Case di riposo, pubblicato il bando per la concessione

E’ pronto il bando di gara per la concessione delle case di riposo comunale a soggetti privati. Una procedura attesa da tempo, ma che ha già suscitato non poche polemiche. I motivi delle perplessità, sollevate da gran parte dell’opposizione in consiglio comunale, sono da ricercare nella formula scelta dall’amministrazione comunale che ha deciso di affidare in concessione a soggetti privati la gestione delle Rsa, affidando loro anche la manutenzione delle strutture e dando la possibilità di gestire anche le tariffe. Una soluzione che – come ha spiegato l’assessore Ilaria Vietina – mira a dare una risposta al problema dei costi straordinari a carico dell’amministra e all’aumento del fabbisogno in un settore molto delicato e su cui il Comune ha già investito molto come quello dell’assistenza agli anziani.
Lo schema di contratto, allegato alla gara, prevede che la concessione per le strutture dovrà avere durata minima di tre anni, a far data dall’avvio di esecuzione del servizio, che verrà assegnato probabilmente all’inizio del 2016. La gara infatti scadrà il 22 dicembre alle 17, termine ultimo per presentare l’offerta e la documentazione richiesta da parte dei soggetti interessati – singoli o consorziati. Trascorsi i primi tre anni, l’amministrazione comunale si riserva la facoltà di esercitare il diritto di opzione per la continuazione della concessione per altri due anni, giudicando sulla base della qualità del servizio durante il primo periodo di concessione. Si potrà dunque prorogare o decidere di sospendere il servizio e procedere con una nuova concessione. Nel primo caso, comunque, l’amministrazione potrà chiedere al concessionario di proseguire, alle stesse condizioni, il servizio per tutto il tempo necessario ad individuare il nuovo soggetto aggiudicatario, comunque non oltre i 6 mesi dalla scadenza della concessione stessa. Il cui valore economico è stato ben determinato nel disciplinare di gara in 12 milioni e 58.124,37 euro per tre anni: una cifra cui va aggiunta l’Iva e che è stata calcolata sulla base dei ricavi attesi dal concessionario e che – si legge nell’atto del disciplinare – dovranno coprire anche i costi di manutenzione. Su base annua, invece, la cifra si traduce in 4 milioni e 19mila euro più qualche spicciolo.
Di contro, il concessionario “avrà diritto a sfruttare economicamente il servizio”, si legge ancora nel disciplinare. Tradotto: potrà adeguare le rette in base a costi e spese, necessarie non solo per il servizio ma anche per le manutenzioni alle strutture che gli verranno concesse. Allo stesso tempo il concessionario sarà tenuto a versare al comune un canone annuo: l’importo minimo a base di gara è di 40.193,75 euro. Dopo il primo anno però questa cifra sarà aggiornata sulla base dell’indice Istat Foi.
La partita per procedere con la concessione è appena cominciata: il bando è stato pubblicato infatti sulla piattaforma del sistema telematico acquisti regionale Start (https://start.e.toscana.it/comune-lucca/).
Qui sono disponibili tutte le informazioni sulla documentazione da presentare, dopo che le ditte o i consorzi interessati si saranno iscritti alla piattaforma. Nel frattempo, il Comune fa anche sapere di rendersi disponibile agli interessati a sopralluoghi alle strutture: potranno essere svolti dal prossimo 18 novembre e fino al 27, dopo una richiesta inviata per posta elettronica agli uffici competenti.