


Sono più di 300 casule (gli abiti da cerimonia), oltre a quelle per gli alti prelati e quella per il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, gli indumenti sacri, che serviranno per la vestizione del clero che parteciperà alle celebrazioni in Santa Maria del Fiore in occasione la visita di papa Francesco a Firenze il prossimo 10 novembre.
A realizzare tutte le casule, ormai quasi ultimate, è stata un’azienda della provincia di Lucca, la Gamma di Felisi di Valgiano nel Comune di Capannori. A raccontare di questo importante incarico è uno dei due proprietari Daniela Felisi, che da anni porta avanti l’attività di famiglia avviata dal padre parecchi decenni fa oggi trasferita nel casolare dove trova sede il laboratorio. “Noi in realtà abbiamo ricevuto l’incarico di confezionare le casule per la cerimonia fiorentina dalla ditta Cerruti di Firenze che si occupa delle forniture degli abiti per le celebrazioni di questo evento. Ci è stato chiesto di produrre nel nostro laboratorio tutte le casule del clero e quelle per i prelati tra cui quella del cardinale Betori. Noi – continua Daniela Felisi – abbiamo realizzato gli abiti per intero a cominciare dal disegno. La committenza ci ha chiesto di produrre una casula secondo alcuni parametri e noi ci siamo messi al lavoro.Una volta approvato il modello disegnato, abbiamo cominciato la confezione. Le casule per questa cerimonia, il cui disegno è segreto fino al giorno in cui verranno indossate dai preti, saranno caratterizzare dalla presenza di alcuni elementi decorativi che rimanda a Firenze ovvero il giglio fiorentino, il profilo di una delle formelle delle porte del battistero, la losanga e poi la un richiamo a una croce recentemente realizzata da un prete della curia di Firenze. Tutti simboli che renderanno unica la cerimonia e la sua scenografia e gli abiti utilizzati in questa circostanza”. “Insomma questi abiti – continua Daniela Felisi – nascono per caratterizzare la cerimonia, il tessuto utilizzato è l’avorio, che poi sarà impreziosito da ricami in oro per realizzare appunto questi disegni tutti fiorentini”.
Un lavoro impegnativo quello della Gamma di Felisi, anche perché l’ordinativo è arrivato con non molto anticipo. E proprio in questi giorni le maestranze dell’azienda stanno lavorando a ritmi serrati per completare gli abiti. Intanto è già stato consegnata le casule e la mitria che indosserà il cardinale Betori, realizzata interamente a mano in un tessuto di lana, un lavoro certosino fatto dalle sarte del laboratorio pezzo per pezzo e impreziosito da ricami e decorazioni. Il cardinale ha già indossato questa casula pochi giorni fa in una cerimonia. Gli abiti dei preti invece sono in via di ultimazione e poi probabilmente dopo le celebrazioni per la visita di Francesco primo verranno donate ai preti fiorentini.
Un lavoro impegnativo anche perché gli abiti prodotti in questa occasione dalla Gamma non sono fatti in serie ma mantengono sempre un livello di lavoro artigianale e manuale molto alto e quindi in pratica ciascuno è nel suo piccolo un pezzo unico anche se all’occhio magari risultano identici.
La Gamma di Felisi è un’azienda familiare che produce esclusivamente casule da cerimonia, nasce nel ’78 nel nord Italia a Codogno e poi nel 1984 per volontà del fondatore il padre dei due attuali proprietari Daniela e Fabio, viene trasferita a Valgiano. Un laboratorio di sartoria ancora molto artigianale, dove lavorano circa 10 persone oltre ai proprietari e che nel tempo è diventato un punto di riferimento per tutta Italia negli abiti da celebrazione di preti e prelati. Recentemente la Gamma ha ricevuto l’incarico anche di realizzare le casule per l’apertura delle porte giubilari in Africa, oltre mille pezzi, e ha realizzato in passato anche le casule per la visita del Papa a Napoli o per i celebranti delle nozze del principe Alberto di Monaco. (g.m.)