Approvato preventivo 2016. Cecchetti: “Bilancio virtuoso”

Un bilancio preventivo “normale”. Che torna, cioè, alla normalità dei tempi di approvazione previsti dalla legge, entro la fine dell’anno per scelta convinta dell’amministrazione. Che vuole così iniziare a programmare per tempo gli investimenti e le opere per l’anno 2016. E’ servito un consiglio comunale “fiume”, iniziato nel pomeriggio, per approvare il bilancio preventivo per il 2016 e tutti i documenti collegati, come il nuovo documento unico di programmazione, il piano triennale ed annuale delle opere pubbliche e il piano delle alienazioni. Il sì è arrivato con 18 voti favorevoli, 5 contrari (Martinelli, Fava, Buchignani, Lenzi e Angelini) e due consiglieri (Pini e Leone) che non hanno partecipato al voto. Un documento corposo che, in aula, è stato illustrato dagli assessore al bilancio, Enrico Cecchetti, alle opere pubbliche, Francesca Pierotti e al patrimonio, Antonio Sichi.
Il piano degli investimenti
Il piano triennale delle opere pubbliche, ha ricordato l’assessore Pierotti, prevede opere per 75 milioni di euro suddivisi in 42 milioni di euro nel primo anno, 11 milioni nel secondo e 12 sul terzo. “L’impostazione – ha ricordato l’assessore Pierotti – ricala quelle che sono le priorità già individuate in passato che riguardano la sicurezza e la messa a norma del patrimonio edilizio e stradale del Comune di Lucca. Sono stati individuati tutta una serie di interventi per l’edilizia scolastica e sportiva e per l’edilizia pubblica ed è stata inserita una ulteriore voce per la messa a norma dell’edilizia sportiva. Stesso ragionamento è stato fatto per la manutenzione stradale e del traffico con priorità a manutenzioni e ad asfaltature. Sono previsti poi interventi per 500mila euro per la sicurezza stradale”. “In questo piano triennale – prosegue Pierotti – vengono inseriti anche gli interventi legati alla manutenzione e alla gestione delle periferie e ai quartieri limitrofi al centro storico. Sono quindi inseriti i cinque lavori emersi dal secondo percorso dei lavori pubblici partecipati: in centro storico il recupero del giardino dietro al genio civile e, nelle periferie, la riqualificazione e il completamento della pista ciclabile su viale Puccini, i parcheggi accanto alla stazione di Ponte a Moriano e alla scuola di San Pietro a Vico, l’estensione e la messa in sicurezza di un marciapiede in via Ponte Guasperini a San Lorenzo a Vaccoli. E’ stato anche inserito anche il completamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche in via Urbiciani”.
Il piano delle alienazioni
Il piano delle alienazioni del Comune di Lucca, al momento, è “scarno” e prevede la vendita, per il 2016, del solo immobile in via Brunero Paolo e, nel 2017, della vendita a lotti della parte non Piuss della Manifattura Tabacchi: “Ma ci saranno – ha spiegato Sichi – delle inevitabili modifiche anche tenendo conti degli immobili invenduti alle ultime aste. Sarà con tutta probabilità, infatti, da inserire, dopo la variante urbanistica, l’ex edificio della guardia di finanza mentre c’è stata una manifestazione di interesse per un immobile di Arsina per 171mila euro che siamo chiamati a valutare”
Il bilancio preventivo e il documento unico di programmazione
E’ a Cecchetti che tocca la parte più “corposa” del bilancio. Una lunga relazione in cui l’assessore sottolinea le tante novità portate avanti quest’anno dall’amministrazione Tambellini. Per Cecchetti la parola chiave della relazione è “normale”: “Prima di tutto – ha detto l’assessore – perché è normale discutere e approvare il bilancio preventivo entro la fine dell’anno precedente. Al tempo stesso è evidente che questo è uno dei tanti casi in cui arrivare alla normalità risulta essere un fatto assolutamente straordinario. Penso prima di tutto alla mia personale esperienza relativa ai bilanci 2014 e 2015 che sono riuscito a portare alla valutazione del Consiglio solo nel mese di agosto. Ma possiamo anche ricordare il fatto che quello che stiamo facendo quest’anno, nel Comune di Lucca è successo un’altra volta nel 2003, ben 13 anni fa; mentre quest’anno succederà in un numero molto ridotto di Comuni in tutta Italia; tra i comuni copoluogo toscani, a Prato ed a Pisa, che tradizionalmente ha sempre approvato il bilancio entro la fine dell’anno.
