Sovranità “promuove” il Comics: “Patrimonio della città, peccato per i troppi temporary store”

4 novembre 2015 | 15:26
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Sovranità “promuove” il Comics: “Patrimonio della città, peccato per i troppi temporary store”

Un’edizione da incorniciare per un evento che è patrimonio inestimabile per la città. Fabio Barsanti (Sovranità) promuove a pieni voti (o quasi) il Lucca Comics che si è chiuso domenica scorsa. 

 “L’edizione 2015 dei Comics&Games ha confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno – dichiara – come questa manifestazione sia un patrimonio per l’intera città, da sostenere in ogni modo; per la vita che riesce a dare al centro storico, per le espressioni d’arte e gli ospiti illustri che riesce ad offrire ad un pubblico nazionale ed internazionale, ma soprattutto per l’apporto di lavoro in tanti diversi settori. Ritengo sia giusto ammettere che quest’anno l’organizzazione sia stata al limite dell’impeccabile, grazie a quei provvedimenti azzeccati come il divieto di ingresso dentro le Mura e la migliore gestione del traffico. L’aver allargato la manifestazione, soprattutto nella zona ovest e sulle Mura – continua la nota – è stata una delle mosse più azzeccate, che hanno consentito una maggior distribuzione del pubblico senza incombere nei rischi della tradizionale calca nelle sole zone centrali, oltre alla spettacolare visione delle Mura popolate, animate e vissute. Seguendo questo esempio, dovremmo riuscire a coinvolgere maggiormente anche la zona nord-est, che anche in questa edizione è rimasta un po’ isolata”.
Ma non ci sono solo i complimenti alla macchina organizzativa. Diversi, dice ancora Barsanti, gli aspetti migliorabili: “Mi riferisco soprattutto al problema giustamente sollevato da Confesercenti, ovvero l’eccessivo proliferare dei temporary store: un aspetto, questo, che dovrà necessariamente essere affrontato. Non credo sia giusto consentire deroghe o chiudere un occhio di fronte a chi si improvvisa; durante tutto l’anno i commercianti o i ristoratori devono far fronte a spese come il suolo pubblico o l’immondizia, o al rispetto scrupoloso di tutta la trafila di norme igienico-sanitarie o burocratiche spesso eccessive. Al problema dell’enorme domanda rispetto all’offerta, possiamo sopperire espandendo la manifestazione a tutto il centro storico, altro aspetto a mio avviso fondamentale. Le uniche note stonate all’interno di un bilancio estremamente positivo – conclude Barsanti – attengono, naturalmente, alla politica e alle sue strumentalizzazioni: l’aver previsto, tra gli stand, quello delle associazioni che campano e speculano sull’arrivo dei clandestini che nessuno può ancora definire profughi, è stato l’ennesimo tentativo di propaganda strumentale perfettamente identico a quello fatto durante la processione della Santa Croce. Che dire, poi, di un comitato che rappresenta quaranta addormentati nel centro storico che, nonostante tutto, continua a cercare di mettere i bastoni tra le ruote ad un evento grandioso come questo? Sulla concessione gratuita di uno spazio comunale come il Mercato del Carmine a quattro figli di papà, infine, nemmeno perdo tempo a pronunciarmi”.