Part time, 35 dipendenti comunali in fibrillazione

17 dicembre 2015 | 15:10
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Part time, 35 dipendenti comunali in fibrillazione

La vicenda – ancora in corso – ha inizio nel 2010 ma a giorni è attesa la parola fine. Dovrebbe infatti giungere il 22 dicembre dal tribunale di Lucca la sentenza che metterà forse un punto sul caso esploso all’epoca del direttore generale Volpi e che ha riguardato 35 dipendenti part-time del Comune di Lucca. Che si sono rivolti al giudice sostenendo di essere stati “discriminati” rispetto agli altri perché sarebbe stato loro impedita la “possibilità di progressione di carriera”.

In sostanza i 35 dipendenti in questione sostengono di aver ricevuto “un diverso trattamento di valutazione rispetto al resto degli impiegati, impedendo loro di poter accedere alla progressione economica, definita contrattualmente orizzontale”. Progressione che permetterebbe loro, esattamente come avviene per tutti i dipendenti della pubblica amministrazione, di progredire professionalmente e di conseguenza anche economicamente.
Nel 2010 – sostengono i dipendenti che hanno fatto ricorso – l’allora direttore generale Volpi, con un documento ufficiale e nelle varie riunioni con i dirigenti dell’epoca, aveva stabilito a priori che, chi lavorava con orario a tempo parziale anche se volenteroso, capace, onesto ed anche laureato, non avrebbe avuto diritto – è il presunto motivo del contendere – a ricevere una valutazione pari all’ottimo, valutazione invece adottata per la quasi totalità degli altri dipendenti.
L’attuale amministrazione ha porto le proprie scuse ai dipendenti interessati presentando una bozza di transazione per chiudere la questione bonariamente, ma secondo i part-time sarebbero disponibili soltanto 10 posti da assegnare nelle progressioni contro i 35 interessati dal provvedimento.