Silenzio Pd in consiglio provinciale per i morti di Parigi, Marchetti: “Atto arrogante”

16 novembre 2015 | 15:28
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Silenzio Pd in consiglio provinciale per i morti di Parigi, Marchetti: “Atto arrogante”

“In alcuni casi le foto parlano più di mille parole. Quella dove si vedono i vertici del Pd davanti al gonfalone provinciale, seduti all’interno dei banchi del consiglio provinciale, rappresenta plasticamente l’idea che il Pd lucchese ha delle istituzioni e del rispetto che per le regole democratiche”. La pensa così il capogruppo di Alternativa Civica per il centrodestra, Maurizio Marchetti, che parla di “atto di arroganza senza precedenti” riferito al minuto di silenzio del gruppo Pd per i fatti di Parigi.

“Con un atto di arroganza senza precedenti – dice Marchetti – dimostrando disprezzo per i consiglieri eletti e per i cittadini che li hanno votati, il Pd lucchese ha sentito l’esigenza di occupare militarmente i banchi del consiglio provinciale, senza avere rispettato le più elementari regole della vita dell’assemblea di Palazzo Ducale. Convinti incosciamente che avere la maggioranza significhi disporre sovieticamente del luogo, con la compiacenza del presidente Menesini che non sembra essersi opposto a questa vera e propria occupazione, che non ha avuto alcun rispetto per tutti i valori di cui è intrisa l’aula, i vertici del Pd hanno fatto la loro sviolinata demagogica da quei banchi, senza chiedere il permesso ad alcuno. Una prepotenza che nasce dalla consapevolezza, probabilmente inconscia, di poter fare come vogliono, in dispregio di tutto. Una foto che il centrodestra farebbe bene a tenere a mente, perchè testimonia la volontà del Pd di prendere tutto, di dimostrare anche visivamente che comandano a piacimento e fanno quello che vogliono”.
“Da parte mia – dice Marchetti – presenterò una interrogazione al presidente Menesini per chiedere il perchè di tutto questo, invitandolo a riflettere sulla sua permanenza a capo di un consesso che lui ha consentito diventasse una sede qualunque del Pd. Credo che anche il prefetto Giovanna Cagliostro debba analizzare con calma la situazione e, per questo, le invierò una lettera accompagnata dal ritaglio di giornale, qualora le fosse sfuggito. Mi aspetto le scuse ufficiali di Menesini e del Pd alla Provincia di Lucca per il grave oltraggio, raccomandando per il futuro che su temi come questi sarebbe opportuno seguire la prassi istituzionale, come ha fatto Renzi stesso, convocando tutti i capigruppo e rendendo giustamente formale un momento di commozione che non può essere di parte, come è purtroppo avvenuto a Lucca”.