Tpl, Pierotti: “Se Mobit perde gara valuteremo che fare”

Non è un fulmine a ciel sereno ma nemmeno una situazione che lascia “neutrale” il Comune di Lucca. L’assegnazione provvisoria alle Autolinee Toscane dei servizi di trasporto pubblico locale su gomma, confermata oggi dopo la verifica in commissione dalla Regione Toscana, pone molti interrogativi sul futuro. Perché il consorzio Mobit, di cui fa parte anche il Ctt Nord, se la scelta dovesse essere confermata anche in sede di assegnazione definitiva, sarebbe esclusa dalla gestione del servizio. E si porrebbe a quel punto l’ipotesi delle liquidazione dell’azienda a cui partecipano anche tutti i Comuni da Prato fino a quelli della costa, Lucca compresa.
Una fase, quella della verifica dei requisiti delle aziende partecipanti, di stand-by “vigile”, con il Ctt e Mobit che hanno già richiesto l’accesso agli atti alla Regione Toscana asserendo l’inammissibilità dell’offerta di At-Ratp per violazione delle norme sulla concorrenza, essendo l’azienda francese a totale partecipazione dello stato francese.
Dichiarazioni interlucutorie, in questo, senso, arrivano anche dall’assessore comunale Francesca Pierotti: “Il nostro scopo – dice – quando è stata istituita la Ctt Nord era quello che ci fosse la partecipazione alla gara regionale di almeno un’azienda che potesse arrivare alla gara con la migliore offerta, con caratteristiche di sostenibilità, in grado di fornire un servizio di qualità e che garantisse il mantenimento delle posizioni occupazionali”. “Se si arriverà – aggiunge – ad un esito diverso rispetto a quello per cui è nato il consorzio valuteremo tutte le necessarie conseguenze dopo aver fatto le valutazioni del caso. Ma ribadisco che per noi, al momento dell’indizione della gara e viste anche le condizioni del Clap, era prioritario che ci fosse un’azienda in grado di partecipare alla gara unica regionale e con possibilità di vincerla. Un risultato che fin qui è stato raggiunto, il resto lo valuteremo al momento debito”.
Per il resto l’azienda, in piena libertà, deciderà quali mosse intraprendere, anche legali, per opporsi alle decisioni della commissione: “Se il cda riterrà di dover agire in qualche maniera – dice l’assessore – è legittimo che così si muovano. Sul tema, comunque, continueranno a tenersi le assemblee dei soci cui partecipa Lucca Holding. Se l’azienda ritiene di dover ricorrere, con motivazioni solide e valide, ha mandato per farlo”.