma pensiamo che alla fine possa essere superiore. Di questi 8,3 milioni andranno nella riserva obbligatoria, altri 4 sarano con tutta probabilità destinati al fondo di stabilizzazione, 29 milioni, invece, possono essere destinati alle erogazioni. Questo nonostante l’aumento del carico fiscale negli ultimi anni, che per le fondazioni di origine bancaria si avvicina al 50 per cento per l’aumento delle tasse sulle rendite finanziarie e dell’Ires. La Fondazione, insomma, paga quasi 16 milioni di imposte, nel 2015, a fronte dei circa 10 dal 2012 ad oggi”.
Dei 29 milioni a disposizione 6,2 saranno destinati a progetti pluriennali, 4,8 a quelli strategici, 3,7 a iniziative concordate con terzi, 4,5 per i bandi, 6 milioni per interventi diretti, 1,3 per altri progetti e rimane un residuo da destinare pari a 2,88 milioni di euro. Lattanzi sottolinea in particolare gli interventi concordati: “Concordando gli interventi – dice – oltre a soddisfare i bisogni riusciamo anche a gestire i lavori che sono un importante volano per l’occupazione della provincia in un momento di crisi”.

I progetti strategici
Le Mura, le scuole, la pineta di Viareggio, il mercato del Carmine. Sono questi, e non solo da quest’anno, i principali progetti che rappresentano il fiore all’occhiello degli interventi della Fondazione in città e in provincia.
Per Le Mura degli oltre 11 milioni di euro stanziati sono stati eseguiti lavori per oltre 9,3 milioni di euro. I prossimi interventi riguarderanno il restauro delle porte San Donato e San Jacopo, il completamento della pulizia dei paramenti e della riduzione dell’asfalto e l’installazione di nuova illuminazione sulla cerchia muraria e la sistemazione del tetto della casermetta San Regolo, colpita da una pianta durante un violento temporale nel 2014. “Con tutta probabilità – chiosa Lattanzi – nel 2017 con il quarto lotto di lavori per la riqualificazione delle mura potremo dire chiusi gli interventi sul momunento cittadino”.
Quanto agli interventi per l’edilizia scolastica dello stanziamento iniziale di 20 milioni sono stati beneficiati 58 interent di cui 18 sono in corso di realizzazione e 30 interamente realizzati.
Intervento strategico e strutturale è quello che riguarda la pineta di Viareggio. Per il 2016 è previsto l’intervento più cospicuo, quello che riguarda la regimazione delle acque, la pulizia dei fossi e la rimozione degli alberi infestanti e pericolosi proprio al margine dei fossi. “Un lavoro – dice Lattanzi – che non veniva fatto da decenni e che verrà incrementato con l’installazione di nuovi arredi ed illuminazione pubblica. L’intervento del 2016 è pari a un milione di euro”.
Infin il mercato del Carmine, che anch’esso vedrà nel 2016 l’erogazione più cospicua nel piano triennale, pari a 2 milioni di euro. Un computo di risorse che porta a 37 milioni le risorse impegnate in progetti strategici negli ultimi sei anni.