A questo proposito mi ha colpito il fatto che, addirittura, c’è chi comincia a sostenere, autorevolmente, che questa normalità è impossibile da raggiungere, come ha fatto la scorsa settimana il Sole 24 Ore che, di fronte al riproporsi anche quest’anno del valzer delle proroghe (il termine è già stato spostato al 31 marzo), ha scritto che tanto vale “cancellare la data finta scritta nella legge del 31 dicembre”.
Una normalità, quella sottolineata dall’assessore Cecchetti, che comporta anche novità nelle scelte che l’amministrazione è chiamata a compiere: “Si tratta di una novità che è stata resa possibile dalla decisione di modificare completamente il “modulo di gioco” rispetto agli ultimi due anni, quando abbiamo atteso, come fa la maggioranza degli enti, di avere completamente chiaro il quadro normativo nazionale, i suoi effetti concreti sulla nostra situazione e di verificare la conseguente possibilità di quadratura del bilancio. Quest’anno, invece, abbiamo deciso di percorrere con la massima determinazione la strada della normalità e siamo arrivati a proporre di approvare il bilancio preventivo nei termini ordinari, tenendo conto delle previsioni normative e delle informazioni di cui disponevamo circa un mese fa. Inutile sottolineare che mettere in condizione i Comuni di approvare normalmente il preventivo entro la fine dell’anno richiederebbe prima di tutto di dare stabilità alle norme e alle risorse, a partire da quelle sulla fiscalità locale e sul personale, purtroppo invece sempre sottoposte a modifiche molto rilevanti negli ultimi anni. Naturalmente, già nella prima parte dell’anno, occorrerà adeguare, con le necessarie variazioni di bilancio, il preventivo 2016 alle novità introdotte dalla legge di stabilità e dalle conseguenti nostre scelte. Penso a questo proposito che anche le variazioni ad un bilancio approvato nei termini ordinari possono favorire l’efficacia dell’azione amministrativa ed anche stimolare un confronto più stringente in consiglio comunale”.
Un “cambio di prospettiva che – dice ancora Cecchetti – è stato reso possibile grazie alla disponibilità della struttura comunale, alla ragioneria e agli altri settori coinvolti, che sono stati chiamati in sei mesi a raddoppiare il loro impegno. Lavoro doppio portato a termine in una fase di cambiamento epocale per molti comuni, che ha introdotto ulteriori novità come il documento unico di programmazione che vorrebbe avere l’ambizioso e complesso obiettivo di promuovere nei comuni una nuova stagione di programmazione dell’ente e una nuova qualità nei poteri di indirizzo e controllo”.
Cecchetti sottolinea l’importanza, in particolare, del nuovo documento unico di programmazione che, quest’anno, arriva assieme al bilancio preventivo ma la cui scadenza naturale sarebbe il 31 luglio di ogni anno, scadenza che l’amministrazione intende rispettare per il futuro: “Un atto nuovo ed importante – ha spiegato Cecchetti – che vorrebbe avere l’obiettivo ambizioso e complesso di promuovere nei Comuni una nuova stagione di attenzione alla programmazione dell’ente e assieme anche una nuova qualità ed efficacia nell’esercizio da parte del consiglio comunale dei propri poteri di indirizzo e controllo. Nonostante le scadenze siano saltate noi abbiamo comunque lavorato con il massimo impegno possibile anche a questo documento e alcuni capitoli rappresentano senz’altro uno strumento utile per lo sviluppo dell’attività dell’amministrazione tutta, a partire dal consiglio comunale, per il prossimo anno. Penso ad esempio ai 100 obiettivi indicati al capitolo Gli obiettivi strategici che l’amministrazione intende perseguire nel 2016, articolati in 15 missioni e 40 programmi: troviamo l’approvazione del piano strutturale e l’avvio della redazione del piano operativo, il piano generale della mobilità, la nuova fase della gestione dei rifiuti con l’estensione del porta a porta a tutto il territorio, l’azione di profonda revisione di politiche e procedure in ambito sociale, le nuove iniziative legate alla figura e all’opera di Giacomo Puccini, l’attività di recupero dell’evasione tributaria ed extratributaria, i lavori pubblici partecipati, eccetera. Ma penso anche alle informazioni e ai dati relativi alle partecipate, che hanno ridotto in misura molto rilevante i costi di gestione delle società partecipate ed il loro numero e migliorato l’efficienza dell’intero sistema. Il Comune di Lucca non ha nessuna partecipata in condizione di deficit strutturale ed anzi, come è noto, il bilancio del Comune beneficia di significati dividendi provenienti da Lucca Holding. Le ripetute e frequenti polemiche che si sviluppano a livello nazionale sui gravi problemi di bilancio del sistema delle partecipate dagli Enti Locali, non riguardano il Comune di Lucca, né in termini di conto economico, né di stato patrimoniale, a proposito del quale, è addirittura in corso una riduzione del capitale per valori in eccesso rispetto alle esigenze, e un’operazione simile potrà essere compiuta nel corso del prossimo anno, anche tenendo conto di specifiche osservazioni del collegio dei revisori formulate nella loro relazione al preventivo 2016”.
