Servizio mensa sospeso, soluzioni tampone negli istituti

Iniziano già domani (9 novembre) i primi interventi nelle scuole primarie di San Pietro a Vico e di San Donato dove venerdì scorso è stato sospeso per carenze strutturali il servizio mensa, dai carabinieri del Nas e dall’Asl, al termine di un controllo di routine (Leggi). Lo ha assicurato l’amministrazione comunale, impegnandosi insieme alla ditta Del Monte, concessionario del servizio di ristorazione scolastica, a risolvere in tempi brevi la situazione.
Nel frattempo gli istituti si devono organizzare per far fronte ai disagi. Le soluzioni scelte dalle due scuole, tuttavia, sono diametralmente opposte. A San Pietro a Vico la preside Carla Reggiannini ha deciso di disporre l’orario scolastico ridotto, dalle 8,30 alle 13, sospendendo quindi i rientri pomeridiani, fino a quando non sarà risolta la situazione. A San Donato, invece, si è optato per il pranzo al sacco da consumare a scuola, che manterrà l’orario continuato dalle 8,30 alle 16,30. Sulle decisioni assunte interviene il comitato dei genitori La scuola che vogliamo. “Nonostante la situazione di emergenza analoga – osserva il comitato -, sono state adottate due diverse misure. In uno dei comprensivi è stato permesso, rispettando tutte le regole del caso sia sanitaria che di vigilanza, di poter consumare un pasto ‘possibilmente freddo e non preparato a casa (con i dovuti controlli del personale operante al fine di garantire “eventuali scambi di pasto” tra i bimbi stessi in caso di presenza di bimbi con particolari diete) consegnando al bimbo/a documento giustificativo di acquisto come garanzia di qualità e sicurezza. Di conseguenza viene rispettato il normale orario scolastico previsto senza arrecare disagi alle famiglie. Di contro – aggiunge ancora il comitato -, il secondo comprensivo, in contemporanea alla sospensione del servizio mensa, emetteva provvedimento di chiusura anticipata dell’Istituto scolastico in questione (8,30-13) garantendo solo il trasporto scolastico, con conseguente ed elevato disagio per le famiglie interessate alla situazione. La riflessione e, allo stesso tempo la perplessità del Comitato, è la seguente: come mai, vista la stessa problematica, sono stati presi due provvedimenti diversi? Su che base è stata adottata una soluzione o l’altra?”.