Riforma della sanità, la Rete dei comitati a Pd e Regione: “Referendum richiesta legittima, sbagliato avere paura”

“La Regione dovrebbe accogliere con coscienza politica e con serenità la richiesta legittima di cittadini ad indire un referendum e non averne paura”. All’indomani dell’incontro organizzato dal Pd provinciale alla Pia Casa sulla riorma sanitaria, la Rete dei comitati lucchesi a difesa della salute va all’attacco, sottolineando “l’evidente imbarazzo da parte degli ospiti politici in quanto, secondo la nostra opinione e forse, per l’assenza dell’assessore Regionale alla Salute Saccardi, non erano totalmente al corrente delle controversie, delle fasi tecniche e dei precedenti momenti che, nei fatti, hanno portato dalla Legge 28 alla 33, e, pertanto, solo interventi da parte di chi ascoltava hanno aiutato a cercare di capire in modo corretto l’evoluzione della riforma sanitaria in atto”, dicono in una nota i rappresentati dei Comitati.
“Siamo venuti a conoscenza che, in altri territori toscani e sempre per lo stesso motivo, l’assessore alla Salute Saccardi, ha usato delle parole molto pesanti per i Comitati pro referendum, da sollevare le paure della gente ad essere fuori dalla realtà ed ancora molto altro. Sentiamo il dovere di affermare che, magari, il suo punto di vista sia anche legittimo ma, nel contempo sentiamo anche il dovere morale di fare rilevare che, ben quasi 56000 abitanti della Regione hanno espresso la volontà di andare a votare per abrogare la ‘nuova legge di riforma sanitaria’ e che, proprio ieri sera, da uno degli invitati politici è stato affermato che 56000 cittadini in tutta la Toscana siano pochi, ignorando che la Legge referendaria toscana ne necessita di 40mila. Lungi da noi innescare la polemica fine a sé stessa, siamo solo ad evidenziare che, molti soggetti politici, civili, ordini, sindacati e ancor più, hanno sostenuto la contrapposizione alla nuova sanità in Toscana attraverso la raccolta di firme, in tempi molto brevi, per avere il diritto costituzionale di attivare un referendum”. Da qui la critica alla maggioranza che governa la Regione e al Partito democratico. “La salute delle persone non ha colore partitico. Al contrario pensiamo che il ricorrere e concedere i mezzi democratici a disposizione dei cittadini sia una vera e propria ‘qualità politica’ di pregio e, nello specifico, un modo per non negare un diritto costituzionale.Questa la nostra semplice e diretta opinione e, auspichiamo, sia complementare all’idea politica della Regione Toscana”.