Cecchetti prosegue elogiando la scelta di approvare in anticipo il bilancio prevendito: “Si evitano così – ha spiegato – conseguenze negative sulle capacità programmatorie, sull’efficienza e sull’efficacia dell’azione dell’amministrazione. Ma penso anche al fatto che l’intera attività dell’ente può essere sottoposta ad attività, sicuramente molto utili, di monitoraggio e verifica, che sono certamente impossibili con un bilancio approvato ad agosto. Ma vogliamo misurarci anche con obiettivi più ambiziosi. Da subito vogliamo provare a far leva sul bilancio approvato entro dicembre per programmare in termini nuovi anche il lavoro dell’intera macchina comunale, utilizzando efficacemente a tale scopo anche la tempestiva predisposizione del piano della performance per l’anno 2016, che sarà approvato entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione ed a cui saranno collegate le premialità per il personale. A questo proposito l’amministrazione ha già scelto per il prossimo anno l’obiettivo generale del progressivo miglioramento della salute finanziaria dell’ente; sono stati individuati gli indicatori più utili in tale direzione ed è in corso il confronto per la definizione puntuale degli obiettivi. Lavoreremo in particolare sulla riduzione dei residui attivi di parte corrente, aumentando la velocità di riscossione delle entrate proprie e per aumentare le risorse disponibili, curando al massimo il grado di realizzazione delle entrate”.
Si apre, insomma, una fase nuova per le politiche di bilancio dell’amministrazione: “Fase nuova – mette le mani avanti l’assessore – ovviamente, non significa che sono superati i problemi strutturali del bilancio del Comune, a partire dalla sua rigidità, ma appunto che possono essere affrontati in termini nuovi. E certamente tutto questo a condizione che sia confermato l’impegno assunto dal governo che non ci saranno ulteriori “tagli” statali (penso prima di tutto al rispetto dell’impegno di garantire le risorse derivanti dalla Tasi cancellata per il prossimo anno, che per noi ammontano a 7,2 milioni di euro), che non saranno richiesti ancora contributi dallo Stato ai Comuni con il fondo di solidarietà e che non siano scaricati sui Comuni le conseguenze dei tagli subiti da altre istituzioni ed enti”. Nel merito, invece, poco è cambiato nelle voci di entrata e di uscita rispetto al preventivo del 2015: “L’analisi puntuale dei dati del bilancio secondo lo schema che presentai alla fine di agosto. Nuove approfondite valutazioni e confronti potremo farle tra pochi mesi con i dati del consuntivo 2015, che faremo il possibile per approvare anch’esso in tempi normali”.
Ma alcune scelte fondamentali di previsione ci sono: “Quanto al fondo crediti di dubbia esigibilità – dice – mi preme evidenziare che, dopo aver raggiunto con l’assestamento di bilancio 2015 una percentuale della copertura teorica del 49 % (contro il 36% minimo richiesto dalle norme), con il preventivo 2016 garantiamo subito una copertura del 58% (contro il 55% previsto per il 2016), come dimostrato nel prospetto di calcolo del Fondo presente in calce alla nota integrativa, ma sottolineo che siamo impegnati a garantire nel corso dell’anno un livello ancora più alto. Nonché ovviamente a proseguire nell’impegno per aumentare progressivamente la percentuale di riscossione delle entrate accertate e tutto questo, ovviamente, sempre con l’obiettivo di prestare la massima attenzione alla protezione degli equilibri finanziari dell’Ente ed a rafforzare la solidità del bilancio. Con riferimento al livelli di indebitamento, si conferma la tendenza alla diminuzione pur partendo da livelli già molto bassi, e questo nonostante l’entrata piena in ammortamento del prestito flessibile relativo al Piuss. Il 2015 si chiuderà con uno stock di debito inferiore a 45 milioni, grazie al fatto che anche nel corso del 2015 non abbiamo fatto ricorso a nuovi mutui. L’incidenza degli interessi passsivi sulle entrate correnti risulta pari a meno dell’1%, mentre ricordo che la normativa permette un rapporto massimo addirittura del 10%, quindi con una possibilità teorica di indebitamento dell’Ente tenendo conto di questo paramentro moltiplicabile molte volte. Per le entrate da “permessi a costruire”, contiamo di chiudere il 2015 con un dato che inverte, sia pure di poco, la costante discesa in corso da anni che, come è noto è arrivata al minimo nel 2014 con un accertato inferiore a 1,4 milioni di euro (appena il 20% dell’accertato 2011). Questo primo piccolo dato positivo, legato essenzialmente alla ripresa di interventi di ristrutturazione sul patrimonio edilizio esistente, contiamo si consolidi nel corso del 2016. Da evidenziare anche che, con il preventivo 2016, per la prima volta da molto tempo, prevediamo di destinare interamente gli oneri a spesa di investimento. Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio tra il 2015 ed il prossimo anno, si registra la discesa da un assestato di oltre 1,5 milioni a poco meno 300mila euro, essendo terminate annualità rilevanti a bilancio per i più vecchi debiti del Teatro e per la transazione del 2013 relativa al Tpl”.
