Turismo a Lucca, in calo in estate arrivi e presenze

20 novembre 2015 | 11:02
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Turismo a Lucca, in calo in estate arrivi e presenze
Turismo a Lucca, in calo in estate arrivi e presenze
Turismo a Lucca, in calo in estate arrivi e presenze
Turismo a Lucca, in calo in estate arrivi e presenze
Turismo a Lucca, in calo in estate arrivi e presenze
Turismo a Lucca, in calo in estate arrivi e presenze

Il bel tempo della scorsa estate (una delle più calde degli ultimi decenni) ed anche una certa ritrovata fiducia nelle vacanze sul territorio italiano hanno favorito il buon andamento dei flussi turistici nei mesi di luglio, agosto e settembre 2015 soprattutto in Versilia contribuendo a disegnare una ‘fotografia’ trimestrale con andamenti pressoché stazionari sia negli arrivi che nelle presenze per il dato di livello provinciale, rispettivamente +0,7% gli arrivi e -0,1% le presenze. Note positive arrivano dal settore alberghiero rispetto a quello extralberghiero ed anche dallo stop alla tendenza degli ultimi anni a ridurre il numero delle permanenze.

La rilevazione trimestrale dei flussi turistici elaborata dall’Ufficio turistico provinciale è stata al centro di un incontro convocato oggi (20 novembre), a Palazzo Ducale, dal vicepresidente della Provincia di Lucca con delega al turismo Umberto Buratti che, insieme ad alcuni amministratori del territorio, dirigenti comunali e funzionari provinciali e rappresentanti delle categorie economiche, ha analizzato i dati della scorsa stagione estiva.
L’elaborazione della Provincia, che agisce per conto dell’Istat, si propone di presentare l’andamento congiunturale dei dati legati alla scorsa stagione estiva comparati con il medesimo periodo del 2014, allo scopo di leggerne linee di tendenza e facilitarne interpretazioni, rispetto alle quali è evidente che, prima di farne conseguire scelte di policy, occorre confrontarle con quanto di diverso e non coincidente potrebbe derivare da altre fonti.
Nei prossimi giorni il presidente della Provincia Luca Menesini inviterà i rappresentanti dei Comuni e delle categorie economiche ad un confronto per decidere insieme come riattivare la promozione e come potenziare alcune azioni strutturali sulle politiche di accoglienza-informazione e sulle filiere dei prodotti turistici.
L’analisi. Al dato generale provinciale contribuiscono in maniera differenziata, sia per gli arrivi che per le presenze, le diverse aree del territorio. Risultano positive, infatti, le performance della Versilia, sia negli arrivi che nelle presenze, mentre la Piana di Lucca segna un po’ il passo con arrivi (-1,8%) e presenze (-2,6%), mentre in Valle del Serchio diminuiscono gli arrivi (di circa 900 unità, quindi poco significativo in valore assoluto), a fronte di un incremento delle presenze (+1,3%).
La Versilia, che da sola assorbe quasi 2/3 degli arrivi totali e oltre il 75% delle presenze provinciali, conferma il trend positivo dei primi 6 mesi dell’anno con un incremento negli arrivi (+2,3%), accompagnati da una lieve crescita anche delle presenze (+0,2%).
La Valle del Serchio pur registrando un calo di arrivi pari al -2,6% rispetto allo stesso periodo del 2014, compensa con un incremento di presenze di circa 2mila unità che portano in positivo il risultato finale della stagione estiva. In quest’area sembra quindi attestarsi il trend molto incoraggiante registrato nel primo semestre, che aveva visto crescere i flussi in maniera rilevante. Per capire se è l’effetto di una tendenza alla ‘destagionalizzazione’ del turismo montano, occorrerà aspettare i dati di fine anno per fare analisi a più ampio spettro temporale.
Premesso che l’analisi degli uffici della Provincia si basa sulla rilevazione “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi”, prevista dal programma statistico dell’Istat, va specificato che i dati raccolti ed elaborati dalla Provincia riguardano gli esercizi ricettivi in conformità alla normativa regionale, che sono tenuti a comunicare mensilmente gli arrivi e le presenze di clienti residenti e non residenti in Italia.
Questo vuol dire che la rilevazione permette di analizzare il fenomeno dei flussi turistici e di ragionare sulle loro dinamiche disponendo di una parte, certamente significativa, ma non di tutti i dati che riguardano tutte le componenti della ricettività turistica del territorio. Sfuggono infatti a questa rilevazione ufficiale alcune componenti importanti come ad esempio i cosiddetti “visitatori” (ossia coloro che arrivano sul territorio in bus turistici, visitano musei, consumano in ristoranti e bar, ma non si fermano a dormire), o gli ospiti di abitazioni private utilizzate per saltuaria locazione turistica. La Provincia, gli operatori del settore e gli stessi Comuni sono consapevoli che quest’ultimo fenomeno sia in forte crescita anche a causa della massiccia espansione di siti web dedicati all’affitto o all’utilizzo temporaneo di abitazioni per l’ospitalità turistica.
