Una mostra sui cimeli della prima guerra mondiale

Sarà inaugurata lunedì (30 novembre), alle 17 nei locali dell’Archivio di Stato di Lucca, in Piazza Guidiccioni, un’esposizione di materiali risalenti agli anni della Grande Guerra. La caratteristica della mostra, realizzata su iniziativa del comitato per il centenario della Prima Guerra Mondiale, costituito dalla Prefettura di Lucca e presieduto dal prefetto Giovanna Cagliostro, risiede nel fatto che i reperti sono stati raccolti tramite i cittadini della provincia che, con l’intermediazione dei Comuni, hanno acconsentito a prestare gli oggetti per il tempo necessario all’esposizione. Si tratta di materiali conservati all’interno delle famiglie, spesso come prezioso ricordo dei loro congiunti che parteciparono alle operazioni belliche. Il loro pregio, al di là del valore intrinseco, è quello di essere assolutamente inediti e mai prima d’oggi esposti al pubblico.
Numerosi sono i giornali, le riviste, le lettere e le cartoline, come numerose sono le fotografie, alcune delle quali assumono il valore di autentica testimonianza storica. Non mancano documenti ufficiali di provenienza militare e istituzionale come diplomi, passaporti, certificati di congedo, atti di vario tipo. Interessante è anche l’oggettistica, in genere proveniente dalle famiglie. Si tratta,in particolare, di pezzi di filo spinato, vecchie scatolette alimentari, catene, attrezzi vari legati alla vita quotidiana del fronte. Ci sono anche piccoli oggetti realizzati utilizzando i residuati di armi e munizioni, da soldati abili nell’arte del bulino e dell’incisione, come tagliacarte ricavati da schegge di granata e ingegnosi accendisigari costruiti intorno a bossoli. Una vera rarità sono le attrezzature in legno, che servivano per aggiogare i muli destinati al trasporto delle masserizie. Insieme a medaglie, ritagli di giornali e di riviste dell’epoca esposti nelle bacheche, al muro sono affissi ingrandimenti di cartoline o di fotografie particolarmente significative, come ad esempio il primo alzabandiera col vessillo italiano nella città di Trento liberata. La visita alla mostra, che terminerà il 19 dicembre prossimo, è da ritenersi particolarmente interessante, anche per l’originalità della provenienza del materiale esposto, che fino ad oggi era rimasto chiuso nei cassetti o nelle soffitte.