Pranzo di Natale con 60 migranti in S. Pietro Somaldi

Il tradizionale pranzo di Natale con i poveri, come avviene dal 2011, torna nelle navate di S. Pietro Somaldi, una delle più belle chiese della città. Prosegue così la collaborazione tra la Comunità di Sant’Egidio, stabilmente presente a Lucca da oltre un decennio e la parrocchia del centro storico, che da alcuni anni ha accolto l’idea di Sant’Egidio di ospitare il tradizionale pranzo di Natale con i poveri all’interno di una chiesa cittadina, come del resto già avviene in molti luoghi in cui è presente la Comunità.
L’anno passato circa 200 persone hanno pranzato assieme il giorno di Natale nella Chiesa di San Pietro Somaldi, “un gesto – sottolinea la comunità di Sant’Egidio – che in un tempo come quello che stiamo attraversando, caratterizzato da guerre e nuove diffuse paure per il fenomeno terrorismo, diviene ancora più significativo: la Chiesa accoglie i poveri tra le sue mura, mostrando come l’unica strada possibile per costruire il futuro sia quella di vivere assieme”.
“San Francesco – prosegue la nota – diceva del Natale che era la festa delle feste, cioè che doveva abbracciare tutti, nessuno escluso. Tommaso da Celano racconta che “Francesco voleva che in questo giorno i mendicanti fossero saziati dai ricchi e che i buoi e gli asini ricevessero una razione di cibo e di fieno più abbondante del solito. Il pranzo di Natale vuole essere una risposta concreta, nello spirito più autentico del Vangelo, al disagio umano e spirituale che emerge dalle periferie esistenziali di cui parla il Papa”.
In dettaglio, nella prima mattinata del 25 dicembre i volontari che hanno scelto di trascorrere il Natale con la grande famiglia di Sant’Egidio saranno impegnati nei preparativi per il pranzo che, in realtà, vede coinvolte numerose persone nella sua organizzazione anche nelle settimane precedenti. Quest’anno infatti si raggiungeranno le 240 presenze tra le tavole imbandite ai piedi dell’altare di S. Pietro Somaldi. Alla tavola della “festa delle feste” siederanno infatti anche 60 profughi accolti nelle strutture della Croce Rossa Italiana e di altre associazioni del territorio, segno visibile di una città che vuole presentarsi come aperta e accogliente soprattutto nei confronti di chi fugge dalla guerra o da condizioni di povertà e disagio inaccettabili per chiunque.
Il pranzo sarà introdotto dalle parole del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, che ha già assicurato la sua presenza, e dell’arcivescovo Italo Castellani che si fermerà per incontrare personalmente i tanti che popoleranno la chiesa di S. Pietro Somaldi.