
Un parco della musica sul prato del Marchese, anfiteatro naturale per eventi e manifestazioni all’aperto. E’ questa l’idea per valorizzare l’intera area compresa fra porta San Donato e porta Sant’Anna che avrebbe come luogo centrale la cavallerizza rinnovata e riqualificata grazie ai fondi del Piuss. Una volta consegnata alla città la struttura, che dovrà ospitare anche il nuovo centro per l’accoglienza turistica dei visitatori che arrivano dal nuovo terminal bus del parcheggio Palatucci (e non solo) l’amministrazione comunale, assessore Serena Mammini in primis, pensa già all’utilizzo migliore per la struttura e per l’area esterna. L’obiettivo, nemmeno troppo taciuto, è quello di evitare un secondo caso Casa del Boia, che a un anno dalla sua ristrutturazione ancora non ha trovato un soggetto per la gestione e per la realizzazione dell’annunciato museo multimediale della via Francigena. La Cavallerizza, insomma, va fatta vivere e funzionare e non solo limitandolo ad un grande centro di accoglienza turistica, che rischia peraltro di essere un doppione di quello già esistente nella vecchia Porta San Donato o, in caso di dismissione, di lasciare vuoto un altro importante contenitore della città.
Ecco che l’idea, fortemente sponsorizzata dall’assessore all’urbanistica è quella di trasformare la Cavallerizza in un centro per il turismo, gli eventi e gli spettacoli. Un luogo quindi che di inverno possa ospitare rappresentazioni teatrali, reading, eventi, convegni e presentazioni e che d’estate possa aprirsi all’esterno utilizzando l’area del prato del Marchese come teatro all’aperto. Non di grandi dimensioni come quello previsto e poi cancellato per l’area di piazzale Verdi, ma comunque in grado di far rivivere un’area che, almeno nelle intenzioni, a breve dovrebbe vedere la riapertura funzionale anche dell’ex caserma Lorenzini e dell’ex manifattura Tabacchi. Non solo, dunque, una porta di accesso alla città ma un luogo di attrazione in grado, magari, anche di allungare la stagione turistica ben oltre i Comics per abbracciare il periodo natalizio ed agganciarsi agli eventi di primavera.
Una operazione, certo, che potrebbe non essere indolore per le casse di Palazzo Orsetti. Innanzitutto nella Cavallerizza appena restaurata, infatti, sarebbe necessaria un’opera importante per rendere adeguata a spettacoli e concerti di musica l’acustica del luogo, al momento ampio e dispersivo. E poi sarebbe comunque necessario un intervento per l’area esterna per accogliere eventi e concerti all’aperto un po’ come, per intendersi, l’anfiteatro delle Cascine a Firenze.
Un sogno? Forse, ma le intenzioni di rivoluzionare quella zona della città, che ha ricevuto negli ultimi anni importanti finanziamenti europei e regionali, ci sono. E chissà che anche Mimmo D’Alessandro, patron del Summer Festival, non venga coinvolto o si interessi alla zona per eventi collaterali del Summer Festival o per una visione, rivisitata e corretta, del Winter Festival che da quest’anno è stato cancellato per la difficoltà di trovare spazi utili all’interno del calendario del Teatro del Giglio.
Enrico Pace