Gli interventi diretti
Sono 8 i milioni destinati ai progetti diretti per il 2016. E fra questi c’è una importante novità che è la nascita della Fondazione per la coesione sociale, una fondazione di scopo che si occuperà degli interventi nei settori dell’assistenza sociale e socio sanitaria e della cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale. Lo stanziamento iniziale è di 1,6 milioni di euro e si focalizzerà sul tema del “Durante e dopo di noi”. “Una realtà – spiega il direttore Bertocchini – più vicina ai bisogni della gente, in grado anche di compiere analisi concrete per dare concrete risposte alle domande di servizi sul territorio e di valutare l’impatto degli interventi. La Fondazione si occuperà poi direttamente delle colonie estive, che prima erano di competenza delle Province e svolgerà anche il ruolo di trustee per chi vorrà lasciare il proprio patrimonio a parenti o figli con handicap”. “Un modo – spiega Lattanzi – per dare seguito al protocollo fra Anci e ministero delle Finanze per la realizzazione di strutture dedicate a un dialogo continuo e costante per le realtà con disagio. Questo dimostra che non siamo un semplice bancomat per il territorio ma rispondiamo e suoi bisogni e siamo punto di riferimento per la risoluzione dei problemi. Andando anche a migliorare l’intervento laddove valutiamo con chiarezza cosa fare e dove intervenire, vedasi anche il tema della degenza negli ospedali e della sanità territoriale”.
Fra gli interventi diretti rientra anche quello per l’Imt. Per cui la Fondazione ha stanziato oltre 1 milione di euro per il 2016. “E’ una realtà in crescita – spiega Lattanzi – per cui occorre aumentare il numero degli allievi e dei docenti. Quando si critica questa realtà bisognerebbe sempre ricordare che attrae sul territorio 6,4 milioni di euro del ministero che non sarebbero mai arrivati a Lucca. E’ un investimento di qualità, adatto alla città, che ha permesso fino ad oggi un placement dei 200 diplomati del cento per cento”. La novità, poi, è la istituzione di una cattedra in beni culturali intitolata a Carlo Ludovico Ragghianti: “Un insegnamento – spiega Lattanzi – che dovrà creare imprenditori per i beni culturali e per cui il nostro investimento è pari a 130mila euro l’anno”.
Sempre degli interventi diretti fanno parte i finanziamenti alla Fondazione Campus, cui da quest’anno verranno destinati 70mila euro l’anno per un triennio per un progetto di internazionalizzazione; il sostegno al comitato Nuovi Eventi per Lucca per gli incontri in San Francesco (350mila euro) e la realizzazione del progetto Uibi, i corsi che insegnano ai professori a utilizzare correttamente il materiale multimediale, fondi che si aggiungono a quelli del bando per l’acquisto di materiali per l’innovazione scolastica.
Novità per il 2016 due interventi diretti che riguardano il Comune di Lucca. Sono stanziati 70mila euro per tre anni per un progetto di ricerca per l’orto botanico e 250mila in due anni per il restauro del monumento ai caduti davanti a porta San Pietro e per il suo omologo a Viareggio. 150mila euro in due anni saranno destinati anche al restauro dei locali parrocchiali della chiesa di San Vito.

Le iniziative concordate con terzi
Oltre 8 milioni di euro saranno dedicati anche per le tante iniziative concordate con soggetti terzi, siano essi Comuni o associazioni del territorio. Fra queste 400mila euro in tre anni sono destinati alla scuola di Ghivizzano, 200mila all’amplimento della scuola di Lunata (in due anni), 180mila alla scuola media di Borgo a Mozzano, 150mila alla ristrutturazione della palestra di Camporgiano, stanziamento che si aggiunge ai fondi europei destinati all’intervento. 900mila euro in tre anni andranno alla riqualificazione del borgo pascoliano di Caprona, oltre i 3 milioni finanziati dalla Regione Toscana. Per il Comune di Lucca è stato invece concordato il progetto di restauro della palestra dei Bacchettoni, nell’omonima via, ulteriore intervento nella zona del San Francesco per cui la Fondazione metterò 700mila euro in tre anni. Al Comune di Porcari andranno 260mila euro per la riqualificazione dell’Erta della Chiesa. Nuovo intervento, dopo i finanziamenti per la realizzazione dell’immobile che la ospita, per la Fondazione TiAmo, per l’assistenza ai malati di malattie rare: 240mila euro in tre anni serviranno per lacostruzione delle piscina terapeutica nella struttura di Bicchio. Confermati, infine, i fondi per i grandi eventi in provincia, dalla Versiliana (100mila euro), al Lucca Film Festival (90mila), al Photolux (60mila), al Carnevale di Viareggio (180mila), al Lubec (45mila) e all’ultimo nato, il Lucca Teatro Festival, l’anno scorso finanziato con il bando nazionale Funder35, cui sono destinati 30mila euro.

