Produzione ecologica di carta, Lucart modello per il governo

23 novembre 2015 | 16:32
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Produzione ecologica di carta, Lucart modello per il governo

Il sottosegretario all’ambiente Silvia Velo ha visitato lo stabilimento Lucart di Diecimo, accompagnato dal presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini e dal presidente di Confservizi Cispel Toscana Alfredo De Girolamo. A fare gli onori di casa Massimo Pasquini, amministratore delegato Lucart Group, che ha illustrato ai suoi ospiti l’innovativo progetto Fiberpack®, la carta 100% ecologica ottenuta dal riciclo dei cartoni per bevande, e i risultati ambientali contenuti nel rapporto di sostenibilità 2014.

“La mia visita alla Lucart, un’azienda leader in Europa nel settore della produzione di carta, è stata un’importante occasione di confronto tra l’impresa e il Governo per fare il punto sui provvedimenti che l’esecutivo si accinge a mettere in campo: collegato ambientale, green act e attuazione della direttiva europea sull’economia circolare. Una serie di interventi – ha continuato il sottosegretario Velo – che possono permettere ad aziende come Lucart di implementare il proprio know-how e di cogliere nuove opportunità di sviluppo in chiave sostenibile con un occhio di riguardo all’ambiente. E Lucart, anche in questo, si è dimostrata azienda leader: nel 2014 ha ridotto le emissioni di CO2 nell’atmosfera spostando importanti volumi di traffico da gomma a rotaia, ha abbattuto del 10% circa la quantità di acqua consumata per ogni tonnellata di carta prodotta e ha recuperato l’89% di scarti produttivi”, ha concluso Velo.
Massimo Pasquini, amministratore delegato Lucart ha dichiarato: “Siamo onorati che il sottosegretario all’ambiente abbia mostrato interesse per la nostra azienda. La presenza dell’onorevole Silvia Velo è un’ulteriore conferma di come Lucart sia una realtà all’avanguardia per innovazione e rispetto ambientale. Da oltre 60 anni, infatti, l’azienda è impegnata a sviluppare un progetto di business sostenibile, adottando un modello circolare di produzione che limita l’utilizzo di risorse non rinnovabili e valorizza i materiali recuperati”.