Mense scolastiche, molti continuano a ‘boicottare’ i refettori

Mense scolastiche, si va al confronto. Il comitato dei genitori che si è costituito, partendo dalla protesta contro il caro buono pasto e per la qualità del cibo nel morianese, ha chiesto e ottenuto un incontro con il vicesindaco e assessore all’istruzione del Comune di Lucca, Ilaria Vietina. Dopo settimane tormentate con il panino day, la protesta per ora è “silente”. Con la costituzione del comitato La scuola che vogliamo. Lucca, infatti, i genitori hanno avviato una riflessione su come condurre nelle prossime settimane la loro mobilitazione per il servizio di refezione negli istituti comunali. La tensione, però, è soltanto momentaneamente sopita.
In questi giorni infatti molti genitori, non solo nel morianese, hanno presentato (e altri presenteranno) il modulo di “astensione” dal servizio mensa, per rendere formale il proprio no al servizio.
Dati precisi sull’adesione non sono ancora disponibili, ma saranno oggetto, tra gli altri argomenti, di un prossimo incontro del comitato. I genitori sperano comunque di far passare il loro messaggio all’amministrazione comunale e in particolare al vicesindaco Ilaria Vietina: il comitato, infatti, chiede non soltanto una revisione delle tariffe, che sono state modellate sul nuovo Isee, introdotto a livello nazionale, ma anche una modifica dei menu serviti a scuola, con il loro contributo.
Per questo, nelle ultime settimane, tanti genitori che hanno aderito alla commissione mense si presentano in refettorio all’orario dei pasti, appuntando eventuali problemi relativi al cibo e varie criticità, con l’obiettivo che il Comune e la Del Monte, società che gestisce il servizio in base ad una convenzione siglata con palazzo Orsetti, ascoltino le richieste. “Siamo soddisfatti – commenta Marianna Ferraro del comitato dei genitori – di aver ottenuto un incontro dall’assessore Vietina. Nei prossimi giorni ci confronteremo con varie parti, sperando di contribuire anche in questo modo a migliorare il servizio”.
Nelle ultime settimane, la tensione era tornata alle stelle per le decisioni assunte dalla preside dell’istituto comprensivo Lucca 5, Carla Reggiannini, che aveva dato un ultimatum ai genitori, minacciando lo stop ai rientri pomeridiani se non fosse cessata la protesta del panino.
Dopo vari interventi, compreso quello del responsabile dell’unità funzionale di sanità pubblica dell’Asl, Ambrogio Pagani, alcuni genitori hanno proseguito a far portare ai bambini il pasto da casa, sostenendo che non vi siano regolamenti che lo vietino.