Un bilancio in ordine
Il bilancio, dunque, dell’attività dell’ente è molto positivo. “Tutti i dati – spiega Lattanzi – sono in crescit. Dal patrimonio, ai fondi per la stabilizzazione, crresciuti di 10milioni di euro negli ultimi dieci anni, al fondo per le erogazioni, per cui è previsto un fondo di accantonamento di 28milioni di euro per il 2016. La Fondazione, insomma, è in sicurezza e tutto ciò che viene erogato è, in sostanza, già messo da parte. Negli ultimi cinque anni, in particolare, l’avanzo di gestione è stato di 216 milioni di euro. Di questi 136 sono stati erogati e 80 accantonati. Cui vanno aggiunti i 10 milioni di interventi per l’housing sociale e i 36 milioni per il complesso di San Francesco”. “Siamo poi stati – aggiunge il presidente – uno stimolo alla Regione Toscana per ulteriori erogazioni sul territorio. E questo significa che fra erogazioni, investimenti e fondi fatti arrivare alla città sono circa 220 i milioni distribuiti alla provincia di Lucca in cinque anni”.

La Fondazione e l’art bonus
Per confermare il suo impegno nei beni culturali del territorio la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca sta lavorando per rientrare nei benefici dell’art bonus. “Non è facile – spiega Lattanzi – perché l’ipotesi degli interventi diretti, come quelli da noi realizzati sulle mura, non era contemplata. Per questo abbiamo interpellato il ministero, cui abbiamo spiegato la situazione ed ora ha inserito questa possibilità quindi è possibile che potremo ricorrere a queste agevolazioni fiscali. Così faremo anche per il mercato del Carmine anche se chi, in questo caso il Comune, interviene, deve garantire una serie di attività, fra cui l’accordo con la Soprintendenza, che rendano possibile poi accedere al bonus fiscale”.

I grandi contenitori: la Manifattura Tabacchi e il Campo di Marte
Nessun progetto, al momento, riguarda i due contenitori ancora senza destinazione della città. La Fondazione in questo senso attende di recepire le richieste del Comune di Lucca: “A quel punto – spiega il presidente Lattanzi – valuteremo la qualità degli interventi e faremo degli investimenti nel caso in cui almeno nelle premesse questi possano essere produttivi di certi redditi o ritorni economici. Valuteremo, insomma, a seconda delle prospettive che ci vengono presentate”.

Appalti della Fondazione e polemiche
Inevitabile, prima del “rompete le righe” la domanda sulla polemica riguardo agli appalti affidati alle ditte dalla Fondazione laddove si occupa direttamente dei lavori. Il presidente Lattanzi è categorico: “Potrei rispondere – dice – che siamo privati e quindi che affidiamo i lavori a chi riteniamo opportuno. Ma non lo farò. Siccome amministriamo un patrimonio che viene dalla vendita di una banca anche se non dobbiamo fare appalti pubblici siamo tenuti a fare gare trasparenti. E lo facciamo, invitando ditte del territorio che riteniamo capaci, di una quindicina delle quali ci siamo avvalsi negli ultimi tempo. Nel bilancio è tutto elencato, dalle erogazioni superiori ai 500 euro ai lavori affidati. La Fondazione è a disposizione di chi vuole ulteriori informazioni, ma non dei singoli privati. Se un gruppo di sindaci si riunisce e ritiene di sapere queste cose lo faremo, altrimenti dovremmo stare a lavorare solamente su questo tutti i giorni”.

Il nuovo organo di indirizzo
L’organo di indirizzo che entrerà in carica a gennaio manca ancora di due tasselli, ovvero dei componenti scelti fra le terne presentate dalla Provincia di Lucca e dall’Imt e università di Pisa. “Nel primo caso – spiega Lattanzi – dopo la riduzione delle competenze della Provincia avevamo richiesto all’ente dei nominativi da scegliere per il settore dell’istruzione e dell’arte. I nominativi segnalati erano però fuori da quanto richiesto e per questo abbiamo chiesto di fornire un’altra terna. Imt e Università di Pisa, invece, non hanno segnalato una terna e per questo abbiamo chiesto al prefetto che ce ne indichi una nella quale valuteremo”

Prosegue anche l’attenzione e l’impegno per il patrimonio artistico. Proprio stamani in San Micheletto è stata “scoperta” la nuova acquisizione della Madonna del Latte di Civitali (Leggi l’articolo), un’opera pregiata acquistata all’asta dalla Fondazione al costo di 300mila euro. L’opera, presentata a margine della conferenza stampa dalla direttrice dei musei nazionali di Lucca Antonia D’Aniello, troverà posto al museo di Villa Guinigi

Enrico Pace