Per Lucca: contro lo smog più impianti a biomasse

L’inquinamento dell’aria a Lucca? E’ possibile migliorarlo investendo su moderni impianti a biomasse. Lo sostiene Per Lucca e i suoi paesi che commenta il dibattito attuale sugli sforamenti dei livelli delle concentrazioni di pm10 nell’aria e delle iniziative fin qui adottate dalle amministrazioni comunali della Piana: “In questi giorni – sottolinea Per Lucca – assistiamo all’esito finale di un autunno di sforamenti dei livelli di polveri sottili nella città di Lucca. Il tutto è essenzialmente dovuto alla conformazione del rilievo. Lucca infatti, come ben descrisse il De Brosses nel XVIII secolo, si trova tutta circondata da montagne occupando la parte più bassa della pianura come se si trovasse in fondo ad una botte. Inutile aggiungere che Lucca è poco ventosa e che, ogni notte in cui il cielo è sereno, l’aria fredda tende a comprimersi verso il basso generando inversione termica e ristagno di polveri. Va dunque negato il fatto che Lucca sia una città molto inquinata per via delle combustioni”.
“Lucca – prosegue la nota – è solo una città che non gode di un rapido ricambio dell’aria. Questo autunno poi ha visto una prolungata siccità e la totale assenza di vento e da questo sono discesi i dati avversi delle centraline. I provvedimenti presi sono probabilmente una scelta obbligata per i sindaci, ma non ci sembrano adeguati a risolvere la situazione. In primo luogo va detto che oggi le combustioni si sono molto ridotte, per cui è lecito pensare che, in un passato non troppo lontano, i livelli delle polveri sottili fossero assai più elevati. Al termine della seconda guerra mondiale tutti i riscaldamenti funzionavano a legna, nafta o carbone, a carbone funzionavano fabbriche e treni, a legna funzionavano le cucine. Oggi il problema delle polveri sottili ha dunque dimensioni molto minori di quelle che ha avuto per gran parte della storia umana. In questo contesto appare discutibile prendersela con i contadini che bruciano le potature degli olivi o con gli anziani che accendono i caminetti. Altrettanto discutibile è il giochino delle targhe alterne, che risolverà qualcosa solo in caso di pioggia o vento. Crediamo invece che sia opportuno lavorare per migliorare le combustioni e ridurre gli sprechi. Giusto quindi incentivare la diffusione di impianti a biomasse moderni, mentre sarebbe importante che negli stabili pubblici il riscaldamento, specie quando come in questi ultimi mesi non fa molto freddo, venisse acceso in modo meno continuo. In molti stabili pubblici, come in varie strutture commerciali della grande distribuzione, la temperatura è decisamente troppo alta. Per Lucca e i suoi paesi ritiene infine che qualsiasi politica di contenimento delle polveri sottili debba partire dal presupposto che tale contenimento non può passare dal danneggiare la produzione di combustibili da biomasse. Questo essenzialmente per due motivi. In primo luogo perché sarebbe ridicolo se l’Italia, da una parte si impegnasse, a livello internazionale, nelle varie conferenze del clima, a ridurre le emissioni di gas serra e poi, per via delle polveri sottili, finisse per non utilizzare l’unica fonte di energia rinnovabile che ha in abbondanza, ovvero le biomasse di origine forestale. In secondo luogo perché la dipendenza dalle fonti fossili è sempre stata assai pesante per l’economia italiana. Dunque la produzione di energia da biomasse è e sarà sempre più importante in Italia ed in particolare a Lucca ed essa dovrà essere incentivata, come per altro già in atto, da parte dell’Unione Europea”.