Telefonia mobile, scelte le aree preferenziali del Comune

Un nuovo programma per la telefonia mobile nel Comune di Lucca: è quanto è stato illustrato oggi dall’assessore Francesco Raspini (11 dicembre) in sede di commissione lavori pubblici. Il piano (l’ultimo del genere risale al 2008, da qui l’esigenza di aggiornare), che espone ipotesi di pianificazione, nasce da uno studio commissionato all’università di Firenze e da una discussione di mesi in seno all’osservatorio per la telefonia del Comune di Lucca. Il focus va sul tratteggiamento delle aree preferenziali in cui istallare, tenendo presente che la normativa prevede che diversi gestori debbano utilizzare la medesima antenna posta nella zona individuata. “Con questo strumento – spiega Raspini – poniamo fine al far west delle installazioni selvagge. Il piano è concordato con i gestori ed è aggiornabile. In questo modo mettiamo in sicurezza il territorio, andando ad ovviare ad una problematica evidente: le antenne ci sono già, ma non venivano individuate le aree preferenziali”. Con questa situazione, di fatti, tre gestori diversi potevano potenzialmente installare tre ricevitori in punti diversi del medesimo territorio. Individuando le aree, invece, non solo non sarà possibile valicare i confini previsti, ma la medesima antenna dovrà essere usata da più gestori contemporaneamente.
Il programma, che ha una valenza triennale, ha individuato alcuni specifici punti di interesse. Una delle aree preferenziali è quella di Ponte San Pietro: nel luogo insiste giù un’antenna e, per regolamento urbanistico, in ogni area preferenziale può andare soltanto un “palo”. In quest’area, ricorda Raspini, c’è un’antenna del gestore Tim, ma Vodafone ha già palesato un interesse per allacciarsi. Le altre aree sono quelle di Sant’Alessio (zona cimitero) e di Nozzano. “Nella zona di sant’Alessio – spiega Raspini – sappiamo che, allo stato degli atti, c’è un’antenna che deve essere rimossa. Tuttavia è ancora in corso una causa e la sentenza del Tra potrebbe ribaltare il verdetto”. A Nozzano, invece, si è provveduto a realizzare una stazione di sollevamento, operando una cesura dell’area. Il nuovo programma pone l’accento sui soggetti portatori di interesse, sulla trasparenza, su un’accesso ai dati semplificato e sul controllo del Comune sull’installazione delle strutture. Sulla questione interviene anche il consigliere Moriconi, che invoca maggiori controlli sulle radiazioni: la commissione ne prende atto e viene evidenziato come sia sufficiente un controllo di 24 ore per ogni singola zona, per individuare la percentuale esatta. Adesso l’iter prevede che la pratica venga votata lunedì 14 dicembre in commissione e passi in Consiglio il giorno seguente. Sul punto il consigliere Martinelli si dice scettico, palesando la corposità e la rilevanza della materia e chiedendo un rinvio al consiglio del 29 dicembre. L’urgenza da parte dell’amministrazione però, unita alla mancata partecipazione di membri dell’opposizione alle riunioni dell’osservatorio sulla telefonia, inducono la commissione a far rispettare la scaletta.