Infine un cenno alle spese correnti: “Si confermano – dice ancora Cecchetti – i dati virtuosi in materia di spesa per il personale e per interessi sul debito; mentre per la spesa sociale e per l’istruzione, che si confermano come le principali voci di spesa del nostro bilancio, occorrerà monitorare attentamente nel corso del 2016 l’effetto delle più rilevanti gare in corso o che si svolgeranno a breve (da quelle relative alle Rsa, alla gestione degli asili nido, eccetera) e gli effetti dell’applicazione del nuovo Isee per mense, trasporti scolastici, servizi per anziani e Rsa. Confermiamo che appena saranno disponibili i primi dati di consuntivo su questi servizi, siamo pronti a valutare eventuali modifiche, come ci siamo già impegnati con i sindacati, prestando attenzione prioritaria in questi settori ed alla garanzia di equità e sostegno ai settori più deboli nell’accesso a servizi essenziali”.
Una specifica osservazione dei revisori riguarda la cassa, a partire dal fatto che “l’ente nell’esercizio 2015 ha fatto ricorso costantemente all’anticipazione di tesoreria”. “Il collegio sollecita una forte attenzione in questa direzione – spiega Cecchetti – con riferimento “all’incasso dei propri crediti anche nei confronti delle società partecipate” e procedendo anche, ove possibile, “alla riduzione di capitale di soggetti partecipati”. In effetti con il superamento del patto di stabilità, finalmente previsto dalla legge, a partire dal 2016 l’obbligo di pareggio di cassa diventa un paramento fondamentale da monitorare molto attentamente e che potrà condizionare non poco l’operatività dell’amministrazione. Confermo che siamo già pienamente impegnati in questo senso, Naturalmente il tema dell’impegno di contrasto all’evasione tributaria, extratributaria ed erariale proseguirà con continuità e serietà. Contiamo, quindi, di registrare risultati ancora più significativi nel corso del 2016, sia in termini di recupero dell’evasione che di ampliamento e regolarizzazione della base imponibile. E questo, grazie all’efficace attività ordinaria di recupero dell’ufficio tributi, agli effetti dell’attività in corso con il progetto in ambito catastale, ma anche grazie alla piena operatività di Lucca Holding Servizi e all’introduzione di nuovi strumenti sempre più efficaci di dialogo tra amministrazione e cittadini contribuenti su cui stiamo lavorando”.
“Anche per quanto riguarda l’attuazione più ampia e tempestiva del Piano delle opere pubbliche – conclude cecchetti – l’approvazione nei tempi ordinari del bilancio preventivo dovrebbe comportare significativi effetti positivi, permettendo di cominciare subito da inizio anno a lavorare nelle direzioni previste. Il nostro Comune ha bisogno di ingenti investimenti per intervenire sulla estrema fragilità del territorio, migliorare la qualità della vita dei residenti e l’accoglienza del turisti e, assieme, creare nuove occasioni di lavoro. Grazie soprattutto a fondi della Regione Toscana, della Fondazione CRLucca e del Comune sono state realizzate nel corso del 2015 e sono in corso di realizzazione opere pubbliche importanti per oltre 40 milioni di euro, a cui si aggiungono investimenti delle aziende partecipate, a partire da Geal, per più di 10 milioni di euro. Un lavoro ancora più attento e organizzato è in corso per cercare di raccogliere ancora maggiori fondi esterni in tutte le direzioni possibili: a partire dal lavoro avviato sul nuovo ciclo di programmazione 2020 sui fondi europei e guardando a tutte le opportunità nazionali, oltre che a quelle regionali, delle fondazioni e anche di altri soggetti privati.
