Non si aprono le porte del treno, 40 studenti in “trappola”

Le porte del nuovissimo (o quasi) treno Swing non si aprono e una quarantina di studenti dell’Itis Ferrari di Borgo a Mozzano restano in “trappola” sul treno e perdono la prima campanella. Accade in una delle linee più disastrate della Toscana, dove tuttavia sono stati lanciati nuovi mezzi e, la scorsa estate, sono stati svolti lavori di “potenziamento”. Non è la prima volta che i treni Swing hanno problemi del genere, tanto che erano stati temporaneamente “ritirati” e sottoposti ad accertamenti. Ora sembrava tutto tornato alla normalità. “Sì – suggeriscono i pendolari – siamo tornati alle odissee quotidiane”.
Ma forse non è solo un temporaneo guasto a giustificare quello che è accaduto proprio stamani (22 dicembre) a bordo del treno 6955 a Borgo a Mozzano. Gli studenti coinvolti dal disservizio e anche un insegnante della scuola accusano il capotreno: “Non si è accorto – scrivono – che le porte del secondo vagone non si erano aperte”.
Così il treno è ripartito, ma nel frattempo i 40 studenti che dovevano scendere a Borgo a Mozzano hanno cambiato vagone e hanno spiegato la situazione al personale, tentando di scendere a Diecimo per poi trovare qualche mezzo per raggiungere la scuola. Impossibile: sono risaliti a bordo, sono stati fatti arrivare fino a Lucca e da qui con un pullman predisposto sono tornati verso la Garfagnana. Arrivando a scuola con notevole ritardo. “Sono uno di coloro che è sceso a Diecimo insieme a 30/40 ragazzi dell’Itis di Borgo a Mozzano – scrive un pendolare su Facebook – perché le porte del secondo vagone non si sono aperte. Come ha fatto il capotreno a Borgo a non accorgersi che le porte non si sono aperte? Forse, anzi sicuramente, non è sceso come molti fanno ad ogni stazione e verificare che tutto vada bene: fatto sta che a Diecimo hanno fatto salire gli studenti sul treno e li hanno portati a Lucca dove un pullman li avrebbe riportati a scuola”.