Inaugurato il presepe nell’atrio di Palazzo Santini – Foto

16 dicembre 2015 | 12:58
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Inaugurato il presepe nell’atrio di Palazzo Santini – Foto
Inaugurato il presepe nell’atrio di Palazzo Santini – Foto
Inaugurato il presepe nell’atrio di Palazzo Santini – Foto
Inaugurato il presepe nell’atrio di Palazzo Santini – Foto
Inaugurato il presepe nell’atrio di Palazzo Santini – Foto

Un presepe per rinnovare le tradizioni della città e alimentare il sentimento di unione in vista del Natale: è quello predisposto nell’atrio di palazzo Santini, su iniziativa della presidenza del consiglio comunale, e inaugurato stamani (16 dicembre).
All’iniziativa hanno preso parte il presidente del Consiglio comunale Matteo Garzella, il sindaco Alessandro Tambellini, Don Lucio Malanca ed i bambini della quarta elementare della scuola Radice di Lucca. “Il presepe è composto da statue di gesso risalenti al Novecento – spiega Garzella – provenienti dalla parrocchia di San Paolino e realizzate a Bagni di Lucca. Dobbiamo dire grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa, che abbiamo ritenuto particolarmente importante per ricordare insieme un momento importante dell’anno”.

“Palazzo Santini, come spesso ricordo – ha affermato il presidente Garzella – non è un luogo come tanti: qui i consiglieri prendono le decisioni per conto dell’intera popolazione, qui lavorano decine di persone che rendono esecutive tali decisioni di carattere pubblico. Proprio da questo luogo, centrale per la vita dell’intera comunità cittadina, mi è sembrato significativo che partisse un messaggio di pace e di speranza, che vorrei condividere con tutti i cittadini, attraverso la preparazione del presepe, una delle più semplici e genuine tradizioni natalizie, ma al tempo stesso quella più ricca di significato”.
Il presepe è stato benedetto da Don Malanca, poi i presenti si sono raccolti in preghiera recitando il Padre Nostro. “La nostra storia trova il suo punto di riferimento in Gesù Cristo – spiega il sacerdote – ed il presepe ci ricorda la sua venuta nella storia, attraverso l’incarnazione”.
Un momento, quello delle festività natalizie, che suggerisce riflessioni specialmente sulle condizioni dei più disagiati: “E’ vero, la nostra storia comincia da un bambino appena nato – afferma Tambellini – che è l’emblema di un essere da difendere. Adesso stiamo entrando nel giubileo della misericordia e non possiamo non pensare a tutti quei bambini che, nel mondo perdono la vita ingiustamente. Per loro purtroppo non vengono mai organizzate marce o manifestazioni, perché sembrano figli di un Dio minore. Il nostro impegno civile, tuttavia, ci impone di essere in difesa degli ultimi, come ha insegnato Gesù”.

Paolo Lazzari