Siamo pienamente consapevoli che la sfida più impegnativa dei prossimi mesi è quella di riuscire a dare dimostrazioni concrete di quanto sottolinenato continuamente negli ultimi mesi da parte del sindaco Tambellini e cioè la volonta di dedicare maggiore attenzione alle periferie e ai paesi e di riuscire a destinare adeguati investimenti alla manutenzione del patrimonio pubblico, a partire dalle scuole e dagli asili, dagli impianti sportivi, dalla sicureza stradale, fino alla crescita dell’attrattività turistica e commerciale della città. Naturalmente, tutto resta molto difficile, ma non c’è dubbio che disporre dal 2 gennaio del bilancio approvato è la precondizione, necessaria anche se certamente non sufficiente da sola per poter cominciare a fornire risposte significative”.
Il dibattito in aula
Vivace e articolato il dibattito in aula sul tema del consiglio comunale. Lo apre la presidente della commissione bilancio Virginia Lucchesi (Lucca Civica). “Ci sono tante cose che non erano normali – ha detto – ma che con questa amministrazione lo sono diventate. Si pensi alle società partecipate con la riduzione dei compensi e il passaggio ad amministratore unico dal cda. E poi è arrivata la normalità nei debiti fuori bilancio, la normalità nei rapporti con i cittadini, la normalità nella sicurezza stradale, nella valorizzazione del territorio nel piano delle alienazioni e delle opere pubbliche che non sono più destinati ad essere un libro dei sogni”.
Un giudizio positivo cui fa da contraltare l’aspra critica di Marco Martinelli (Forza Italia) dai banchi dell’opposizione. A partire dalla scelta di approvare l’atto a dicembre: “Abbiamo sempre fortemente denunciato – dice – la surreale gestione condotta da questa amministrazione che in questi anni ha approvato i bilanci di previsione nel mese di agosto costringendo gli uffici a lavorare per otto mesi in dodicesimi senza avere la possibilità di realizzare lavori che richiedevano investimenti importanti con notevoli ripercussioni negative sui cittadini e sulle imprese. Stasera abbiamo la conferma che se c’è la volontà è possibile ricondurre l’approvazione nei termini previsti dalla legge. L’avvicinarsi delle prossime elezioni deve aver dato la spinta decisiva. Vogliamo però al tempo stesso evidenziare che è stato scelto l’anno in cui il governo centrale ha annunciato che nella legge di stabilità di prossima approvazione ci saranno profondi cambiamenti per quanto concerne la finanza locale. Elemento questo ripreso anche dall’organo di revisione che nelle sue conclusioni avalla le nostre preoccupazioni Tutto ciò significa che quanto andiamo ad approvare stasera potrà avere probabili e importanti variazioni che potrebbero stravolgere quanto oggi deliberato. Quindi si approva un bilancio che solo per poche settimane rimarrà in questi termini”. Martinelli sottolinea poi gli alti livelli di tassazione nel Comune di Lucca: “La tassazione – dice – si conferma anche quest’anno a livelli stellari dimostrando ancora una volta la vostra totale insensibilità verso le famiglie e le imprese del nostro territorio già in difficoltà per la crisi economica generale. Anche la fotografia fatta in queste settimane da uno studio di Confartigianato ha confermato che Lucca è il Comune in Italia più tartassato dalla pressione fiscale.
L’Imue la Tasi si confermano altissime e le entrate provenienti da questi tributi sono in crescita rispetto al 2015 a fronte di servizi offerti al cittadino da questa amministrazione che definire scadenti è un complimento. Infatti nonostante tasse altissime le strade continuano ad essere piene di buche, il decoro urbano inesistente, nelle periferie regna il degrado e l’abbandono”. “Merita poi ritornare – prosegue Martinelli – sulla tariffa sui rifiuti che prevede un aumento medio del 3% per le utenze. Questo implica che la maggiorazione potrà essere anche superiore. Va sottolineato poi che gli utenti beneficeranno degli sconti previsti solo a partire dal 2017 ciò significa che nel 2016 l’aumento per tutti sarà pieno. Noi sosteniamo che era possibile ribaltare concettualmente la vostra visione culturale tipica della sinistra di considerare i cittadini e le imprese come agrumi da spremere. Infatti mentre voi prevedete di far pagare subito a tutti il massimo della tariffa per poi applicare riduzioni dello 0,4% per le utenze domestiche e dello 0,3% per quelle non domestiche per ogni svuotamento in meno dei 52 previsti dei contenitori dei rifiuti indifferenziati fino a raggiungere il minimo annuo di 18 svuotamenti, noi riteniamo importante far pagare a tutti il minimo della tariffa previsto ed equivalente a 18 svuotamenti introducendo fin da subito per tutti la riduzione massima applicabile della