Escursione nel parco nazionale delle Cinque Terre

Nuovo appuntamento alla scoperta delle bellezze naturalistiche e dei paesaggi mozzafiato della riviera ligure di Levante, alle porte del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Prosegue, infatti, domenica (22 novembre) il ciclo di camminate tra monti e mare organizzato dal gruppo trekking La via dei monti, accompagnati da guide ambientali escursionistiche. L’escursione del 22 novembre porta alla scoperta della riviera ligure di Levante, con un trekking da Levanto direzione Framura, attraversando la baia di Bonassola e il suggestivo punto panoramico del Salto della lepre.
Si tratta di un itinerario forse meno conosciuto delle vicine Cinque terre, ma non per questo meno spettacolare. Il tratto di costa che va da Levanto a Sestri Levante regala, infatti, vere e proprie perle di bellezza. Come i panorami del Salto della lepre, le costruzioni ardite delle gallerie della vecchia linea Genova-La Spezia, oggi sede di una bella passeggiata, i basalti del monte Rossola e i lembi di lecceta della Vandarecca.
Il ritrovo per la facile escursione di domenica, accessibile a tutti, è previsto per le 9,30 a Levanto.
Nei giorni scorsi si è svolta, invece, un’escursione nella direzione opposta, verso il promontorio del Mèsco, con partenza da Levanto e arrivo a Monterosso, sempre promossa dal gruppo La via dei monti.
La Via dei Monti riunisce guide ambientali escursionistiche appassionate di montagna, e di mare, che operano in Liguria e nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, oltre che nell’Alto Appennino tosco-emiliano, tra Modena, Pistoia e Lucca, proponendo escursioni e trekking studiati sempre sul campo e alla portata di tutti, adulti, bambini e amici a quattro zampe.
Per prenotare le escursioni in calendario, avere informazioni dettagliate sul programma, o richiedere la presenza di una guida per escursioni personalizzate, rivolgersi a: 371 1842531, www.laviadeimonti.com, info@laviadeimonti.com, pagina Facebook La via dei monti.
Un po’ di storia
Il golfo di Lèvanto era un punto di approdo noto già in epoca romana, quando l’insediamento abitativo, allora Cèula, sorgeva più in alto, dove oggi sorge la frazione di Montale.
I primi insediamenti certi nel fondovalle, situati alle foci del Cantarana, risalgono al Mille. Il borgo fu feudo dei Malaspina e dei Da Passano, il cui dominio durò fino al 1229, anno in cui Lèvanto passò sotto il diretto controllo della Repubblica di Genova (già dal 1132, però Rolando Da Passano, nel primo documento scritto di cui si abbia notizia, giura fedeltà al Comune di Genova). Nel ‘400 il borgo si estese oltre la più antica cerchia muraria dando origine al borgo nuovo o dello stagno (l’odierna via Garibaldi) e edificando la Chiesa dell’Annunziata con annesso convento. L’ultima fase dell’espansione urbana si è avuta a partire dall’inizio del Novecento con l’apertura di Corso Italia e Corso Roma e la conseguente espansione del centro urbano nella piana alluvionale del torrente Ghiaràro.
Nella vallata di Lèvanto si trovano alcuni affioramenti del cosiddetto ‘marmo rosso di Lèvanto’, una oficalcite costituita da ofioliti il cui colore rosso è dato dalla presenza di ematite, attraversate da vene bianche di calcite. Questa pietra, per le sue caratteristiche tecniche e le peculiarità cromatiche è un apprezzato materiale da costruzione impiegato per rifiniture di pregio in edifici di tutto il mondo.
Alcuni monumenti che vale la pena di visitare: mura medioevali e torre dell’orologio; loggia medioevale, chiesa di Sant’Andrea, borgo antico fra via Guani e chiesa di San Rocco.