Photolux, Giani: “Cattivo gusto, ma ognuno fa ciò che crede”

13 novembre 2015 | 14:39
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Photolux, Giani: “Cattivo gusto, ma ognuno fa ciò che crede”

Nella stanza del presidente del consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani c’è un crocifisso. Non da sempre, ma da oggi 13 novembre, in polemica con la decisione di una scuola elementare fiorentina che ha deciso di non portare gli alunni in visita alla mostra di arte sacra moderna e contemporanea Bellezza divina a Palazzo Strozzi, ritenendola potenzialmente lesiva della sensibilità delle famiglie non cattoliche di alcuni bambini.

E un crocifisso, immerso nella pipì dell’artista, è anche in una delle fotografie del Photolux Festival, a Lucca dal 21 novembre al 13 dicembre e al centro di polemiche. Un festival che ha il patrocinio anche della Regione. “La trovo un’iniziativa di cattivo gusto – ha detto Giani -, però quando si parla di questo genere di eventi sono costretto a riscontrare che ognuno fa ciò che ritiene”. Non proprio “due pesi e due misure”, secondo Giani che, precisa, “togliere i crocifissi non va a riferirsi solo alla Chiesa cattolica, ma è un dispetto a tutto ciò che è la nostra storia. La storia di una civiltà europea che si è fondata su quella cristiana. Io poi sono credente e se vedo degli insegnanti che pensano di poter trasmettere i migliori valori ai bambini negandogli di andare a una mostra d’arte dove ci sono dei crocifissi, allora io, da presidente del Consiglio della Toscana, metto il crocifisso nella mia stanza”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vicepresidente del consiglio regionale Marco Stella, di Forza Italia: “Siamo ormai al paradosso. In una terra segnata da duemila anni di civiltà cristiana, si vieta a dei bambini di terza elementare di andare a vedere una mostra d’arte a Firenze, perché i crocifissi dipinti da alcuni grandi maestri come Chagall potrebbero urtare la sensibilità degli alunni non cattolici. E a Lucca, una delle opere esposte a una mostra fotografica raffigura Cristo immerso in un barattolo di urina: siamo al degrado totale”. “Nel caso lucchese – ricorda Stella – l’esposizione fotografica addirittura è patrocinata dal ministero dei beni culturali e dalla Regione Toscana: a entrambe le istituzioni chiediamo di ritirare subito il patrocinio. Le istituzioni dovrebbero intervenire per tutelare la sensibilità dei credenti, invece di promuovere eventi che con l’arte non hanno nulla a che fare, ma che anzi offendono pesantemente i cristiani. Stiamo assistendo a una continua aggressione ai valori fondanti della
nostra civiltà – sottolinea l’esponente di Forza Italia -. E questo è inammissibile. Come è inammissibile che si vogliano privare i ragazzi a scuola della possibilità di formarsi paragonandosi con i capolavori dell’arte. La cultura è apertura al confronto, e in modo particolare al confronto con la tradizione in cui siamo cresciuti. Purtroppo certe ideologie, dure a morire, confondono una laicità positiva con il laicismo nichilista”.

“Sono contrario ai divieti – ha detto il senatore del Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura a Palazzo Madama -. L’arte e la cultura possono far discutere, ma in Italia difendiamo la libertà di espressione. I patrocini del Mibact e della Regione Toscana vanno a una manifestazione prestigiosa come il PhotoLux Festival di Lucca, non ad una singola opera”.
La Chiesa di Lucca e il vescovo in particolare, intanto, da programma, terranno uno degli incontri nella giornata inaugurale della manifestazione. Dopo la polemica, la Diocesi non vuole prendere posizioni e non commenta. Quel programma, però, è stato concordato da tempo e qualcosa, nei prossimi dieci giorni, potrebbe cambiare.