S. Donato, 2 nuovi alberi a scuola dopo le richieste dei bimbi

19 novembre 2015 | 15:18
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S. Donato, 2 nuovi alberi a scuola dopo le richieste dei bimbi

Anche alla scuola primaria di San Donato si celebra la Festa nazionale dell’albero. Domani (20 novembre) alle 15 nel giardino della scuola (che fa parte dell’istituto comprensivo Lucca 3), la giornata nazionale degli alberi sostenuta da Legambiente sarà l’occasione per piantare alcuni alberi donati dall’amministrazione comunale e dai genitori dei bambini e delle bambine come simboli di pace e di rispetto per ogni essere vivente. Per l’occasione, saranno presenti il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, la vicesindaco Ilaria Vietina e l’assessore all’edilizia scolastica Francesca Pierotti. Sono stati gli alunni della classe quinta della primaria, con una lettera all’inizio di novembre inviata a nome dei bambini di tutta la scuola, a chiedere al sindaco di regalare un albero che potesse sostituire quello abbattutto dai pompieri, poiché pericolante, a settembre.

Un albero che, come scrivono gli stessi bambini, “viveva” nel giardino della scuola da anni: “Per noi è stato un vero e proprio delitto – si legge nella lettera -. Era un pioppo bianco, molto alto, slanciato verso il cielo, superava di tanto il tetto della scuola e noi lo consideravamo un “amico”: lo guardavamo cambiare durante le stagioni, ci giocavamo intorno ad acchiappino, ci sedevamo sopra le sue radici a parlare e in primavera giocavamo con il suo polline facendo finta che fosse neve. Sotto la sua grande chioma ci riparavamo dal sole e ci facevamo anche educazione motoria”.
È così che i bambini hanno chiesto al sindaco di fare loro dono di due giovani alberi con cui crescere insieme, invitandolo ad essere presente al momento della messa a dimora.
I due nuovi alberi chiesti sono un tiglio e un gelso, il primo acquistato dal Comune, il secondo dai genitori dei bambini. Sono piante che crescono velocemente e sono tipici del territorio lucchese: “In questo modo – concludono i bambini – in pochi anni avremmo di nuovo un bel giardino ombreggiato”.