Dedicata all’archeologo lucchese Silvio Ferri l’inaugurazione del sito di Capparelli a Manfredonia

20 novembre 2015 | 17:51
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Dedicata all’archeologo lucchese Silvio Ferri l’inaugurazione del sito di Capparelli a Manfredonia

La figura del professore lucchese Silvio Ferri sarà ricordata nel corso della cerimonia di inaugurazione del sito archeologico di Capparelli a Manfredonia, in provincia di Foggia. L’evento si svolgerà domani (21 novembre) alla presenza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e rappresenta un significativo risultato di recupero, tutela e valorizzazione di uno dei più antichi siti della Daunia, oggetto di approfonditi studi da parte del professore Ferri, nativo di Lucca, che ha dedicato alla terra pugliese numerose campagne di scavi e pubblicazioni di grande rilievo scientifico e accademico (si veda scheda allegata).

Il cantiere del sito archeologico era stato vandalizzato circa un anno fa (http://www.foggiatoday.it/cronaca/atti-vandalici-cantiere-ipogei-capparelli.html) suscitando la ferma reazione del sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi e l’unanime solidarietà della popolazione e del mondo accademico. L’inaugurazione del sito rappresenta una parte importante di una giornata dedicata alla valorizzazione del patrimonio culturale di Manfredonia. Infatti, nella stessa giornata saranno restituiti alla fruizione pubblica anche il fossato del Castello, sede del museo archeologico nazionale, dove sono conservate numerose stele daunie, in molta parte recuperate e studiate dal professore Ferri che amava evidenziare “gli archeologi sanno benissimo che nessuna raccolta di cocci avrà mai l’importanza, unica in Italia e in Europa, delle stele”. Silvio Ferri, dopo l’insegnamento all’Università di Palermo, è stato per un ventennio professore ordinario di Archeologia all’Università di Pisa. Fu socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei e presidente dell’Accademia degli Oscuri di Lucca. Ha pubblicato, in campo archeologico, filologico e storico, circa 400 studi, oltre alle pubblicazione sulle stele daunie presentate tra il 1962 e il 1974.