Al teatro del Giglio si ricorda il maestro Marino Pratali nel centenario della nascita

Nell’ambito delle iniziative dedicate quest’anno al ricordo del maestro Marino Pratali, in occasione della ricorrenza del centenario della nascita (avvenuta il 15 maggio 1915), si colloca la giornata di mercoledì (2 dicembre) – promossa da Comune di Lucca e Teatro del Giglio – nel corso della quale si parlerà del maestro attraverso la presenza e le parole dei moltissimi musicisti che a Lucca lo ricordano con affetto e stima per i suoi preziosi insegnamenti di solfeggio, armonia e composizione.
Alle 17,30 nel ridotto del Teatro del Giglio, insieme ai familiari di Marino Pratali – la figlia Daniela, la nipote Silvia e il genero Paolo Scacchiotti -, saranno presenti tra gli altri Giulia Biagetti, Gianfranco Cosmi, Gaetano Giani Luporini, Mauro Mazzoni, Carla Nolledi, Silvano Pieruccini e Simone Soldati, tutti formatisi alla scuola del Maestro. A coordinare l’incontro, insieme al direttore artistico del Teatro del Giglio Aldo Tarabella, sarà Luca Bacci, direttore artistico della Sagra Musicale Lucchese e maestro del coro della Cappella Santa Cecilia di Lucca.
Marino Pratali, diplomatosi in corno ed in strumentazione per banda, studiò armonia con Lamberto Landi, contrappunto e fuga e composizione con Sebastiano Caltabiano. La sua carriera accademica iniziò all’Istituto Boccherini di Lucca, dove insegnò teoria e solfeggio e cultura musicale generale, per poi proseguire al Conservatorio U. Giordano di Foggia ed al Cherubini di Firenze. Tra i suoi allievi si ricordano Gaetano Giani Luporini, Andrea Lucchesini e il direttore artistico dell’Associazione musicale lucchese, Simone Soldati. Particolarmente stretto fu il rapporto di amicizia e stima con monsignor Maggini. Il suo originale metodo di insegnamento del solfeggio lo rese celebre tra i giovani allievi musicisti provenienti non solo dal territorio lucchese. Pratali è stato anche l’iniziatore della scuola di organo liturgico intitolata a Raffaello Baralli. All’insegnamento ha sempre affiancato un’intensa attività compositiva, con importanti riconoscimenti anche a livello nazionale. Il suo celebre Mottettone, composto ed eseguito nel 1976 e riproposto nel 1981 e nel 1997, è stato eseguito per le celebrazioni della Santa Croce del 2015: una composizione di una musica densa, all’insegna di un contrappunto severo tipico del linguaggio del maestro lucchese.