Al Vallisneri la preside mette fine anche all’autogestione

16 dicembre 2015 | 11:38
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Al Vallisneri la preside mette fine anche all’autogestione

di Roberto Salotti
Cessa anche l’autogestione al liceo scientifico Vallisneri. Dopo un nuovo tentativo di un gruppo di studenti di far scattare l’occupazione, la preside Monica Ceccherelli ha risposto con il pugno di ferro, sventando ulteriori iniziative dei manifestanti. “Non c’erano più i presupposti per dar luogo a nessun tipo di iniziativa, nemmeno all’autogestione”, ha commentato stamani (16 dicembre) la dirigente scolastica. Durante la notte, infatti, un gruppo di studenti che si è trattenuto all’interno del liceo avrebbe provocato danni, facendo il caos in alcune aule della scuola. Un comportamento che non è stato tollerato oltre dalla dirigenza. “Ho fatto andare tutti in classe – spiega la preside -, e ho messo fine anche all’autogestione. E’ prematuro per me dire di più in questo momento, siamo in fase di accertamento. Se saranno rilevati danni, presenterò regolarmente denuncia”.

Dei fatti è stata informata anche la polizia e in particolare la Digos che già ieri mattina era presente ai cancelli della scuola dove gli studenti hanno tentato di occupare. Alla fine, dopo una lunga “trattativa”, il gruppo di manifestanti era stato convinto ad aprire le porte e a trasformare l’occupazione in autogestione, in questo senso dialogando anche con la dirigente scolastica e con gli insegnanti (Leggi). Da oggi invece tutti sono tornati in classe, anche se la preside per ora non conferma di aver preso provvedimenti disciplinari.
All’artistico Passaglia continua invece la mobilitazione degli studenti che ieri hanno “occupato” la sede del liceo di via Fillungo e quella dell’istituto d’arte in piazza Napoleone. Stamani, tuttavia, la preside e il personale delle segreterie sono stati fatti entrare, mentre all’interno proseguono comunque le iniziative e le assemblee degli studenti.
E intanto il mondo della scuola si prepara alla manifestazione programmata in centro storico per venerdì mattina. Gli studenti, in particolare, protestano contro la riforma della buona scuola, contro il caro libri e il caro trasporti.