Tende a stabilizzarsi il numero di giorni di permanenza sul territorio provinciale, attestandosi sulla media di 4,6 giorni (come per lo stesso periodo del 2014); le località marine vedono una durata media dei soggiorni di 5,4 giorni (5,5 nel 2014) mentre la montagna si attesta sulla media provinciale; il dato riferito alla sola città capoluogo vede una durata media del soggiorno di 2,3 giorni, stabile rispetto al 2014. Si assiste quindi a un’interruzione del fenomeno, in atto da tempo, della contrazione del numero medio di giorni di permanenza.
Settore alberghiero. Il risultato sostanzialmente positivo della stagione estiva è senz’altro da attribuirsi alle buone performance del comparto alberghiero, che cresce sia per il dato sugli arrivi (+1,9%) che sulle presenze (+4,2%), confermando una tendenza in atto da inizio anno. La componente alberghiera quindi tende a diventare a livello provinciale più rilevante, di fatto assorbendo circa il 74% degli arrivi e il 67% delle presenze e cumulando nel periodo estivo un incremento di oltre 50mila posti letto occupati (presenze) in più del 2014. Queste maggiori presenze si localizzano soprattutto in Versilia (oltre 45mila in più del 2014).
Settore extra alberghiero. Per questo comparto in un contesto di calo generalizzato a livello provinciale sia di arrivi che, soprattutto, di presenze (-7,9%), appare significativa la riduzione di presenze in Versilia (-9,7%), che non trova analogo riscontro nel dato relativo al settore alberghiero.
Degni di nota alcuni approfondimenti a livello territoriale: il dato provinciale, che fotografa una rilevanza del comparto pari a meno della metà dell’alberghiero (poco più di 1/3 rispetto agli arrivi e poco meno di metà rispetto alle presenze delle strutture alberghiere), è condizionato principalmente dalla Versilia, dove quest’anno la rilevanza del settore alberghiero in termini di flussi attratti, già decisamente superiore alla media provinciale, tende ancora ad aumentare (81% degli arrivi e 72% delle presenze in Versilia riguardano gli alberghi). Negli altri territori provinciali, pur essendo la situazione di partenza diversa per rilevanza del comparto, si nota comunque una tendenza alla perdita di ‘peso’ dell’extralberghiero: a Lucca passa a rappresentare dal 44,2% il 42,6% del totale presenze, e in montagna dal 60,6% il 57,4%.
I flussi per provenienza. Al risultato di sostanziale stabilità dei flussi turistici estivi contribuiscono in maniera diversificata la componente degli italiani e quella degli stranieri, dando luogo tra l’altro ad una situazione piuttosto differenziata per aree sub-provinciali. Mentre, infatti, il dato provinciale fotografa un incremento di arrivi e presenze per gli italiani (rispettivamente +2,1% e +0,5%) e una quasi stabilità di arrivi e presenze per gli stranieri (-0,6% e -0,9%), si assiste ad una performance della Versilia che vede crescere più gli arrivi che le presenze, più con italiani che con stranieri, e per la Valle del Serchio ad una apparente ‘sostituzione’ tra italiani e stranieri, con i primi in aumento nelle presenze di oltre 9mila 500 unità a compensare la diminuzione dei secondi di 7mila 550 unità.
Gli stranieri. La Germania, che rimane il primo Paese di riferimento per arrivi e presenze, sembra tornare ad apprezzare il nostro territorio (+2,5% di arrivi e +4,3% di presenze), diversamente da quanto avveniva nel primo semestre 2015 che aveva visto questi turisti in calo. Anche per la Gran Bretagna si conferma una tendenza al miglioramento dei flussi con +6,7% di arrivi e +7,4% di presenze. Viceversa per la Francia (-5,3% negli arrivi e -2,9% nelle presenze) e l’Olanda (-13,4% arrivi e -16,8% presenze) continua il trend negativo avviatosi da qualche tempo. Anche la Russia, divenuto da qualche anno un mercato molto significativo per la nostra provincia, desta preoccupazione (-31,3% gli arrivi e -34,3% le presenze), confermando il trend negativo già visto nel primo semestre. Interessante il caso degli Stati Uniti che crescono nelle presenze (+3,3%), a fronte di una riduzione degli arrivi (-1,8%). Tra i Paesi emergenti la Cina e il Brasile, pur cumulando valori ancora poco significativi (insieme valgono il 3,4% degli arrivi e l’1,4% delle presenze totali di stranieri) confermano il trend di crescita a due cifre dei primi sei mesi dell’anno.
I DATI DEL TURISMO