
Per cosa vale la pena vivere? Cosa, invece, giustifica anche la morte? E quali potrebbero essere dei buoni antidoti? Queste sono solo alcune delle domande che stuzzicheranno la fantasia, il senso critico e l’umorismo di uno dei comici più amati e conosciuti in Italia. Volto della tv per anni, scrittore apprezzato, intenditore di calcio e innamorato del Parma, nel quale vanta un primato ascrivibile a pochi, visto che figura per due stagioni nella squadra emiliana senza mai scendere in campo una sola volta: in sintesi, Gene Gnocchi, che domani (14 novembre) alle 16,30 al Real Collegio, aprirà l’edizione 2015 del Desco. A intervistarlo, il giornalista Fabio Canessa, che correndo lungo il filo del cibo, inteso come prodotto, ma anche come piacere dello stare a tavola, tradizione e compagnia, darà vita a un racconto a due voci, in cui Gnocchi farà la parte del mattatore umorista, sempre attento a regalare al suo pubblico qualcosa in più di una semplice risata.
Quer pasticciaccio…, questo il titolo dell’iniziativa curata da Clip Comunicare per il ciclo Al Desco si parla di, durante la quale Gnocchi parlerà anche del suo ultimo libro, Cosa fare a Faenza quando sei morto, edito da Bompiani. Un capolavoro di humor nero, così è stato definito il romanzo che racconta la storia di Piero Schivazappa, in arte Rudi Ortolani detto Rudi O’, che cerca di fuggire dal mondo con risultati tragici. Perché, anche in mezzo alle piste ciclabili e con il mare in lontananza non c’è modo di sottrarsi al molesto cicaleccio degli indispensabili opinionisti nostrani, delle trasmissioni tv a bassissimo contenuto riflessivo, del logoro discorso politico, degli speciali su Padre Pio e soprattutto delle migliaia di notizie futili vomitate a getto continuo dai mass media. Attraverso un flusso di coscienza tra la confessione personale e la satira spietata, Gene Gnocchi darà vita a un personaggio memorabile: comico, cupo e surreale allo stesso tempo, che sbeffeggia l’ossessione moderna per la celebrità e l’ansia di essere sempre connessi. “Un libro – come ha spiegato di recente Gene Gnocchi in un’intervista – che vuole rappresentare quel senso di soffocamento legato a questi tempi in cui sembra tutto così imperdibile, epocale e assolutamente indispensabile, ma tra le migliaia di notizie vomitate dai media, dalle molestie degli opinionisti nostrani, t’accorgi che non è così”.
L’incontro, che si tiene in Sala dell’Affresco del Real Collegio, è a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Gene Gnocchi è nato a Fidenza nel 1955. Comico, attore, conduttore, autore televisivo e teatrale. Per Bompiani ha pubblicato Il mondo senza un filo di grasso (2004), L’invenzione del balcone (2011) e Il Gene dello Sport (2013). Dal 2003 collabora con SportWeek, il settimanale della Gazzetta dello Sport, e fino a luglio 2015 ha condotto Il Rompipallone su Gazzetta Tv.