tariffa variabile pari al 13.6% per le utenze domestiche e del 10,2% per le utenze non domestiche. Quindi una diversa concezione culturale che va nella direzione di far pagare meno tutti e non il contrario”. Stessa critica anche per la tassa di soggiorno: “Anche per la tassa di soggiorno viene confermata un’entrata prevista in 730 mila euro quando ormai costantemente negli anni si è visto che l’accertato è sempre stato molto inferiore. Questo risulta già evidente con l’assestato 2015 che ha visto una variazione in negativo di 50 mila euro rispetto a quanto previsto solo ad agosto. Sulla tassa di soggiorno vogliamo continuare a sostenere la forte necessità di investire quanto incassato per favorire lo sviluppo di un settore che negli anni si è rivelato il traino della nostra economia ma che ha bisogno di importanti e costanti investimenti in termini di programmazione e competenze in modo da non essere lasciato all’improvvisazione del momento. Lucca ha un patrimonio artistico culturale unico al mondo e la sua posizione baricentrica tra il mare della Versilia e le montagne della Garfagnana permettono di guardare al turismo come una primaria fonte di ricchezza. Bisogna quindi puntare ad un turismo di qualità che rimane nella nostra città più giorni e non al “mordi e fuggi” di gite che arrivano la mattina e ripartono poche ore dopo senza aver speso un euro sul nostro territorio. Inoltre va riattivato il sistema di accoglienza turistica visto che gli uffici sono risultati essere in questi giorni totalmente chiusi”. “Le cifre del bilancio previsionale 2016 – conferma Martinelli – sono impietose, nonostante che la vostra amministrazione abbia più volte dichiarato di lavorare per abbassare la tassazione, poi nella realtà ha confermato anche per il 2016 delle entrate tributarie a livelli di quelle previste per il 2015. Quindi come abbiamo sempre detto e sostenuto la tassazione per i cittadini lucchesi è in pesante aumento e così sarà anche per i prossimi anni”.
Infine sulle opere pubbliche: “Riteniamo insufficienti – dice parlando a nome del gruppo Forza Italia – Alternativa Civica per il centrodestra – le risorse fin qui destinate al settore delle strade visto che nell’anno 2015 sono stati finanziati interventi per un totale di circa 1,7 milioni di euro a fronte di una previsione di 4,4 milioni al titolo II. Cifre quindi anche in diminuzione rispetto al 2014 considerato che erano stati finanziati interventi per un totale di 2,3 milioni di euro più 2,4 milioni di interventi realizzati con contributi esterni. Quindi nel 2015 si è andati a diminuire gli interventi finanziati quando invece gli investimenti dovrebbero, vista la vastità del territorio e considerato lo stato in cui versano le strade, essere costantemente in crescita”. Tutte premesse per annunciare il voto contrario del gruppo per un bilancio che “sotto Natale, regalerà solo lacrime e sangue per le famiglie e le imprese lucchesi”.
Anche Piero Angelini (Governare Lucca) non è tenero con la giunta Tambellini: “Siamo convinti che – dice – nel caso il governo decida di non compensare le minori entrate per Imu e Tasi, che sono state abolite sulla prima casa, non ci sarà altro modo che aumentare le tasse per mantenere i servizi”. Angelini sottolinea poi la necessità di conoscere con precisione “la situazione dei residui attivi soprattutto quelli cancellati e che si spera di recuperare, da chi, e di sapere dove e cosa fa Lucca Holding Servizi per recuperarli”. “Non si è parlato poi – prosegue – per niente del sociale e della sanità che rappresentano quota importante di spesa da parte del Comune. Cecchetti ha poi detto che la situazione delle partecipate è ben diversa rispetto alle altre amministrazioni, io invece ho qualche preoccupazione, specialmente sulla Gesam”. Angelini si sofferma poi sui problemi dell’urbanistica e sul futuro della Manifattura Tabacchi. “In conclusione dice – non sono d’accordo con il bilancio così com’è, in itinere e work in progress. Bisognerà vedere come verrà corretto e ampliato. Mi sembra sia comunque un segnale della povertà della politica e un impinguamento delle risorse a disposizione del Comune nell’anno che porterà alle nuove elezioni amministrative”.
Criticità emergono anche dall’intervento di Roberto Lenzi (Idv), che non approva l’anticipazione dei tempi nell’approvazione del documento: “Questo – dice – non mancherà di creare problemi. Questo bilancio, ad esempio, proroga le tariffe in vigore salvo che l’amministrazione voglia avvalersi delle nuove norme per modificarle. Penso che giuridicamente il Comune sia tenuto, però, a mantenere le tariffe del 2015. E per questo mi sa che unaa decisione definita strategica sia una scelta improvvida e non opportuna”.
