Imu, mense e multe, cartelle in arrivo per 3,8 milioni

23 novembre 2015 | 14:07
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Imu, mense e multe, cartelle in arrivo per 3,8 milioni
Imu, mense e multe, cartelle in arrivo per 3,8 milioni
Imu, mense e multe, cartelle in arrivo per 3,8 milioni

Comune di Lucca in prima linea contro l’evasione fiscale. Sono attivi, infatti, secondo le indicazioni dell’amministrazione comunale, tutti gli strumenti utili a far recuperare fondi alle casse di Palazzo Orsetti. Di questo si è parlato nella commissione bilancio convocata oggi nell’ufficio dell’assessore Enrico Cecchetti, prima di una serie di riunioni in cui si affronteranno tutte le questioni relative al bilancio di previsione del 2016 che, nelle intenzioni della giunta, dovrebbe essere approvato in tempi rapidi e comunque largamente in anticipo rispetto agli ultimi anni.
Tante le questioni sul piatto, dall’inizio dell’attività della Lucca Holding Servizi, da poco entrata in azione al posto di Equitalia, agli atti di riscossione ordinaria dell’ufficio tributi, fino ai nuovi esiti dell’attività affidata ad un ufficio ad hoc per le analisi sulle anomalie dell’accatastamento degli edifici.

Lucca Holding Servizi
A parlare dell’inizio attività della società in house del Comune che si occupa di riscossioni è stato l’amministratore unico Luca Bilancioni. La società, che già da maggio si occupa del recupero crediti per conto del Comune dall’1 novembre è anche incaricata della riscossione ordinaria delle multe per violazione del codice della strada. “In 15 giorni – spiega Bilancioni – abbiamo già processato, in collaborazione con la ditta cui siamo subentrati, la Maggioli, circa 4mila verbali, per un totale di 270mila euro di multe da riscuotere”. Una riscossione per cui, come afferma Bilancioni, al momento non emergono grosse criticità. Lhs al lavoro anche per quanto riguarda gli impianti pubblicitari e le affissioni: “In questo settore – dice Bilancioni – si è già registrato un incremento del 30 per cento degli introiti per il Comune, cui si aggiungono 10mila euro in più da qui a fine anno, al di là del canone, per una migliore organizzazione degli impianti affidati temporaneamente a Igp. E’ stato avviato, inoltre, anche un lavoro di censimento degli impianti esistenti e di proprietà comunale, nell’ottica di una gara che possa accorpare la gestione di tutte le strutture sul territorio”.
Sul recupero crediti Bilancioni presenta dei dati più certi, visto che l’impegno è già semestrale: “Abbiamo iniziato – spiega – dal settore sociale, per cui abbiamo già notificato 150mila euro di atti. Si tratta anche di morosità pesanti, per cui potremmo sfruttare i meccanismi di rateizzazione previsti per venire incontro ai cittadini. A questo si aggiungono solleciti bonari per 700mila euro emessi per il recupero crediti per i servizi scolastici. Dall’ufficio tributi, inoltre, c’è è arrivato un primo flusso di accertamenti per l’Ici e l’Imu (si riferiscono al 2014, ndr) per 1,6 milioni di euro”. Su questo tema la novità è rappresentata dal meccanismo di notifica: “Per questo – dice Bilancioni – abbiamo deciso di utilizzare messi comunali dipendenti da una società esterna. Questo dovrebbe garatire un tasso di consegna molto elevato”. Peraltro, è emerso, il costo per il servizio è inferiore rispetto a quello del servizio postale. “Oltre ai messi di Lucca Holding Servizi – aggiunge l’assessore Cecchetti abbiamo anche avviato una ricognizione con i comuni vicini per utilizzare, in reciprocità, i loro messi comunali per cittadini residenti in località fuori dal Comune di Lucca. Con Capannori, Altopascio, Porcari e Montecarlo, a questo punto, sono in corso una serie di accertamenti tecnici”.
Infine le previsioni per le multe per violazione del codice della strada: “Ci attendiamo – chiude Bilancioni – un flusso per le riscossioni del secondo e terzo trimestre del 2012 di 1,5 milioni di euro di ingiunzioni”. Un meccanismo, quello delle ingiunzioni, che si differenzia dal ruolo in quanto l’interesse che applica Lucca Holding Servizi è pari al 2,5% per cento su base annuale, vale a dire un quarto rispetto a quanto applicava Equitalia.
“L’obiettivo – commenta l’assessore Cecchetti – è quello di trovare una soluzione positiva per i cittadini e il Comune. Ma la Lucca Holding Servizi si trova ad operare in una materia del tutto nuova e per questo è opportuno un costante monitoraggio, con l’impegno a riportare le questioni anche in commissione”.

