Bergamini, nuova spedizione riuscita sul tetto del mondo

18 novembre 2015 | 08:53
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Bergamini, nuova spedizione riuscita sul tetto del mondo

L’alpinista Riccardo Bergamini vince un’altra sfida. Dopo aver salito alcune montagne di 6000 metri, nel 2012 il salto di qualità con la vetta del Pik Lenin alto 7134 metri. Un anno dopo il successo in Tibet salendo senza l’uso dell’ossigeno supplementare il monte Cho Oyu, alto 8201 metri. Un anno fa era partito per la salita al monte Manaslu, 8163 metri, ma la sfortuna (lo sherpa che non se la sentì di proseguire l’ascesa) e il senso di responsabilità (la consapevolezza che sfidare la montagna da solo sarebbe stato un azzardo), lo portarono a rinunciare alla scalata della vetta. Passione, coraggio di rimettersi in gioco, dedizione e allenamento hanno però portato Bergamini a vincere una nuova sfida scalando quest’anno la vetta dell’Himlung Himal, il monte alto 7126 metri, situato in Nepal, a nord est della catena dell’Annapurna. La salita è stata affrontata con stile alpino, con il campo base posizionato a 4800 metri e altri due campi alti allestiti durante l’ascensione. Scorci di natura incontaminata e villaggi remoti sono stati compagni di viaggio del socio del Cai di Lucca che ha scelto proprio l’Himlung Himal perché, essendo stato aperto solo di recente dal ministero del turismo nepalese, permette di rivivere l’alpinismo di 20/30 anni fa.

In cima alla vetta, in comune fra Nepal e Tibet, secondo quella che è diventata ormai una simpatica consuetudine, Bergamini ha sventolato la bandiera del gruppo Sofidel marchio Carta Regina che ha sostenuto Riccardo anche in questa nuova sfida. In questa occasione Bergamini ha portato in cima alla montagna anche il gagliardetto della Lucchese Calcio consegnategli dal presidente Bacci allo stadio Porta Elisa. Appena rientrato a Katmandu ha così commentato la sua avventura: “É stata dura, il vento in quota era fortissimo e il freddo veramente intenso, con una temperatura media di -30 durante la salita e di circa -40 gradi in vetta. Dall’ultimo campo montato alla vetta circa 1500 metri di dislivello da salire. Tanti, tantissimi a queste quote. Poi durante la discesa il tempo è cambiato improvvisamente: ci siamo trovati in mezzo a una bufera di neve durata 4 ore e quando finalmente sono arrivato alla mia tenda, al campo 2, ero letteralmente ghiacciato e coperto di neve. Al campo base eravamo circa 50 fra alpinisti, guide alpine di varie nazionalità e sherpa. Tutti con l’obiettivo di arrivare in vetta ma ce l’abbiamo fatta soltanto io e il mio compagno di cordata Mingma”. Ancora una volta il rispetto per la natura, la forza di volontà e il coraggio hanno permesso al nostro socio di coronare un altro sogno. Quest’anno ad aggiungere valore alla nuova impresa di Bergamini la solidarietà verso i bambini attivata attraverso una raccolta fondi per il progetto Clown in corsia dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Un’attività finalizzata a rendere più leggere le giornate dei piccoli ricoverati.