“Sul piano triennale delle opere pubbliche ho una perplessità – prosegue Lenzi – Si continuano a inserire opere che vengono eseguite dalla Fondazione Cassa di Risparmio. Mi chiedo come sia possibile inserire opere che sono realizzate da un altro ente. Sempre sul piano del triennale mi colpisce la previsione della realizzazione di un nuovo archivio a San Filippo soprattutto laddove è prevista la vendita della manifattura tabacchi. Logica vorrebbe che gli archivi fossero vicini all’ente a cui appartengono. Dubbi anche su altri due lavori: cosa si intende e a cosa sono destinati i lavori di ristrutturazione dell’ex oleificio Borella di cui molto si è parlato e cosa si intende per le opere accessorie dei progetti Piuss? A prescindere da questo sono comunque contrario alla vendita della Manifattura Tabacchi”. “A Cecchetti – dice ancora Lenzi – vorrei chiedere invece alcuni elementi del Dup, che forse avrebbe meritato qualche parola in più. Una prima notazione è sulla previsione di un nuovo contratto di quartiere nel quartiere Giardino. Sono rimasto un po’ sorpreso, visto quello che è successo con il contratto precedente. Si abbia il pudore di eliminare la propaganda e si parli di intervento sul Giardino e non di contratto, visto che i contratti vanno rispettati. E ancora riguardo alla Tari: vero è che uscirà dal bilancio comunale ma non può sfuggire il fatto che i lucchesi hanno speso in due anni 3,3 milioni in più di Tari mentre molti sostenevno che la raccota porta a porta avrebbe portato un calo dei costi”. Gli strali di Lenzi poi puntano sul ricorso alle anticipazioni di cassa, quantificate in 90 milioni: “La convenzione di cassa prevede un tasso passivo superiore alla convenzione precedente a fronte di tassi sul mercato che sono inferiori. Noto poi che c’è un calo delle previsioni di spesa in tema di ordine pubblico e sicurezza, un’esplosione delle spese per trasporto e diritto alla mobilità”. Anche Lenzi annuncia per questo il voto contrario al preventivo 2016.
Prima delle repliche c’è spazio anche per l’intervento di Luca Leone di Impegno Comune: “Una documentazione ben articolata in termini di grafici e tabelle – dice Leone – sconta qualcosa in termini di maggiore conoscibilità per il Consiglio in particolare per quanto riguarda il Dup. Elementi di debolezza che rendono difficile per i consiglieri di minoranza di dare un giudizio in termini di elementi compiuti, che entri un po’ di più negli aspetti qualitativi. Mancano elementi importanti non articolati. Mancano elementi precisi, in particolare, per capire come si muove l’amministrazione in una serie di questioni come il futuro Manifattura. Su questioni di questo tipo, come per la gestione delle società parteciipate, ci sono pochi elementi perché il consiglio a mio avviso possa fare delle considerazioni approfondite. Inoltre non è toccata la questione Lucca città della musica, ma sulla questione della promozione culturale mancano spunti informativi importanti rispetto a dove e in che tempi l’amministrazione si vuole muovere”. Preoccupa Leone anche il tema della riduzione di capitale sociale delle società partecipate: “Esprimo sul merito alcune riserve: se è centrale un equilibrio in termini di cassa, un intervento di riduzione del capitale sociale non è solo un riequilibrio sulla cassa ma ha ripescussioni rilevanti sulla competenza. Ci troveremo circa 7 milioni di euro di risorse nel bilancio per l’anno 2016 dalla riduzione del capitale sociale. Non entro nel merito della sostenibilità dell’intervento, ma è un intervento di natura fortemente straordinaria. Spaventa quando per far fronte a un’esigenza si propone oggi un intervento che in maniera straordinaria si propone di equilibrare un intervento che è fortemente legato alla cassa. Una scelta forte ma molto importante che forse meritaaa qualhe approfondimento in più”.
Sottolineano l’importanza degli interventi sulla edilizia sportiva i consiglieri Allegretti (Lucca Civica) e Pini (gruppo misto) se pur da diversi punti di vista.
Le repliche degli assessori
Prima del voto in aula arrivano le repliche degli assessori interpellati nel dibattito. “I lavori fatti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – ricorda Francesca Pierotti rispondendo a Lenzi – sono inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche perché sono in regime di convenzione. Per il resto i piano delle opere pubbliche viene riproposto spostando di un anno le previsioni del piano precedente e inserendo l’annualità 2018 e con l’integrazione delle specifiche degli interventi emersi dai tavoli dei lavori pubblici partecipati. Questo prevederà nella prima fase dell’anno una serie di modifiche a seguito delle esigenze e delle priorità che si riterranno necessarie e saranno riviste e riverificate in sede di variazione. Così è per l’archivio a San Filippi e per i lavori Piuss. Quando abbiamo inserito l’intervento era legato alla previsione di opere complementari che andassero a completare nella parte esterna della Cavallerizza e ad alcuni interventi integrativi di cui nel corso dell’anno valuteremo la necessità o meno. L’amministrazione con questo piano e la sua necessaria variazione ha la volontà di mettere a norma tutta una serie di edifici e immobili pubblici che siano di edilizia scolastica o impiantistica sportiva così come avviati lo scorso anno”.
