Mercato di Natale, gli ambulanti vogliono piazza S. Michele

Il mercatino natalizio di piazza Napoleone non piace? La cosa dispiace soprattutto agli operatori che vorrebbero un’altra sede. “Il nostro mercato – scrivono i rappresentanti degli ambulanti Confesercenti Stefano Tinunin e Massimigliano Logli – era tradizionalmente ubicato in Piazza S. Michele, e lo è tutt’ora se prendiamo a riferimento il piano del commercio. Di volta in volta il Comune, con apposita delibera di Giunta, colloca il mercato in questa sede provvisoria”.
“Tale sede, quindi, risulta essere ad oggi precaria, motivo per cui diventa difficile fare degli investimenti importanti sulle strutture e la logistica – si spiega -. Quando si vive nel precariato è difficile fare una pianificazione precisa e parlare di innovazione e tipicità. Abbiamo fatto molti incontri con l’amministrazione, con il supporto di Confesercenti, al fine di iniziare un percorso per trovare una collocazione stabile. Pur ritenendo commercialmente migliore la locazione di S. Michele (non a caso il vecchio Foro romano), abbiamo accettato, in via provvisoria, la nuova collocazione. Importante per noi, però, è arrivare, alla fine, ad una definizione stabile dell’area adibita a mercato, che ci permetta di fare una progettazione a lungo termine. Vogliamo ricordare, infine, che da Piazza S. Michele fummo spostati in piazza Grande, proprio per il fatto che le nostre strutture risultavano troppo impattanti per lo storico selciato. Ebbene, noi ce ne siamo andati, ma come è stato possibile, al nostro posto, posizionarci sopra, prima il mega presepe, poi il padiglione dei Comics ed infine la mega installazione dei cubi colorati, sicuramente pesantissima e per niente natalizia? A questo punto forse sarebbe utile che oltre alla critica, ci fosse anche qualche proposta per risolvere il problema. Una potrebbe essere questa: visto che ormai è palese che tutti i problemi di Lucca ed in particolare il progressivo svuotamento invernale della città,dipendono “chiaramente ” dal mercato di piazza Grande, eliminiamolo definitivamente, tanto il lavoro di 40 famiglie che stanno per 12 ore alle intemperie, è ormai obsoleto e fuori moda!
Al di là di ogni provocazione ci dispiace di nuovo constatare come il nostro lavoro e le nostre difficoltà vengano prese in considerazione solo quando ciò fa comodo, dal punto di vista mediatico”.