L’attività ordinaria di riscossione
Al momento l’ufficio tributi si sta occupando della riscossione ordinaria per gli anni che vanno dal 2012 al 2015. “Attualmente – ha spiegato Roberto Valdrighi – ci stiamo occupando dell’Imu del 2012 e dell’Ici degli anni pregressi. Si trattava del primo anno dell’applicazione dell’Imu, che ha determinato una revisione generale della tassazione con norme ampie e diverse, ma al momento gli annullamenti e le rettifiche risultano in percentuali analoghe rispetto a quelle dell’Ici”. Una richiesta, semmai, arriva dalla presidente della commissione bilancio, Virginia Lucchesi, ovvero la possibilità di indicare sulle cartelle inviate ai cittadini modalità di comunicazione con gli uffici alternative rispetto al numero per le richiesta di un appuntamento: “Occorre – ha detto la presidente – arrivare al miglior compromeesso fra la tutela della privacy del contribuente e la flessibilità. Alcune situazioni, infatti, possono anche essere risolte in maniera rapida senza il ricorso al contatto diretto con gli uffici”.

Le anomalie del catasto
Sono 720 le situazioni anomale riscontrate dalla task force guidata dal funzionario Riccardo Del Dotto che, ai sensi di un protocollo d’intesa con l’Anci e utilizzando un finanziamento regionale, è stata chiamata all’analisi e alla verifica degli immobili per scovare possibili difformità rispetto alle dichiarazioi al catasto, dal punto di vista della rendita. “Sono 4 – spiega Cecchetti – le tipologie di anomalie indagate ed emerse: fabbricati “fantasma” cioè non presenti al catasto; fabbricati rurali non trasferiti al catasto per immobili per cui è diventato obbligatorio l’accatastamento dal 2012; immobli con variazioni edilizie che ne hanno modificato le caratteristiche ma che non hanno subito modifiche per la rendita catastale ed infine immobili con un classamento incongruo risetto ad altri simili. Grazie all’incrocio fra varie banche dati, fra cui Tosca della Regione Toscana, sono state prodotte delle liste di possibili anomalie e poi si è lavorato in modo diretto sui singoli casi. Dalle iniziali 2mila possibili anomalie si sono individuate 720 situazioni: casi che sono stati segnalati agli interessti e subito dopo all’agenzia delle entrate. I cittadini interessati hanno 90 giorni di tempo per contestare la segnalazione, rispondere o regolarizzarsi”.
Una volta modificata la classe di rendita al cittadino toccherà pagare la differenza dei cinque anni precedenti, laddove si verifichi che l’anomalia risalga al passato. “Inoltre – spiega Cecchetti – il cambio di rendita catastale permette di allargare la base imponibile anche per il futuro e può avere anche effetti sull’Irpef”.
Non è escluso, poi, che da queste analisi emergano anche irregolarità di altro tipo. Lo spiega Riccardo Del Dotto: “Anche se le cose viaggiano su binari paralleli – spiega – possono emergere irregolarità urbanistiche o altre questioni che riguardano, ad esempio, il Suap. Si pensi, ad esempio, alla presenza di piscine non dichiarate al catasto che potrebbe rappresentare un indice della presenza di un agriturismo “fantasma” e che non ha mai effettuato la dichiarazione all’ufficio competente”. E, infatti, così è stato. Oltre alla scoperta di molte piscine “fantasma”, infatti, in alcuni casi si sono individuate vere e proprie attività produttive sconosciute al Comune e al fisco.
“Questo meccanismo – commenta l’assessore Cecchetti – ci ha permesso di instaurare un rapporto positivo con l’agenzia delle entrate e di concordare una modalità che ci permette di procedere in maniera rigorosa. E che ci potrebbe anche permettere in futuro nuovi sviluppi come l’analisi del tema delle residenze fittizie che possono avere ripercussioni varie sulle tariffe”. “In sospeso, invece – aggiunge Del Dotto – la possibilità di chiedere al catasto di considerare la riclassificazione di intere aree non più rispondenti alla classe originaria. Anche perché è sempre in ballo la questione della revisione generale del catasto”.

L’assestamento di bilancio
Solo pochi cenni, da parte dell’assessore Cecchetti, all’assestamento di bilancio e al bilancio di previsione 2016, che saranno materie di prossime commissioni: “I numeri dell’assestamento – ha detto Cecchetti non saranno delle dimensioni degli anni scorsi, ma sono tanti spostamenti, anche significativi”. “C’è comunque – dice rispondendo a una richiesta del consigliere di Forza Italia, Marco Martinelli – la volontà di rispettare la scadenza del 30 novembre”. Appuntamento, per i dettagli, alla commissione di venerdì, per poi arrivare al voto sulla pratica il lunedì mattina, in tempo per il consiglio comunale del giorno successivo.