Giorgi contro la Soprintendenza: “Il palazzo di via Beccheria deve essere demolito”

Il palazzo ex-Ina di via Beccheria non deve essere ricostruito come suggerito dalla Soprintendenza. Anzi, bisognerebbe demolirlo del tutto. Ne è convinta la consigliera del Movimento 5 Stelle Laura Giorgi.
“E’ un esempio di scempio urbanistico dell’antico reticolo medioevale lucchese. Negli anni 30 a Lucca s’iniziò un piano di risanamento che consisteva nell’abbattere il quadrilatero attorno alla chiesa di San Giusto e nel costruirvi un palazzone con i denari dell’Ina. Il progetto ad opera di Raffaello Brizzi, fu bloccato dagli eventi bellici. Ma nel dopoguerra riesplose la colata di cemento, stavolta sotto il patrocinio della Dc. Cambiavano i padroni, ma non cambiò lo stile razionalista pre bellico, quello rimase, anche perché il progetto fu affidato al figlio di Brizzi, Emilio. Fu così sventrata parte della Lucca medioevale per avere un palazzone alienante rispetto all’ambiente cittadino. A suo tempo la Sovrintendenza protestò vigorosamente, ma poco poteva fare contro il potere dei podestà e poi dei notabili Dc. Oggi, non capiamo. Quello scempio che si combattè aspramente negli anni 30 e 50, ora diviene qualcosa da difendere, difendere cosa? Un finto colonnato anni 50, un finto transetto di collegamento. La Sovrintendenza suggerirebbe di ricostruire il solaio crollato”. Crollo che è avvenuto lo scorso aprile, fortunatamente sena feriti. “Siamo razionali, il solaio è crollato, togliamo anche il finto colonnato anni 50 e diamo luce e visibilità all’abside della chiesa di San Giusto. Se poi non vogliamo spendere, se non è chiaro chi alla fine andrà a pagare il conto. Limitiamoci a mettere in sicurezza l’esistente e lasciamo che la luce entri nel falso colonnato, non ricostruendo quelle finte volte di copertura”.