“Capisco – aggiunge Sichi parlando della manifattura tabacchi – che sia più utile all’opposizione, per giustificare il proprio no, parlare di svendita e non di valorizzazione ma quello che conta sono i servizi da mettere dentro. Pensare che l’iintera manifattura possa essere recuperata dall’amministrazione è una cosa un pochino ardita ma capisco che possa essere strumentalizzata. Per gli altri aspetti all’ex oleificio Borella è in atto una richiesta per l’utilizzo a favore delle forze dell’ordine inizialmente previsto a Viareggio. Quanto al contratto di quartiere non è previsto nessun bis: il contratto di quartiere II è il nome del contratto che verrà completato nel 2016: l’amministrazione comunale, quando lo avrà concluso, avrà fatto un notevole intervento e un grande accrescimento patrimoniale”.
Infine Enrico Cecchetti, che parte dalla risposta a Marco Martinelli: “Lui nei suoi interventi – dice – prevede sempre ipotesi di meno tasse e più spesa corrente e più investimenti. Io non sono capace, se Martinell vuole dare qualche consiglio ben venga altrimenti è una equazione che non torna. Per il resto rivendico su entrate e tassazione il dato che, come ci è stato riconosciuto dalle associazioni sindacali, abbiamo una significativa progressività nelle nostre aliquote e questa è una parola di sinistra. Perché a Lucca c’era chi non pagava niente di Tasi e chi pagava il massimo e questo vale anche per le altre tasse. Ad Angelini dico che non c’è dubbio che la tassazione è aumentata rispetto ad anni precedenti ma il confronto va fatto con quello che succede in altri comuni, indipendentemente da come sono amministrati. Quanto ai residui attivi non rinunciamo a nessuno dei crediti e ci stiamo organizzando per essere anche migliori di Equitalia”. Infine le risposte a Lenzi: “Dai revisori – dice – non vedo rilievi critici rispetto all’approvazione dell’atto a dicembre. Approvando il bilancio con questa tempistica non saremo in condizione di intervenire su aliquote o fiscalità locale? Se le norme permetteranno di approvare modifiche per la fiscalità locale decideremo cosa fare, se non lo permetteranno non faremo modifiche rispetto alle previsioni. Non c’è invece, nessun nuovo mutuo acceso nel 2015: i dati che sono nel documento riguardano il prestito flessibile del Piuss che entra nell’annualità di bilancio e non è un nuovo mutuo. Era un mutuo assunto nel 2009, poi c’era la previsione di nuovi mutui che però non sono stati esercitati dall’amministrazione. L’anticipazione di cassa da 10 a 90 milioni, come detto più volte, è legata al cambiamento della normativa che prevede una nuova modalità di contabilizzazione ed è frutto della somma di utilizzo giornaliero delle anticipazioni di cassa. Non è più il dato puntuale a fine anno che esisteva precedentemente”.
“Trovo infine – chiude Cecchetti – positivo lo strumento delle variazioni di bilancio anche per il dibattito futuro. Sul Dup, invece, ci lavoreremo per tempo per il futuro. Infine il patrimonio della holding. Se ci sono esuberi procederemo alla riduzione del patrimonio. In una gestione oculata, infatti, se diciamo che un patrimonio è in esubero possiamo dire che può essere più proficuamente utilizzato in altre situazioni necessarie per l’amministrazione”.
Ultima parola ancora a Lenzi: “A che serve approvare il bilancio oggi? – chiude – E’ un bilancio virtuale che poteva essere posticipato”. E poi ancora strali sul futuro della manifattura tabacchi, sull’utilizzo di stagisti negli uffici, su contrazione di debito e patrimonio. “Se uso il patrimonio per la spesa corrente – chiude Lenzi – faccio male: e temo che la riduzione del capitale sociale della holding sarà utilizzata per spesa corrente e non per investimenti”.
Enrico Pace
Angelini: Interventi fondazione cassa di risparmio. La convenzione non giustifica l’inserimento degli interventi nel piano triennale. Futuro manifattura tabacchi: Sono curioso di vedere cosa proporrete sul piano strutturale. Per me farete delle cose che rsi ritorceranno contro come un boomerang. Cementificazione della città con funzioni ininfluenti alla valorizzazione del centro storico. Spero che per manifattura tabacchi e campo di marte pensiate al futuro della città a e non a chi aspetta per speculare.