Notte Bianca, multa Arpat a Confcommercio. L’ira di Pasquini

2 dicembre 2015 | 12:07
Share0
Notte Bianca, multa Arpat a Confcommercio. L’ira di Pasquini

Multa di Arpat per i troppi decibel in due zone della Notte Bianca dello scorso agosto. Una sanzione, elevata dal dipartimento Arpat idi Lucca, di 516 euro, regolarmente pagata dalla Confcommercio, organizzatrice assieme al Comune dell’evento. Ma che permette al direttore Rodolfo Pasquini di sottolineare alcuni elementi e di fare un appello ad enti e istituzioni per sostenere l’evento evitando troppi lacci e lacciuoli.

E’ stato proprio Pasquini che, per semplificazione burocratica, aveva presentato una domanda unica valida per tutti i locali della città per il rilascio dell’autorizzazione in deroga ai limiti di rumore per la manifestazione. “Da quattro anni – afferma il direttore di Confcommercio – la nostra associazione ha saputo creare dal nulla, promuovere e far crescere un evento che, nonostante la sua breve storia, già oggi rappresenta uno degli appuntamenti più amati e sentiti dell’intero calendario di eventi di Lucca. Una manifestazione che dura solo poche ore, forse 8 in tutto, forse qualcosa meno, e che, tranne un episodio isolato e slegato dal contesto verificatosi nel 2013, si è sempre svolta in un clima festoso, adattissimo a chiunque, dai bambini ai ragazzi, sino agli adulti e agli anziani, con un cartellone ricchissimo dal punto di vista culturale e artistico che consente, ad esempio, di visitare palazzi, baluardi e musei sconosciuti spesso ai lucchesi stessi”.
“Un evento – aggiunge Pasquini – che per le sue finalità e il suo svolgimento dovrebbe poter godere di incentivi e deroghe fino a notte inoltrata, così come avviene per tutte le Notti Bianche che si svolgono in altre città, e che a Lucca invece vengono concesse solo fino alle 2. Già questo limite, di per sé, rappresenta un ostacolo non da poco per uno svolgimento completo, con tutti i crismi, di una vera Notte Bianca”. “Con enorme rammarico – insiste il direttore di Confcommercio -, quest’anno abbiamo dovuto fare i conti con una burocrazia intransigente e severissima, che ha deciso di sanzionare la festa per un superamento dei decibel registrato dalle apparecchiature Arpat posizionate in piazza San Michele e nel vicolo del Gonfalone, dove sono stati registrati rispettivamente valori di 88,7 db Leq (piazza San Michele) e 85,5 db Leq (via del Gonfalone), a fronte di un valore massimo indicato nell’autorizzazione in deroga fissato a 70 db Leq”. “Intanto – sottolinea Pasquini -, due considerazioni nel merito: la prima è che i controlli siano stati effettuati fra le 22 e le 2 mattino e dunque gli sforamenti in questione non riguardino l’orario. Ovvero sia, i locali hanno rispettato il limite massimo delle 2 per l’emissione di musica. La seconda, è che il verbale dell’Arpat indica il solo valore registrato, senza chiarirne l’origine. Non si sa, ovvero, se tali sforamenti siano stati dovuti alla musica nei locali, al vociare delle decine di migliaia di persone presenti alla manifestazione, o a chissà cos’altro. E’ ovvio che le voci di decine di migliaia di persone, già di per sé, rappresentino una inevitabile fonte di innalzamento dei decibel”. “Detto questo – sottolinea il direttore di Confcommercio – troviamo incredibile che di fronte a quella che è innegabilmente una grandissima festa popolare, le istituzioni si contrappongano con forza e ostinazione, anziché incentivare iniziative che producono arte, cultura, promozione e immagine per la città, oltre che indotto economico per le attività che vi operano”. “Confcommercio e il suo direttore – termina Pasquini – si assumono la responsabilità della manifestazione, con i conseguenti rischi di natura amministrativa e penale che tutto questo comporta, ma lo fanno con piacere, consapevoli del bene che la Notte Bianca produca alla città. E se c’è una multa giustificata da pagare, la pagano. Ma è ora che ognuno faccia la sua parte: le istituzioni ci sostengano in questa manifestazione”.