Museo della Liberazione, studenti partner del rilancio

Cammineranno insieme il Museo della Liberazione di Lucca e l’ex Provveditorato agli Studi, oggi Ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa Carrara. La collaborazione è stata siglata dalla professoressa Donatella Buonriposi, provveditore agli Studi, e dal colonnello Fausto Viola, presidente del Museo lucchese. Già attivate le collaborazioni con l’Istituto scolastico superiore Pertini che con i ragazzi in stage formativi a partire dal 30 novembre inizieranno la catalogazione degli oggetti esposti e la preparazione di depliant in inglese, francese e tedesco con la spiegazione delle sale. Saranno gli studenti poi ad accogliere i turisti e accompagnarli nella visita. Gli allievi del liceo artistico invece si occuperanno di seguire la grafica, le mostre, i diorami, gli allestimenti, seguendo il primo stage che si è svolto nel mese di giugno 2015.
Allo studio anche il coinvolgimento degli studenti dell’Istituto Fermi che saranno chiamati – in seconda battuta – a progettare una App specifica con il museo e la parte multimediale della struttura.
La collaborazione oltre all’aspetto didattico vedrà l’apertura delle sale alle scuole – nel 2015 il Museo è già stato visitato da 30 classi provenienti da tutta Italia – e da oggi è a disposizione degli Istituti di ogni ordine e grado l’email prenotazione: museoliberazionelucca@yahoo.it
Grande la soddisfazione per la fattiva collaborazione raggiunta da parte del provveditore Prof.ssa Buonriposi e del presidente colonnello Viola.
“La storia – ha ricordato Donatella Buonriposi – è una materia non molto amata dagli studenti ma è necessario e utile oggi studiare strategie idonee affinché la memoria rimanga sempre elemento fondamentale nella formazione dell’uomo e del cittadino. La perdita della memoria corrisponde al disorientamento sia del singolo che di una intera comunità. Studiare la storia e conservare il passato vissuto significa mantenere viva e in salute la propria identità”.
Il direttore scientifico del Museo Andrea Giannasi ha voluto ricordare in questa occasione che oggi “il Museo della Liberazione si spinge oltre spostando il significato del proprio nome nel campo del valore più ampio e libero del termine ‘Liberazione’. Non più dunque legato ad uno specifico periodo storico, ma inteso come liberazione da tutti i mali, dagli orrori della guerra, dalle prevaricazioni, dalle violenze. Un Museo quindi aperto a tutte le voci che si spingono nel campo del confronto, del dialogo, dell’apertura. Democrazia e libertà da una parte, ma anche tradizioni e valori, come le radici cristiane che sono pietre fondanti della nostra civiltà”.
Ai tanti progetti con le scuole da tempo lavora per il Museo Simonetta Simonetti che è responsabile dei rapporti con gli istituti scolastici. E’ lei a ricordare che sono già in cantiere visite di alcune classi delle scuole elementari lucchesi. Inoltre allo studio un interessante e innovativo progetto legato alla memoria di guerra. Infine le aperture al pubblico. E’ Franco Lombardi a comunicare che a breve il Museo sarà aperto sempre e in maniera continuativa almeno due giorni la settimana.